La Corea del Nord ha annunciato di aver testato la bomba all’idrogeno. Se confermato, si tratterebbe del quarto esperimento nucleare nordcoreano dal 2006. Ma la notizia, pur tra le scontate condanne, è stata accolta con un certo grado di scetticismo.Nell’anno del junche 105 la Corea del Nord ha annunciato di aver testato la sua prima bomba all’idrogeno. La notizia è stata rilanciata dalla televisione ufficiale Kctv e successivamente confermata dalla Knca quando erano trascorse alcune ore dal rilevamento di un terremoto, scatenato da cause artificiali, il cui ipocentro è stato individuato non distante dal sito per test nucleari di Punggye-ri.
Se confermato, il condizionale è ancora d’obbligo, si tratterebbe del quarto esperimento atomico condotto dal regime di Pyongyang dopo quelli del dell’ottobre 2006, di maggio 2009 e febbraio 2013. Sarebbe inoltre il secondo dell’era Kim Jong Un. Già nelle scorse settimane il regime aveva minacciato l’uso di usare la bomba H contro i propri nemici.
L’eventualità che Pyongyang sia in possesso di tale tecnologia era però stata accolta con scetticismo dagli esperti, anche perché vorrebbe dire che il programma nucleare dei Kim avanza più veloce di quanto finora stimato. “Il governo dovrà collaborare con gli alleati e con la comunità internazionale per punire la Corea del Nord”, ha commentato la presidentessa sudcoreana Park Geun-hye nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale. Seul ha messo i militari in allerta e intensificato la sorveglianza. Di provocazione ha parlato il premier nipponico, Shinzo Abe, mentre dagli Stati Uniti e dalla Cina è arrivata l’esortazione affinché Pyongyang si attenga a quanto stabilito dalle risoluzioni delle Nazioni Unite che le vietano esperimenti nucleari e balistici. "L’annuncio è una minaccia alla stabilità e alla pace regionale e internazionale", ha detto l’ambasciatrice Usa a Tokyo, Caroline Kennedy. Mentre il ministero degli Esteri cinese si "oppone con fermezza" al test.
Dal canto suo il regime, oltre a vantare i progressi in campo tecnologico, ha giustificato l’esperimento tirando fuori gli argomenti dell’anti-imperialismo e della propaganda, parlando di difesa contro l’aggressione statunitense. Anche questa volta le dichiarazioni del regime, in attesa di conferme indipendenti, sono comunque state prese con le cautele. Secondo un parlamentare sudcoreano, che cita fonti dell’intelligence di Seul, il Nord potrebbe non aver testato veramente la bomba H. La magnitudo del terremoto (4.8) sarebbe infatti dovuta essere maggiore.
Il test comunque apre con il botto un periodo simbolico per il regime che proseguirà fino a metà aprile, anniversario della nascita del fondatore della Patria e leader Eterno, Kim Il Sung. L’8 gennaio intanto si celebrerà il compleanno dell’attuale leader Kim Jong Un. E a maggio il Partito coreano dei lavoratori, il partito unico al potere, terrà il suo primo congresso in trentasei anni. L’appuntamento è ritenuto un passaggio fondamentale per il consolidamento del potere del giovane Kim. Durante l’assise si dovrebbe infatti procedere a un ricambio generazionale tra le file dei funzionari e potrebbero essere ufficializzate riforme economiche.
Da valutare sarà l’impatto nelle relazioni inter-coreane. La morte lo scorso 29 dicembre di Kim Yang Gon, l’alto funzionario che aveva in mano i rapporti con Seul, capace di stemperare le tensioni, arrivate allo scontro a fuoco, dello scorso agosto, complica il quadro. E come in altre occasioni la minaccia atomica potrebbe essere utilizzata come pedina di scambio.