È di due giorni fa la notizia che la Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha disposto l’archiviazione del procedimento nei confronti di Finmeccanica per il caso delle tangenti pagate in India a margine della vendita degli elicotteri Vip al Ministero della Difesa di Delhi. Detta così pare che Finmeccanica, citando il comunicato dell’azienda, sia stata riconosciuta come "estranea ai fatti". Fuori dall’Italia, diciamo, la spiegano un po’ meglio.
Da una rassegna veloce spiccano i lanci di agenzia ripresi, tra gli altri da Il Sole 24 Ore. Il quotidiano utilizza il verbo "archiviare", che lascia implicitamente intendere l’innocenza dell’azienda. Messaggio reiterato dallo stralcio del comunicato citato nel pezzo, che potete leggere qui sotto.
Le cose paiono essere un po’ più sfaccettate però. Sui media non italiani la notizia viene data in altro modo, utilizzando il verbo "settle", cioè "accordarsi" fuori dal tribunale. (Nota: sulla Stampa la dicono un po’ meglio degli altri, a parte il titolo fuorviante).
Non sono un esperto di legalese, ma a quanto pare Finmeccanica e la controllata AgustaWestland hanno trovato un accordo fuori dal tribunale per slegare la propria responsabilità "aziendale" da quella personale dei due ex amministratori delegati accusati di corruzione internazionale: Giuseppe Orsi (ex di Finmeccanica) e Bruno Spagnolini (ex di AgustaWestland). Finmeccanica e AgustaWestland dovranno pagare delle "simboliche sanzioni amministrative" (sic!) e saranno definitivamente svincolate dal processo.
Orsi e Spagnolini, a tutti gli effetti scaricati dalle rispettive ex aziende, rimangono sul banco degli imputati, con richieste di 6 e 5 anni di detenzione, rispettivamente, per aver pagato mazzette in India (a chi ancora non è chiaro, la procura indiana sta andando avanti con le indagini).
[Foto credit: tempi.it]