La Merkel a Pechino

In by Simone

Primo giorno di visita in Cina per il consigliere tedesco Angela Merkel raccontato dalla stampa locale. La Cina sta considerando un maggiore coinvolgimento nel Meccanismo Europeo di Stabilità ma l’Europa dovrebbe prima aiutarsi da sola. E ancora nucleare in Iran e diritti umani.
Il premier Wen Jiabao ha detto ieri che la Cina stava prendendo in considerazione di "essere conivolta più profondamente" negli sforzi per affrontare la crisi del debito in Europa – la prima volta che un leader cinese ha detto che Pechino potrebbe aiutare lo squattrinato continente.

"E’ urgente per risolvere la crisi europea del debito", ha detto Wen in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco in visita  Angela Merkel, dopo i colloqui di ieri a Pechino, dove ha chiesto alla comunità internazionale di cooperare.

"La Cina sta valutando un maggiore coinvolgimento nella risoluzione di crisi del debito in Europa partecipando al Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF ) e al Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM)."

Il Meccanismo Europeo di Stabilità è un fondo permanente da 500 miliardi di euro che doveva essere istituito l’anno prossimo. I leader europei hanno concordato, in un vertice a Bruxelles lunedì scorso, che il fondo entrerà in vigore a luglio di quest’anno per sostituire il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria, il fondo temporaneo che ha soccorso Irlanda e Portogallo.

Wen ha detto che la fiducia della Cina sull’economia europea è un punto fermo e che non avrebbe cambiato la sua idea sull’Europa come pilastro importante dell’economia mondiale.

Ha detto che Pechino sta studiando un modo per aiutare l’Europa a stabilizzare l’euro, ma ha anche ribadito che l’Europa dovrebbe aiutarsi da sola, riducendo il suo carico di debito e introducendo riforme strutturali.

Il Cancelliere tedesco Angela Merkel  ha riportato che il messaggio della Cina all’Europa era quello di "fare i compiti" sulla crisi prima di pretendere aiuto di altri.

Ha inoltre invitato la Cina, il più grande acquirente di petrolio iraniano, a usare la sua influenza per convincere Teheran a rinunciare a possibili ambizioni nucleari. La Merkel ha detto che la Germania vuole la ripresa dei colloqui tra le sei potenze del mondo e l’Iran.

Il premier Wen ha detto che concorda sulla ripresa dei colloqui e che Pechino non appoggia lo sviluppo di armi nucleari di nessuna nazione mediorentale.

"La questione è più come la Cina può usare la sua influenza per far capire all’Iran che il mondo non dovrebbe avere un’altra potenza nucleare", ha detto la Merkel al pubblico riunito presso l’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, il più importante think-tank del governo di Pechino.

La Cina – che ottiene il 10% del suo petrolio dall’Iran – ha finora rifiutato di imporre sanzioni contro la nazione.

La Merkel ha dichiarato che ha anche discusso con i leader cinesi "argomenti più sensibili” compresi i diritti umani e lo Stato di diritto. Oggi incontrerà il presidente Hu Jintao prima di partire per Guangzhou.

In un’intervista con il magazine di Guangzhou Southern Weekly, la Merkel ha sottolineato l’importanza della comunicazione su economia e tecnologia, ma anche su "politica, valori e società civile".

Gli analisti, scrive il South China Morning Post, dicono che la Cina ha consolidato i rapporti armoniosi con la Germania. Nella sua precedente visita, nel luglio 2010, le due nazioni avevano emesso un comunicato per dichiarare un partenariato strategico.

Nell’intervista al  Southern Weekly, la Merkel ha spiegato ad una partnership significa "essere in grado di discutere anche con opinioni diverse", come per "valori indiscutibili come il rispetto dei diritti umani, il ruolo dell’individuo e il rispetto in una società".

Solo i media occidentali hanno riportato anche che domani a Guangzhou la Merkel, protestante, incontrerà il vescovo cattolico di Guangzhou, Giuseppe Gan Junqiu.

[Scritto per Lettera43. Foto credits: thehindu.com]