I consigli di China Files con i libri migliori a tema Asia da leggere questa estate 2023 sotto l’ombrellone
La letteratura non va in vacanza e così anche la rubrica Letture Asiatiche. Tra i moltissimi libri che ci sono piaciuti nel 2023, qui una selezione di quelli che da divorare in una giornata di relax. Qui vi avevamo parlato di un testo taiwanese da non perdere. Mentre qui potete recuperare le altre recensioni a cura di Linda Zuccolotto.
1 . La Foresta Trabocca
(Ayase Maru, ADD editore, 2023, pp. 160, traduzione dal giapponese di Ozumi Asuka)
Il celebre scrittore Nowatari Tetsuya e la moglie Rui sono noti nel mondo dell’editoria per essere inseparabili. Lei, musa ispiratrice e soggetto delle storie di successo di lui, è stufa del ruolo a cui è relegata e un bel giorno, mentre il marito discute con l’editor sulla sua prossima storia, al culmine della frustrazione ingurgita un’intera scodella di semi che iniziano a germogliare sul suo corpo. «La signora si è mangiata tutto…». «Quello che c’era qui dentro? Stai scherzando, vero?! Erano i semi che volevo piantare nel nostro terreno!»
Da quel momento inizierà una trasformazione che vedrà la donna liberarsi dallo stato di prigionia ed appagare il proprio desiderio di libertà, diventando una vera e propria foresta. Il tema della donna-pianta ci ricorda uno degli amori non corrisposti più celebri della mitologia classica, ma è anche il fulcro del racconto Il frutto della mia donna della celebre scrittrice sudcoreana Han Kang, dal quale è stato poi tratto uno dei suoi romanzi più popolari, “La vegetariana”. Attraverso il racconto dalle tinte weird della metamorfosi di questa moderna Dafne, Ayase Maru tratta temi estremamente attuali e significativi, quali la discriminazione di genere, l’incomunicabilità di coppia e la condizione femminile in Giappone.
2. Ultima notte a Pechino
(Golo Zhao, Bao Publishing, collana Bao (宝), 256pp)
Golo Zhao ci è riuscito ancora. Dopo Reverie, Tu sei il più bel colore del mondo e Soul Guide (Bao Publishing), il fumettista di Guangzhou torna a emozionare con le sue tavole ad acquerello e la semplicità disarmante dei suoi personaggi. Con Ultima notte a Pechino l’autore ci regala un viaggio gastronomico nei ricordi di una Cina passata e di un’adolescenza che lascia spazio all’età adulta. Il gusto della nostalgia è evidente, l’odore dei ricordi dei personaggi pregnante.
Un graphic novel che si divora, così come si vorrebbero divorare quella coscia di pollo che sa di amicizia, quella ciotola di spaghetti in brodo che trasuda fatica, e quell’addio dal sapore di riso fritto. La collana Bao (宝, tesori) della Bao Publishing dedicata al fumetto cinese si arricchisce così di un altro piccolo capolavoro. Una scommessa vincente su un artista, e su un filone letterario in generale, in grado di restituire il sapore della vera Cina a partire dai piccoli dettagli, senza stereotipi e con grande umanità.
3. Nostalgia dei miei fratelli dei villaggi militari e altri racconti
(Zhu Tianxin, Orientalia editrice, collana Sinestesie, 2023, pp. 223, traduzione dal cinese di Luca Pisano)
“In realtà una terra dove non ci sono parenti morti non si può chiamare patria.” Zhu Tianxin è nata e cresciuta in un villaggio militare nella parte meridionale di Taiwan, da Zhu Xining, colonnello dell’esercito nazionalista e noto scrittore, e da Liu Masha, traduttrice e scrittrice taiwanese. Il racconto che dà il titolo all’antologia, di natura autobiografica, fa parte della letteratura juancun, ovvero dei villaggi militari, gli agglomerati abitativi originariamente costruiti per ospitare i militari continentali nazionalisti e le loro famiglie che si ritirarono a Taiwan alla fine della guerra civile. L’autrice dà voce ai sentimenti contrastanti che la legano ai luoghi e alle persone dell’infanzia. Un viaggio alla ricerca delle radici, della propria identità (anche di genere) e di un senso di appartenenza, temi centrali anche negli altri racconti, che vedono come protagonisti, tra gli altri, un carcerato che dopo trent’anni di prigione durante il periodo del Terrore si ritrova in un luogo che stenta a riconoscere e madri “canguro”, che si annullano per dedicarsi esclusivamente ai figli.
Ciò che colpisce fin dalle prime pagine è lo stile del tutto particolare di Zhu Tianxin: l’io narrante si rivolge spesso al lettore coinvolgendolo e conduce la narrazione lungo percorsi inusuali, ricchi di riferimenti e citazioni che spaziano dalla letteratura, al cinema e alla musica. Una chicca portata in Italia da Orientalia Editrice, che merita un plauso per l’accuratezza delle note esplicative e della postfazione che inquadra il contesto storico e la situazione socio-politica del paese, fornendo inoltre maggiori dettagli sulla vita e le opere dell’autrice.
4. Il fumetto cinese
(Martina Caschera, Tunuè, 2023, 352 pp.)
Molto più di un manuale. Il fumetto cinese sta lentamente diventando parte della cultura letteraria mainstream anche in Occidente. Il saggio di Martina Caschera ne ripercorre le origini, per raccontare il manhua, come è chiamato il fumetto cinese, in tutte le sue sfaccettature. Con un approccio accademico e puntuale ma non per questo meno scorrevole e godibile nella lettura, il testo introduce le diverse fasi e inclinazioni del fumetto in Cina, dalle vignette di propaganda ai baozou manhua, il corrispettivo dei rage comics nel digitale in Cina. Adatto a geek e addetti ai lavori ma anche a neofiti e curiosi del “fratello minore” del manga.
5. Rainbirds
(Clarissa Goenawan, Carbonio editore, collana Cielo Stellato, 2021, pp. 304, traduzione dall’inglese di Viola Di Grado)
Rainbirds è il romanzo d’esordio della scrittrice Clarissa Goenawan: nata in Indonesia, vive a Singapore e scrive romanzi ambientati in Giappone. Ambientato nella fittizia città di Akakawa negli anni ‘90, Rainbirds non è il tipico thriller dai ritmi incalzanti che porta il lettore, un indizio dopo l’altro, alla scoperta del colpevole finale. Ren Ishida ha 24 anni e sta per laurearsi alla prestigiosa università Keyo a Tokyo quando viene a sapere che l’amata sorella maggiore Keiko è stata accoltellata nella cittadina di Akakawa dove viveva e lavorava come insegnante d’inglese in una cram school (scuola privata per la preparazione agli esami). “Il giorno in cui mia sorella era morta, era morta anche una parte di me.”
Ren decide dunque di trasferirsi lì per provare a ripercorrere l’ultimo periodo della vita della sorella, ponendosi una serie di questioni su ciò che è stato e ciò che sarebbe potuto essere. Tra sogni ricorrenti dove compare sempre una bambina e ricordi d’infanzia, il protagonista compie un viaggio introspettivo che porta alla luce segreti mai rivelati. Dopo Rainbirds, Carbonio Editore ha pubblicato in Italia anche Il mondo perfetto di Miwako Sumida e il più recente Watersong (in libreria dal 30 giugno), ambientati nello stesso universo narrativo del primo, con alcuni personaggi già noti. Sarà presto un film!
di Linda Zuccolotto e Lucrezia Goldin