Hanno tutti poco più di vent’anni, suonano insieme da pochi mesi ma sono già popolari nella capitale: gli 最后信息 Zuihou Xinxi, “The Last Message”, pechinesi purosangue, fanno musica che definiscono gaoxing, “felice”, senza ulteriori specificazioni tecniche o gruppi di riferimento.
Il messaggio è chiaro: fanno musica per divertimento. Siamo andati a sentirli dal vivo in locale nella periferia nord ovest di Pechino, il Club13
Nella Pechino contemporanea, perfetta espressione di una città postmodernista, dove degradazione e sviluppo vanno di pari passo, molti giovani si dimenano tra le molteplici espressioni artistiche che offre loro la capitale.
La musica underground in primis, insieme ad arte e fotografia, sembra essere uno dei canali di comunicazione preferiti dalla gioventù pechinese. Lasciati i motivi di protesta e le utopie di ribellione, i gruppi underground si integrano oggi perfettamente alla società, che pur mantenendo la bandiera rossa, si avvia a grandi falcate verso un’era sempre più caratterizzata dal consumismo.
La forte organizzazione gerarchica sociale però lascia poco spazio ad espressioni individuali lontane dall’ottica del partito o a rappresentazioni artistiche "antisociali".
Così anche la musica underground o l’arte contemporanea, spesso interpretate dal pubblico occidentale come manifestazioni di una Cina sull’orlo della rivolta, non sono altro che il prodotto di una società perfettamente in linea con le politiche attuali.