Alcuni scatti, di due mesi fa, nell’attesa che il nuovo progetto per Gulou prenda forma.
Dall’articolo pubblicato ieri su China-Files, alcune citazioni, accompagnate dagli scatti di Francesco Gregori.
Il nuovo e controverso piano di rimodellamento del quartiere antico che vogliono attivare le autorità locali, la Città Culturale del Tempo di Pechino, ormai non è più un segreto.
Secondo le informazioni che abbiamo potuto raccogliere, il progetto di rimodellamento, con le emblematiche Torre del tamburo e Torre della campana come asse centrale, coinvolgerà un totale di 12,5 ettari, sia in superficie che nel sottosuolo.
Secondo il piano di ricostruzione, la zona verrà rimodellata per ricreare l’ambiente tipico del quartiere durante le dinastie Ming e Qing, in quello che si teme sarà un nuovo parco a tema della vecchia Pechino simile a quello che nel 2008 è stato costruito a Qianmen, altro quartiere storico della antica città imperiale.
He Shuzhong, avvocato esperto in materia e direttore del Centro per la protezione del patrimonio culturale di Pechino (CHP, l’acronimo inglese), sospetta inoltre che diversi degli spazi che si vogliono edificare potrebbero, per le loro dimensioni, violare la legge vigente.
I responsabili del progetto si giustificano dicendo che, dato che la funzione delle torri nel passato era esattamente quella di annunciare le ore alla popolazione, la trasformazione di Gulou nella Città culturale del tempo permetterà che si recuperi parte della cultura tradizionale del quartiere, di pari passo con la spinta che darà allo sviluppo economico della zona, che sperano poter trasformare in un centro internazionale di commercio per i grandi marchi di orologeria.