I titoli della rassegna di oggi:
– Nordcoreani a congresso
– Poliziotti antisommossa contro gli insegnanti
– La missione di Yao Ming
– Di Jinping coccola i colossi Usa.
– Foreste Made in India
Nordcoreani a congresso
La presenza dei giornalisti stranieri è il segnale delle grandi occasioni. Il Partito coreano del lavoratori va a congresso per la prima volta in 36 anni. La settima assise del partito al potere in Corea del Nord incoronerà ufficialmente il giovane Kim Jong Un leader del regime e dovrebbe sancire il doppio binario di sviluppo del paese: sul fronte militare con la deterrenza nucleare e su quello economico con possibili aperture.
Non è comunque escluso che i nordcoreani possano celebrare l’appuntamento con un quinto test nucleare, per far sfoggio di potenza, o con un test missilistico, nonostante i recenti due fallimenti nel lancio di missili a medio raggio, uno peraltro in occasione dell’anniversario della nascita dell’Eterno leader Kim Il Sung.
L’attenzione sull’assise è comunque massima. Sarà infatti eletto il nuovo comitato centrale e si potranno avere indicazioni sugli uomini di cui il giovane Kim intende circondarsi, rimpiazzando la vecchia guardia che fu accanto al padre negli anni del potere, via via epurata dal 2011.
Poliziotti antisommossa contro gli insegnanti
Tafferugli e poliziotti in assetto antisommossa hanno fatto da corollario alla protesta di un migliaio di insegnanti nella provincia centrale dello Hunan. Motivo della manifestazione i ritardi e le carenze nel pagamento di stipendi e benefit. Online circolano le foto della protesta.
Gli insegnanti chiedono al governo locale maggiori fondi, contestano mancati pagamenti che risalgono addirittura a vent’anni fa e accusa l’amministrazione di buttare via i fondi in progetti che poco hanno a che fare con l’istruzione.
La missione di Yao Ming
L’ex stella dell’Nba Yao Ming vuole riformare il basket cinese. Il campione si ispira al modello statunitense per rendere la Cba, la China Basket Association, più orientata al mercato e slegata dalla politica, soprattutto per quanto riguarda la gestione di fondi e del business. Il piano del cestista che ha lanciato la sfida alla Cba formando una nuova China Professional Basket Association sembra però scontrarsi con gli interessi costituti nel mondo dello sport.
La Cba non sembra infatti intenzionata a dare ai proprietari delle franchigie più voce in capitolo. La questione è soprattutto economica e di ridistribuzione. Ogni team costa ai proprietari circa 40 milioni di yuan (5,4 milioni di euro), tre volte quanto ricevono dalla lega.
Xi Jinping rassicura i colossi Usa
La Cina ha intenzione di intensificare scambi e collaborazione con i gruppi stranieri. Parola di Xi Jinping, che ha voluto rassicurare le controparti a colloquio con Bob Inger, Ceo di Disney. Un modo indiretto tra l’altro per replicare al candidato repubblicano alla presidenza statunitense, Donald Trump, che ha paragonato l’azione commerciale cinese verso gli Usa a uno stupro.
La dichiarazione di Xi si lega inoltre alle recenti polemiche sulla nuova legge che rafforza i controlli della polizia sull’attività e i bilanci delle Ong, oltre che alle preoccupazioni per le ripercussioni che le misure in materia di sicurezza nazionale approvate nei mesi scorsi potranno avere sul lavoro e sui margini di manovra e business dei gruppi esteri.
Foreste Made in India
Un’India più verde. Il governo di Narendra Modi ha stanziato 6,3 miliardi di dollari per la riforestazione del subcontinente. Un progetto ambizioso che ha come obiettivo portare la superficie del territorio coperta da foreste dall’attuale 21 per cento al 33 per cento. Il budget è già stato approvato da un ramo del parlamento. Ma sul piano si stagliano le ombre di un possibile fallimento. Gli esperti sono scettici sulla reale possibilità per il governo di raggiungere gli obiettivi che si è prefissato. Già nel 2013 la Corte dei conti segnalava come il programma riforestazione si stesse infatti traducendo in una dispersione di risorse.
[Foto credit: cnn.com]