In Cina e in Asia – La Cina aumenterà l’età pensionabile

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • La Cina aumenterà l’età pensionabile
  • Nuovo incontro del dialogo UE-USA sulla Cina
  • Stati Uniti e Regno Unito insieme per affrontare la Cina
  • Secca di Sabina: Cina e Filippine conducono colloqui “schietti e franchi” 
  • Cina: sosteniamo “voci equilibrate” per soluzione politica in Ucraina
  • Il premier spagnolo Sanchez chiede all’Ue di riconsiderare i dazi sulle auto cinesi
  • La Camera Usa approva una legge contro gli uffici commerciali di Hong Kong
  • L’Arabia Saudita pensa all’uso del “petroyuan” per il commercio con la Cina
  • Il consigliere spirituale dell’ex presidente Duterte accusato di abusi su minori 
  • In Vietnam Sale il bilancio delle vittime del tifone Yagi
  • Corea del Nord: primi test missilistici in due mesi

 

La Cina aumenterà l’età pensionabile

Come già annunciato lo scorso luglio, la Cina ha deciso che alzerà gradualmente l’età pensionabile, secondo una bozza sottoposta all’esame del Comitato permanente della 14° Assemblea nazionale del popolo. Verrà quindi modificata l’attuale politica pensionistica, che prevede per gli uomini nelle aree urbane di lasciare il lavoro a 60 anni e per le donne a 50 o 55 anni, a seconda del loro occupazione. La riforma dovrà rispondere alle nuove esigenze economiche, al calo delle nascite e all’invecchiamento della popolazione. L’aumento della speranza di vita contribuisce a questa sfida. Attualmente, un cittadino cinese in media può aspettarsi di vivere fino a poco più di 78 anni. Sui social è aperto il dibattito: i più preoccupati sono i giovani, che da tempo riscontrano difficoltà a trovare lavoro.

Nuovo incontro del dialogo UE-USA sulla Cina

Il 9 e 10 settembre 2024, si è tenuto il settimo incontro di alto livello del dialogo UE-USA sulla Cina e il sesto incontro delle consultazioni di alto livello UE-USA sull’Indo-Pacifico. Il segretario generale dell’ European External Action Service Stefano Sannino e il vice segretario di Stato Kurt Campbell hanno convenuto che mentre resta l’impegno a “portare avanti una competizione solida e leale con la Cina, è importante mantenere aperti i canali di comunicazione”. Le due parti hanno ribadito “una profonda e crescente preoccupazione per le esportazioni cinesi di notevoli quantità di beni e articoli a duplice uso utilizzati dalla Russia sul campo di battaglia contro l’Ucraina” e hanno sottolineato “l’importanza di relazioni economiche equilibrate ed eque con la Cina basate sulle regole”. Sannino e Campbell hanno poi riconosciuto la necessità di “una maggiore consapevolezza globale e di un’azione decisa per affrontare le continue violazioni dei diritti umani da parte della Cina, anche in Tibet, nello Xinjiang, e nella repressione transnazionale. Tra gli altri temi discussi figurano una “partecipazione significativa di Taiwan alle organizzazioni internazionali” e le tensioni nel Mar Cinese Orientale e Meridionale, riguardo le quali è stata espressa “seria preoccupazione”.

Stati Uniti e Regno Unito insieme per affrontare la Cina

Approccio congiunto di Stati Uniti e Regno Unito verso la Cina. È questo il risultato raggiunto dal Segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri britannico David Lammy durante un loro incontro lo scorso 10 settembre a Londra. Il faccia a faccia tra i titolari della diplomazia dei due paesi è stata l’occasione per avviare un nuovo dialogo strategico bilaterale tra i due paesi. Proprio la Cina e la sicurezza nell’Indo-pacifico saranno i temi centrali nei colloqui strategici tra i due paesi. Tuttavia, né Lammy né Blinken hanno fornito dettagli sulla strategia che Londra e Washington adotteranno verso Pechino. 

Cina: sosteniamo “voci equilibrate” per soluzione politica in Ucraina

La Cina intende sostenere “voci equilibrate, oggettive e razionali” per creare le condizioni per raggiungere una soluzione politica della guerra in Ucraina. È quanto affermato dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel suo incontro del 10 settembre con il segretario del Consiglio di sicurezza russo Sergei Shoigu a San Pietroburgo. Secondo il readout cinese, Wang ha sottolineato la “posizione obiettiva e imparziale” di Pechino sulla “questione ucraina”. Il ministro cinese si trova in Russia per un meeting sulla sicurezza dei Brics in previsione del prossimo vertice previsto per il 22 ottobre che dovrebbe includere la partecipazione di Xi Jinping.

Il premier spagnolo Sanchez chiede all’Ue di riconsiderare i dazi sulle auto cinesi

L’Unione Europea dovrebbe “riconsiderare” il piano sull’imposizione di dazi aggiuntivi alle importazioni di veicoli elettrici cinesi. Questa la richiesta del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez avanzata a Shanghai, seconda tappa della sua visita in Cina. “Non abbiamo bisogno di un’altra guerra, in questo caso commerciale”, ha chiarito il premier spagnolo, che ha assicurato che la Spagna intende essere “costruttiva” nei rapporti con Pechino e che si impegnerà per trovare un “compromesso tra Cina e Unione Europea”. La richiesta di Sanchez arriva dopo la ritorsione di Pechino, che in risposta ai dazi europei sulle auto elettriche ha avviato un‘indagine antidumping sulle importazioni di carne suina e prodotti a base di carne di maiale, di cui la Spagna è il maggiore esportatore europeo verso la Cina.

