Licenza di essere ucciso

In by Simone

Forse c’entra anche uno 007 britannico nell’intricata vicenda Wang Lijun-Bo Xilai. Quello che è sicuro è che continuano a cadere le teste legate al modello Chongqing e al suo promotore.
Le persone che conoscevano il signor Heywood lo descrivono come un uomo garbato tra i 40 e 50 anni, spesso avvolto in una giacca di lino e cravatta color panna, che aveva vissuto in Cina per molti anni ed era conosciuto nel mondo degli affari come un rivenditore part-time di auto sportive Aston Martin”. Vi pare il ritratto perfetto – segnalato dal Wall Street Journal – di un agente segreto che ha rimestato nel torbido nel posto sbagliato, nel momento sbagliato?

Comunque la pensiate, Heywood è un nuovo tassello del puzzle di Chongqing.

Ovvero, quella inattesa piega degli eventi cinesi che ad ora ha regalato alla storia tre vittime eccellenti. Due politiche, una vera e uno stuolo di comprimari. Tutto a Chongqing, città dalla quale è partito un turbillon di fatti che ha finito per dare adito ad una selva di voci sul futuro politico della Cina.

Si pensava che l’inizio di tutto potesse essere considerato il tentativo di fuga – di richiesta di asilo politico al consolato Usa di Chengdu – di Wang Lijun, braccio destro di quello che fino a poco tempo fa era considerato come il leader maximo di Chongqing, nonché astro nascente della politica nazionale, ovvero Bo Xilai.

La visita di Wang al consolato americano è stato per lungo tempo il nodo dal quale è partito il filo di eventi e particolari che ha portato nell’ordine alla cacciata di Bo Xilai, alle voci su un golpe, alla certezza di una battaglia durissima all’interno del Partito comunista cinese.

Invece c’è dell’altro. La morte di uno 007. O pseudo tale.

Wang Lijun è andato nel consolato Usa il 6 febbraio scorso. A novembre a Chongqing moriva Neil Heywood. Il cittadino britannico è stato trovato morto nella sua stanza d’albergo (il cui nome non è stato ancora svelato).

Le autorità locali hanno dichiarato che sarebbe morto per “consumo eccessivo di alcol” e hanno cremato il corpo senza l’autopsia. Amici del businessman sollevarono subito dei dubbi: Heywood sarebbe stato astemio.

In questi giorni in cui la stampa, specie quella britannica, si è spesa alla ricerca di informazioni, è arrivata anche la voce della madre: “mio figlio, ha detto, è morto per un infarto e non capisco questo rincorrersi di rumor”. Rimane il fatto che l’Inghilterra ha chiesto alla Cina un’indagine ufficiale sulla morte del suo connazionale.

Chi era questo cittadino britannico?

Heywood – 41 anni, ma da almeno 20 in Cina – lavorava come consulente indipendente e come membro non esecutivo del consiglio di una concessionaria della Aston Martin a Pechino e aveva in passato descritto se stesso come un consulente che aiutava le aziende britanniche ad entrare in Cina.

Tra le sue attività anche il sostegno a Lady Henrietta Spencer-Churchill per promuovere i suoi servizi di progettazione in Cina, con tanto di fotografie scovate dal Guardian, che mostrano entrambi nell’atto di presenziare ad una scuola di design a Shanghai.

Sempre secondo il quotidiano britannico, “la sua biografia dimostra un forte e precoce interesse negli affari globali. Dopo la Harrow,  ha studiato politica e studi internazionali all’Università di Warwick in Inghilterra, laureandosi nell’estate del 1992.

Uno dei suoi conoscenti ha riferito al Wall Street Journal che Heywood, proveniente da una famiglia borghese britannica, era orgoglioso delle tradizioni, della storia, e delle istituzioni della Gran Bretagna.

Gli amici hanno aggiunto di esser rimasti sorpresi quando si è trasferito a Pechino appena ventenne, dopo l’università. Si pensa che abbia studiato cinese presso l’Università di lingua e cultura di Pechino”.

Poi si è trasferito a Dalian, dove ha sposato una donna cinese, prima di tornare a Pechino. La coppia ha due bambini piccoli.

