In Cina e in Asia – Amici come prima

In by Simone

Pechino Tokyo e Seul amici nel nome della prosperità e della sicurezza comune. Intanto continuano le scaramucce tra Usa e Cina nel Mar Cinese meridionale, mentre il governo di Pechino incassa i dati in calo sul manifatturiero e, con Li Keqiang, ufficializza le previsioni di crescita al 6,5 per cento per i prossimi cinque anni.CINA, GIAPPONE, COREA – Prosperità (e tranquillità)

La presidente sudcoreana Park Geun-hye, il premier cinese Li Keqiang e il primo ministro giapponese Shinzo Abe si sono incontrati nel weekend per il primo vertice trilaterale da anni. Nella dichiarazione congiunta di ieri hanno detto di voler lavorare insieme per sviluppare il commercio e garantire la sicurezza regionale. Si vuole stipulare un accordo di libero scambio a tre che faccia da contrappunto al TPP a guida Usa di cui Cina e Corea del Sud non fanno parte.
Il premier Li e il Primo ministro Abe hanno deciso di riprendere i colloqui sulla esplorazione delle risorse naturali nel Mar Cinese orientale; di tenere un summit economico bilaterale di alto livello all’inizio del prossimo anno; di creare un meccanismo di “prime” comunicazioni marittime e aeree per prevenire i conflitti; di riavviare le visite reciproche da parte dei rispettivi ministri degli Esteri.

CINA – Dal Mar Cinese meridionale, un messaggio agli Usa

E intanto, la marina militare cinese ha pubblicato sul suo sito ufficiale foto di aerei della Flotta del Sud che, armati di missili, si addestrano presso una pista d’atterraggio nel Mar Cinese meridionale. È un messaggio chiaramente rivolto agli Stati Uniti, che martedì scorso hanno mandato il cacciatorpediniere USS Lassen a navigare entro 12 miglia nautiche da Subi Reef, uno degli isolotti rivendicati dalla Cina nell’arcipelago delle Spratly. La marina cinese non specifica quale sia la pista di atterraggio fotografata, ma gli esperti militari sostengono sia Woody Island, nelle isole Paracelse.

CINA – Manifatturiero in calo

All’indomani dell’annuncio del prossimo piano quinquennale, il “Purchasing Managers’ Index” (indice degli acquisti nell’industria) relativo a ottobre rivela il persistente rallentamento del settore manifatturiero in Cina, attestandosi per il terzo mese consecutivo sotto quota 50 (la soglia sotto la quale si parla di contrazione), a 49,8. Questo, nonostante le ripetute misure di stimolo messe in atto dal governo. Che la Cina cerchi di diventare un’economia meno industriale e più del terziario avanzato è ormai detto e ridetto, ma l’indice rivela che anche il settore dei servizi, che continua a crescere, a ottobre ha mostrato segnali di raffreddamento, con l’espansione più lenta da quasi sette anni.


CINA – 6,5 ufficiale

Il premier Li Keqiang ha reso ufficiale nel weekend l’obiettivo di crescita economica annuale del 6,5 per cento per i prossimi cinque anni. A Seul, durante il vertice con Corea e Giappone, Li ha comunicato alla business community coreana che “in termini di PIL, abbiamo bisogno di mantenere una crescita anno su anno di almeno il 6,5 per cento”, per raggiungere l’obiettivo di una società “moderatamente prospera” entro il 2020.
Ha aggiunto che le preoccupazioni sul rallentamento della crescita cinese sono eccessive.

[Foto credit: sputniknews.com]