I titoli di oggi:
- Belt and Road forum, Vladimir Putin arriva in Cina
- Chip war, nuove limitazioni in arrivo dagli Usa
- Per la prima volta i Five Eyes accusano pubblicamente la Cina di spionaggio
- Cina, una commemorazione di basso profilo per i 110 anni di Xi Zhongxun
- Cina, sempre più limitazioni ai viaggi all’estero di dipendenti statali e banchieri
- Cina-Australia, la giornalista Cheng Lei racconta i motivi della detenzione
- Weibo, gli influencer non potranno più utilizzare pseudonimi
- Coree, annunciate esercitazioni militari tra Usa, Giappone e Corea del Sud mentre Lavrov arriva a Pyongyang
“Come dice il proverbio, quando regali rose ad altri, la fragranza rimane sulla tua mano”. Con un messaggio poetico, stamani Xi Jinping ha inaugurato il terzo forum della Belt and Road Initiative. Come atteso il leader cinese ha espresso la necessità di ricalibrare il progetto dando priorità a progetti “piccoli e smart” anziché costosi e insostenibili da un punto di vista economico ed ambientale. Questo non vuol dire che Pechino chiuderà i rubinetti del credito. Secondo quanto annunciato dal presidente, la China Development Bank e la Export-Import Bank of China istituiranno ciascuna finanziamenti per 350 miliardi di yuan, mentre altri 80 miliardi di yuan verranno investiti nel Silk Road Fund. Ma non si tratta solo di prestiti e investimenti: il nuovo corso della BRI prevede un piano in otto punti mirato ad assicurare una crescita “di alta qualità” sul lungo periodo. In cima alle priorità di Xi figurano programmi di scambio culturale e per la formazione di 100.000 persone nei paesi emergenti, oltre alla creazione di laboratori per lo sviluppo scientifico e delle nuove tecnologie (AI compresa) nell’ottica di perseguire un progresso “verde” e sostenibile”. Pechino è consapevole che nei passati dieci anni la BRI ha evidenziato diverse criticità, come l’indebitamento dei paesi partner. Ora vuole correre ai ripari per respingere le critiche dell’Occidente e dimostrare come i vari incidenti di percorso non abbiano compromesso l’utilità complessiva del progetto. Se il messaggio non fosse chiaro, la Xinhua ha pubblicato un articolo in cui accusa i paesi capitalisti di “neocolonialismo”.
Dopo Xi a parlare è stato anche Vladimir Putin, che ieri ha raggiunto Pechino per prendere parte al forum. Si tratta della sua seconda visita all’estero dal mandato d’arresto internazionale dell’Aja e la prima in Cina dall’inizio della guerra in Ucraina. Putin non si era presentato, invece, al vertice Brics dello scorso agosto. Il capo del Cremlino ha rimarcato la complementarità tra la BRI e l’Unione economica euroasiatica.
Nella giornata di martedì Xi Jinping ha incontrato il premier ungherese Viktor Orban, uno dei leader europei considerato tra i più vicini al governo cinese. Il primo ministro è stato fautore di alcuni momenti di impasse delle istituzioni europee nel rilascio di accuse ufficiali contro la Cina, come nel caso della condanna della Legge per la sicurezza nazionale che ha portato alla repressione delle manifestazioni pro-democrazia di Hong Kong. Tra i progetti BRI di rilievo viene menzionata la ferrovia Budapest-Belgrado, un’impresa ampiamente finanziata da Pechino, mentre Xi ha ribadito le sue speranze per la ripresa del dialogo multilaterale nel quadro dei 17 + 1, la piattaforma che raggruppa i paesi dell’Europa centro-orientale e la Cina. Novità anche per la Serbia, che ha convalidato un accordo di libero scambio con la Cina e ha ringraziato Pechino per la “discrezione” adottata nelle questioni interne, come il Kosovo.
Chip war, nuove limitazioni in arrivo dagli Usa
Washington prevede di frenare le esportazioni di tecnologie avanzate prodotte dalla big statunitense Nvidia verso la Cina. L’annuncio è arrivato durante la conferenza stampa di lunedì 16 ottobre, quando i portavoce del governo Usa hanno dichiarato che le nuove restrizioni permetteranno di chiudere il cerchio nelle manovre degli ultimi mesi. La misura, afferma la segretaria al Commercio Gina Raimondo, permetterà di limitare l’accesso ai “semiconduttori avanzati che potrebbero alimentare scoperte nell’intelligenza artificiale e nei computer sofisticati che sono fondamentali per le applicazioni militari”. Al centro delle restrizioni non figura solo la Cina, anche paesi come Iran e Russia sono contemplati nella manovra dell’amministrazione Biden.
Nel frattempo, in occasione del terzo Belt and Road forum, Pechino ha promesso di mettere al centro del progetto lo sviluppo tecnologico ed energetico. Ai rappresentanti dei paesi presenti il vicepremier Li He ha parlato di “ricchezza e opportunità” legate allo sviluppo di progetti relativi a intelligenza artificiale, big data ed energia pulita, mentre gli osservatori vedono la mossa come un’evidente ricerca di nuovi partner e mercati tecnologici a fronte delle crescenti restrizioni statunitensi. Nella giornata di mercoledì 18 ottobre Xi ha rilanciato avvertendo i partner sui rischi del decoupling e della “coercizione economica”.
