I titoli di oggi:
- La Cina elabora un piano per le riduzioni di emissioni di metano
- Per Xi la salvaguardia nazionale è legata al settore energetico e ferroviario
- Il G7 vuole relazioni stabili con Pechino
- La fuga delle multinazionali dalla Cina
- La cooperazione militare hi-tech tra Russia e Cina
La Cina elabora un piano per le riduzioni di emissioni di metano
La Cina ha elaborato un piano per controllare le proprie emissioni di metano. Il maggiore emettitore di gas serra al mondo non ha però specificato gli obiettivi di riduzione quantificati nel documento pubblicato ieri dal Ministero dell’Ambiente, sebbene siano presenti indicazioni abbastanza specifiche in base al settore. Stando al piano, la Cina prevede la cattura e il riutilizzo di parte delle emissioni di metano, con l’obiettivo di riciclare fino a sei miliardi di metri cubi di emissioni delle miniere di carbone entro il 2025. Un impegno che si tradurrebbe nella riduzione dell’uso del flaring – quando il gas viene bruciato, una delle principali fonti di emissioni di metano – nel settore energetico. Infine, la Repubblica popolare promette di reindirizzare entro il 2025 oltre l’80% dei rifiuti zootecnici, altra fonte importante di emissioni di metano. Il piano è stato presentato dopo che Pechino e Washington hanno avuto colloqui in California durante il fine settimana in preparazione della COP28, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si aprirà a Dubai il 30 novembre.
La cooperazione militare hi-tech tra Russia e Cina
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ricevuto ieri a Mosca Zhang Youxia, generale cinese di alto rango e vicepresidente della Commissione militare centrale di Pechino. Obiettivo: il rafforzamento dei legami militari tra Russia e Cina. Il leader del Cremlino ha definito il rapporto bilaterale come un’importante cooperazione militare “ad alta tecnologia” russa con la Repubblica popolare.
Il Presidente russo ha detto che Mosca e Pechino non stanno costruendo una “alleanza militare in stile guerra fredda”, ma ha detto che la cooperazione tra loro è “un serio fattore di stabilizzazione della situazione globale“. Putin non ha mancato di attaccare gli Stati Uniti per aver aumentato la loro presenza militare nella regione Asia-Pacifico.
Xi: più controllo dello Stato nel settore energetico e ferroviario
Il presidente Xi Jinping ha invocato una maggiore presenza statale nei settori energetico e ferroviario per salvaguardare la sicurezza nazionale. Durante una riunione della Commissione centrale per l’approfondimento globale delle riforme, il leader cinese ha indicato che questi settori saranno una destinazione prioritaria per gli investimenti di fondi di capitali controllati dallo Stato. Xi ha chiesto un maggiore controllo per impedire agli attori statali di abusare del loro status di quasi monopolio nelle aree in cui è consentita la concorrenza.
Xi è poi intervenuto via video alla cerimonia di apertura della decima Conferenza mondiale su Internet a Wuzhen, per sostenere la necessità di una “corretta gestione” delle sfide poste dall’innovazione tecnologica, inclusi “conflitti di regole, rischi sociali ed etici”, nonché lo sviluppo sicuro dell’intelligenza artificiale. Come nel 2015, Xi ha auspicato una maggiore cooperazione della comunità internazionale per costruire una comunità del cyberspazio dal futuro condiviso.
Il G7 vuole relazioni stabili con Pechino
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è da ieri a Seul, dove ha incontrato il ministro degli Esteri Park Jin in un momento di tensione lungo il 38° parallelo, complice la ripresa delle relazioni militari tra Mosca e Pyongyang. La missione di due giorni di Blinken avviene mentre Seul e Washington hanno intensificato la cooperazione in materia di difesa come deterrenza, a fronte di una serie record di test sulle armi da parte della Corea del Nord.
Blinken è arrivato da Tokyo, dove si è tenuta la ministeriale Esteri del G7. In una sessione di lavoro di 70 minuti, i ministri degli Esteri del G7 hanno definito l’Indo-Pacifico “un teatro prioritario nell’ambito degli sviluppi geostrategici globali”. I ministri hanno espresso l’importanza di mantenere una linea e una condotta comune nella regione, specie nel confronto con la Cina. La titolare della diplomazia giapponese, Yoko Kamikawa, ha illustrato gli sviluppi recenti, compresi quelli nelle relazioni tra il Giappone e la Cina, sottolineando l’importanza del dialogo diretto tra le potenze regionali. Il G7 ha evidenziato a questo proposito l’importanza di coinvolgere la Cina nella gestione delle dinamiche regionali e di far valere con Pechino le preoccupazioni in merito ad azioni e iniziative che contrastano con la visione di un “ordine internazionale basato sulle regole”. Stando a quanto scrive AgenziaNova, Kamikawa ha espresso forte preoccupazione per l’incremento delle attività nucleari e missilistiche della Corea del Nord.
Seul ha allertato l’esercito per possibili rappresaglie e dimostrazioni di forza nordcoreane durante la visita di Blinken. Pyongyang, per ora, si è limitata a criticare duramente la visita del Segretario di Stato a Seul, definendola un “atto provocatorio” destinato a portare “nuove nubi di guerra” nella regione. Anche la futura visita del segretario alla Difesa americano è finita al centro delle attenzioni di Pyongyang: Lloyd Austin visiterà questa settimana la Corea del Sud in un viaggio che includerà Indonesia e India.
La fuga delle multinazionali dalla Cina
Un recente rapporto della Banca Centrale Europea ha rilevato che oltre il 40% delle multinazionali presenti in Cina pensa di trasferirsi in Paesi politicamente più amichevoli nei prossimi anni, per sfuggire anche alle ripercussioni dello scontro tra le due superpotenze globali, Stati Uniti e Cina. L’istituto bancario europeo ha rilevato che i 49% di 65 aziende straniere in Cina vuole puntare al “near-shore”, ovvero avvicinare la produzione ai punti vendita, mentre il 42% vorrebbe spostarle in località più accoglienti.
A cura di Serena Console
Sanseverese, classe 1989. Giornalista e videomaker. Si è laureata in Lingua e Cultura orientale (cinese e giapponese) all’Orientale di Napoli e poi si è avvicinata al giornalismo. Attualmente collabora con diverse testate italiane.