Il Key Opinion Leader (KOL) cinese é sì omologo del nostro influencer, ma abbraccia una fascia più ampia di soggetti che comprendono blogger, live streamers, influencer vari ma anche le celebrities. Insomma individui che abbiano un largo seguito sui principali social media: Weibo, WeChat o sulle piattaforme live-streaming cinesi, e che siano in grado (da soli o eterodiretti) di creare contenuti da condividere e naturalmente si adeguino al modello estetico dominante. I contenuti sono il più delle volte commerciali, i KOL vengono infatti scelti da brand cinesi e non, per promuovere i propri prodotti e alla lunga i più popolari diventano essi stessi imprenditori con un proprio brand e uno shop virtuale su T-mall. C’è un KOL per ogni opinione, settore e argomento dello scibile. Il Kol che parla di viaggi, quella che parla solo di borse, l’animalista, la mamma ecc. Ma attenzione ci sono alcune differenze tra KOL e wanghong. I KOL sono dei veri professionisti del marketing online, esperti nel loro specifico settore, hanno ormai un grado di affidabilità tale che il loro giudizio é ascoltato dai followers. Questi sono i KOL che possono spostare intere fette di mercato e in Cina si parla di numeri seri. I wanghong sono invece privi di conoscenze specifiche di settore, fanno più leva sulla loro immagine ma funzionano comunque. Gli incubatori di KOL, vere e proprie accademie che sfornano nuovi influencer a getto continuo sono almeno 200 nel paese e le agenzie che li rappresentano hanno oggi archivi con oltre 30000 nomi dai quali i brand cinesi e non possono scegliere per trovare chi meglio li rappresenti. Secondo uno studio realizzato nel maggio 2018 dai consulenti A.T. Kearney, la ricettività del mercato cinese rispetto alle indicazioni delle celebrities è del 78% e quella dei KOL del 63%, la più alte percentuali registrate al mondo per questo genere di segmento di marketing.
Esperta di sostenibilità sociale e ambientale. Si è formata nel mondo della ricerca accademica (prima alla Fondazione Eni e in seguito all’Università Bocconi) ed é arrivata in Cina nel 2007. Negli anni cinesi ha lavorato come consulente e collaborato con diverse testate italiane online quali AgiChina e China Files per le quali ha tenuto il blog La linea rossa e la rubrica Sustanalytics oltre a curare il volume “Cina e sviluppo sostenibile, le sfide sociali e ambientali del XXI secolo, L’Asino d’oro (2015). Dopo una parentesi nel settore privato come Communications & Corporate Affairs Manager in Svizzera, é rientrata in Italia e ora vive a Milano.