Per la prima volta i Five Eyes accusano pubblicamente la Cina di spionaggio
Per la prima volta i Five Eyes, l’alleanza che promuove lo scambio di intelligence tra Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti, ha formulato un’accusa congiunta contro il furto di informazioni riservate da parte della Cina. Il direttore dell’FBI statunitense Christopher Wray ha affermato che l’appello corale è “senza precedenti” perché ha lo scopo di affrontare la “minaccia senza precedenti” che la Cina oggi rappresenta per l’innovazione globale. Dalla tecnologia quantistica e robotica alla biotecnologia fino all’intelligenza artificiale, la Cina sta rubando segreti commerciali in vari settori, hanno spiegato i funzionari presenti all’incontro, organizzato ieri nella Silicon Valley. “Il comportamento a cui stiamo assistendo”, ha affermato il direttore generale dell’Australian Security Intelligence Organization Mike Burgess, “va ben oltre lo spionaggio tradizionale” e rappresenta dunque una minaccia “senza precedenti”.
Cina, una commemorazione discreta per i 110 anni di Xi Zhongxun
Domenica 16 ottobre la provincia nordoccidentale dello Shaanxi ha festeggiato i 110 anni dalla nascita del padre di Xi Jinping e noto rivoluzionario, Xi Zhongxun. La ricorrenza è stata onorata con una cerimonia e diversi articoli sulla stampa locale, un tributo ben lontano dai fasti del centenario, avvenuto nel 2013. Allora, evidenzia lo Strait Times, l’evento era stato celebrato con una serie di documentari, francobolli e libri. A giustificare la scelta sarebbe la coincidenza con il 130° anniversario della nascita di Mao Zedong, che verrà celebrato il prossimo 26 dicembre e che non può essere eclissato da una ricorrenza “minore”.
Cina, sempre più limitazioni ai viaggi all’estero di dipendenti statali e funzionari
Sono sempre più limitati e monitorati i viaggi all’estero dei funzionari e dei dipendenti delle aziende statali cinesi. A riportare il fenomeno è l’agenzia stampa Reuters, che menziona una decina di testimonianze relative alle richieste del governo cinese circa la possibilità di effettuare trasferte oltre i confini della Repubblica popolare, viaggi di piacere compresi. Nel caso degli impiegati di livello più basso della China Construction Bank i permessi possono arrivare a una sola uscita dal paese all’anno per motivi personali.
“Il governo cinese è sempre più paranoico riguardo alla minacce di spionaggio da parte dei paesi occidentali, e impedire ai dipendenti pubblici di andare all’estero potrebbe essere un modo per ridurre questo rischio”, spiega Neil Thomas, ricercatore dell’Asia Society Policy Institute. Pechino ha recentemente preso iniziative in tal senso rafforzando le leggi esistenti per estendere le indagini anti-spionaggio a diversi settori considerati a rischio.
Cina-Australia, la giornalista Cheng Lei racconta i motivi della detenzione
La divulgazione di un documento prima della sua ufficializzazione sarebbe la motivazione dietro alla detenzione di Cheng Lei, giornalista sino-australiana detenuta in Cina dal 2020 e rilasciata solo recentemente. Lo ha raccontato ai media per la prima volta la stessa ex anchorwoman di CGTN e CCTV, la cui liberazione è stata interpretata come segno del miglioramento delle relazioni tra Pechino e Canberra. Non sono note la natura e i dettagli del documento menzionato.
Weibo, gli influencer non potranno più utilizzare pseudonimi
La nota piattaforma di microblogging Weibo non permetterà più agli influencer di utilizzare nomi di fantasia per i propri account. La mossa arriva con lo scopo di fare ordine nel “caos informativo” che regna sulla rete, si legge sull’articolo dedicato alla vicenda sul Global Times. Secondo quanto riferito da alcuni influencer alla testata, la misura inizierà a essere applicata partendo dagli account con oltre 1 milione di follower a partire dalla fine del mese di ottobre.
Coree, annunciate esercitazioni militari tra Usa, Giappone e Corea del Sud mentre Lavrov arriva a Pyongyang
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è arrivato in Corea del Nord nella giornata di mercoledì 18 ottobre. Secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass il funzionario si trova a Pyongyang per mantenere viva la cooperazione tra i due paesi dopo il viaggio nel Far East russo del leader nordcoreano Kim Jong-Un. Una mossa che fa seguito anche alla recente intensificazione degli scambi commerciali che pare siano perlopiù legati al rifornimento di armi per la guerra in Ucraina. Nel frattempo è stata annunciata un’esercitazione militare aerea al largo della penisola coreana tra Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, la prima di questo genere. I leader dei tre paesi si sono incontrati lo scorso agosto a Camp David, negli Usa, dove si sono promessi di sistematizzare e intensificare la cooperazione trilaterale per la sicurezza nel Pacifico.
A cura di Sabrina Moles; ha collaborato Alessandra Colarizi
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Formazione in Lingua e letteratura cinese e specializzazione in scienze internazionali, scrive di temi ambientali per China Files con la rubrica “Sustainalytics”. Collabora con diverse testate ed emittenti radio, occupandosi soprattutto di energia e sostenibilità ambientale.