Secca di Sabina: Cina e Filippine conducono colloqui “schietti e franchi”

Filippine e Cina hanno avuto colloqui “schietti e franchi” in merito alle dispute territoriali che oppongono i due paesi nel Mar Cinese Meridionale, durante i quali Manila ha “riaffermato la propria posizione” in merito alla Secca di Sabina, concordando però con Pechino di assumere misure tese a ridurre la tensione nell’area. I colloqui, che si sono tenuti ieri in Cina, sono stati organizzati nell’ambito di un meccanismo di consultazione concordato dai due Paesi, che hanno anche riaffermato l’impegno a “proseguire le discussioni sulle aree di cooperazione, specie per quanto riguarda i meccanismi di comunicazione diretta, la cooperazione tra guardie costiere, e la cooperazione sulle scienze e le tecnologie marittime”. Pechino ha fatto sapere difenderà la propria “sovranità nazionale”.

La Camera Usa approva una legge contro gli uffici commerciali di Hong Kong

La Camera dei Rappresentanti americana ha votato a larga maggioranza a favore dell’Hong Kong Economic and Trade Office Certification (Hketo) Act, che potrebbe portare alla revisione dei privilegi, delle esenzioni e delle immunità di cui godono gli uffici commerciali hongkonghesi nelle città di New York, Washington e San Francisco, se si ritiene che non operino con un “alto grado di autonomia” da Pechino. Approvate anche la controversa bozza che riporterebbe in vita la China Initiative lanciata da Trump per contrastare il presunto spionaggio cinese nel settore della ricerca scientifica. L’amministrazione Biden l’aveva interrotta nel febbraio 2022 dopo il dubbio esito delle indagini a carico di vari accademici cinesi nonché al timore di un nuovo “allarme rosso” in stile maccartista. I disegni di legge devono essere approvati dal Senato prima del passaggio alla Casa Bianca per la firma esecutiva del presidente Joe Biden. La mossa ha fatto infuriare Pechino. 

L’Arabia Saudita pensa all’uso del “petroyuan” per il commercio con la Cina

Il premier cinese, Li Qiang, ha incontrato l’11 settembre a Riad l’erede al trono saudita, Mohammed bin Salman, in occasione la quarta conferenza del Comitato congiunto di alto livello Cina-Arabia Saudita. In un’intervista esclusiva al South China Morning Post, il ministro dell’Industria saudita ha sottolineato l’interesse di Riad per vari aspetti della cooperazione congiunta tra i due Paesi, in particolare politici, di sicurezza e legati alle opportunità commerciali, nonché all’adozione del petroyuan, ovvero l’uso della valuta cinese negli scambi transfrontalieri di petrolio. Da parte sua, il premier cinese ha auspicato l’adozione di un accordo di libero scambio tra i paesi membri del Consiglio di cooperazione del Golfo.

Il consigliere spirituale dell’ex presidente Duterte accusato di abusi su minori 

Nuove denunce di abusi sessuali aggravano la posizione del famoso pastore filippino Apollo Quiboloy, arrestato dalla polizia a Davao, nel sud delle Filippine, lo scorso 8 settembre dopo una caccia all’uomo di oltre 2 mesi su richiesta dell’Fbi. L’uomo, che afferma di essere il “figlio designato di Dio”, deve rispondere di una serie di accuse nelle Filippine e negli Stati Uniti, tra cui traffico sessuale, riciclaggio di denaro e abusi su minori. Quiboloy è noto per la sua vicinanza con l’ex presidente filippino Rodrigo Duterte, di cui è stato consigliere spirituale. I guai per lui sono cominciati dopo che Duterte ha lasciato la leadership.

In Vietnam Sale il bilancio delle vittime del tifone Yagi

Il bilancio dei morti in Vietnam a causa del passaggio del tifone Yagi è salito ad almeno 179 vittime, mentre in Thailandia sono morte 4 persone finora. La prima ministra thai, Paetongtarn Shinawatra, ha dichiarato che sono in arrivo aiuti per circa 9mila famiglie colpite dalle inondazioni nelle province settentrionali di Chiang Mai e Chiang Rai. Prima di arrivare in Vietnam, Yagi aveva provocato la morte di 24 persone nel sud della Cina e nelle Filippine. 

Corea del Nord: primi test missilistici in due mesi

La Corea del Nord ha lanciato diversi missili balistici a corto raggio al largo della sua costa orientale giovedì. Lo ha annunciato l’esercito sudcoreano, secondo il quale i vettori sono decollati da Pyongyang intorno alle 7:10 del mattino e hanno percorso circa 360 km (223,7 miglia) prima di inabissarsi in mare. Si tratta del primo collaudo del genere da quando il al 1° luglio il governo di Kim Jong-un aveva affermato di aver testato con successo un nuovo missile balistico tattico in grado di trasportare una testata di grandi dimensioni da 4,5 tonnellate.