Heywood quindi, avrebbe principalmente organizzato e aiutato aziende britanniche ad entrare nel mercato cinese, ma naturalmente ci sarebbe dell’altro.

In particolare, sarebbero due gli elementi che hanno fatto diventare la sua morte una sorta di evento considerato concatenato a quelli che stanno rendendo incredibilmente affascinante la corsa alla successione politica cinese.

Intanto, Heywood pare abbia collaborato negli anni precedenti con la Hakluyt, un’azienda di business intelligence, fondata da ex ufficiali dei servizi britannici M16, quelli di 007 per intenderci.

Un portavoce della Hakluyt ha dichiarato che il signor Heywood ha fornito saltuariamente servizi all’azienda, per qualche tempo, senza specificare esattamente quanto tempo.

Neil ha avuto una lunga storia di consulenza alle aziende occidentali sulla Cina e siamo stati tra quelli che hanno richiesto i suoi consigli”, ha raccontato il portavoce al Wall Street Journal, “siamo molto addolorati per la sua morte”, rifiutando di specificare quali servizi Heywood avesse fornito.

L’azienda – il cui sito internet presenta solo una homepage senza alcun link con l’indicazione dei propri uffici a New York e Singapore – offre servizi di business intelligence e consulenza, nonché assegni di credito e altri servizi di due diligence ovvero quei processi investigativi che vengono messi in atto per analizzare valori e condizioni di un’azienda.

Dire business intelligence in Cina e dire servizi segreti inglesi, è già sufficiente a scatenare potenziali speculazioni, ma naturalmente c’è dell’altro.

Heywood, sospettato quindi di svolgere servizi di consulenza dalla natura ambigua, pare avesse stretti legami con la famiglia di Bo Xilai, anche grazie alla rete di conoscenze della moglie cinese, che era vissuta a Dalian nel periodo in cui Bo Xilai fu sindaco della città, tra il 1993 e il 2001.

Anche il Financial Times ha riferito che un portavoce della famiglia Bo ha confermato che conoscevano Heywood, ma ha negato qualsiasi legame d’affari. In particolare pare che Heywood avesse legami d’affari con la moglie di Bo Xilai, Gu Kailai.

E la connessione è completa, anzi i censori cinesi hanno messo il loro il consueto carico: nelle scorse giornate il nome del britannico è stato bannato dalle ricerche su Sina Weibo, il twitter locale, alimentando ancora di più le speculazioni sul caso, anche a fronte di un insolito silenzio da parte delle autorità britanniche che, dopo aver chiesto alla Cina una investigazione ufficiale sulla sua morte, stanno negando spiegazioni al riguardo.

Secondo alcuni osservatori la morte di Heywood sarebbe dunque la chiave di lettura della fuga di Wang Lijun: quest’ultimo avrebbe sospettato che la morte di Heywood fosse stata per avvelenamento, ne avrebbe avvisato Bo Xilai, il quale sarebbe andato su tutte le furie, temendo un coinvolgimento della famiglia. Fiction o realtà: è un’ipotesi, ad ora.

Nel frattempo, comprimari cadono: dopo Wang e Bo, cade un’altra testa del modello di Chongqing. Si tratta di Chen Cungen, presidente del municipio di Chongqing.

Se Wang era il braccio destro di Bo nella lotta alle triadi, Chen lo era nella campagna rossa: era lui infatti l’uomo di Bo nell’organizzazione dei viaggi di rieducazione dei giovani nelle campagne: sarebbero stato oltre 300mila i quadri inviati nei villaggi a vivere, lavorare e mangiare insieme agli abitanti rurali a partire dalla seconda metà del 2009. Secondo fonti citate dai quotidiani locali, Chen sarebbe l’ultimo ufficiale di alto livello a cadere nel tumulto politico innescato dall’epurazione di Bo.

Chen, pare anche fosse presente al consolato di Chengdu, una volta saputa la notizia del tentativo di fuga di Wang. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, Il capo del partito della regione di Ningxia, Xu Songnan, 56 anni, avrebbe rimpiazzato Chen.

[Foto credits: wantchinatimes.com]