Il successo di un paese dipende dal suo sistema politico. Lo ha dichiarato ieri il presidente cinese Xi Jinping durante un meeting dedicato al ruolo delle assemblee popolari, il fulcro del sistema costituzionale cinese. Secondo il leader “la storia e la realtà hanno dimostrato che un paese è stabile se il suo sistema è stabile, e un paese è forte se il suo sistema [politico] è forte”. Xi ha poi argomentato il concetto di democrazia, sottolineandone la mancanza di una definizione statica e universale. La democrazia è tale solo se risponde ai bisogni della popolazione, pertanto spetta unicamente ai cittadini il diritto di dire se un sistema è democratico o meno. Secondo il presidente, le assemblee popolari dimostrano l’inclusività del sistema politico cinese, che pertanto va considerato a suo modo democratico. Con il suo discorso Xi sembra voler rispondere al tentativo dell’amministrazione americana di utilizzare il collante ideologico per fortificare le proprie alleanze indo-pacifiche e transatlantiche. La formula “like-minded countries” è ormai onnipresente nei vari comunicati congiunti. [fonte SCMP]
Tutto pronto per la missione spaziale Shenzhou-13
La Cina ha presentato giovedì la giovane squadra di astronauti che partirà per la missione spaziale Shenzhou 13, prevista per sabato 16 ottobre. Tra i membri dell’equipaggio anche Wang Yaping, 41 anni, prima astronauta donna a lavorare al nuovo modulo centrale Tianhe della stazione spaziale cinese attualmente in costruzione. Nei prossimi sei mesi, l’equipaggio verificherà quanto sia sostenibile la tecnologia della stazione spaziale per lunghi soggiorni, condurrà ulteriori passeggiate spaziali e continuerà a testare il braccio robotico della stazione, oltre a condurre esperimenti scientifici. Se tutto andrà secondo i piani, la costruzione della stazione di Tiangong dovrebbe essere completata entro il prossimo anno. [fonte SCMP]
Linkedin lascia la Cina
Linkedin cesserà i suoi servizi di networking in Cina entro la fine dell’anno. Annunciando la notizia, ieri la società di proprietà di Microsoft ha dichiarato che sta lavorando a una nuova applicazione per il paese, che si occuperà esclusivamente di offerte di lavoro. Linkedin è sbarcato in Cina nel 2014, e ha dimostrato subito una eccezionale disponibilità a conformarsi alle normative restrittive che regolano l’uso di internet – al contrario di molte altre società statunitensi come Twitter o Facebook, che infatti sono state bannate nel 2009. La decisione di Microsoft arriva dopo che la società ha dichiarato di aver riscontrato “un ambiente operativo significativamente più impegnativo e maggiori requisiti di conformità da parte della Cina”. In generale, non è un periodo roseo per le aziende tecnologiche in Cina, dove le autorità nazionali stanno rafforzando i controlli sull’operato dei grandi colossi economici. Per conformarsi alle richieste di Pechino e mantenersi operativo nel paese, Linkedin fornirà un servizio di job board privo di funzionalità di social media come la possibilità di condividere opinioni o notizie. [fonte WSJ, NYT]
Pena di morte per l’ex marito che diede fuoco alla vlogger tibetana
Un tribunale cinese ha condannato un uomo alla pena capitale per aver dato fuoco alla sua ex-moglie, la celebre vlogger tibetana Lhamo. Si era trattato dell’ennesimo episodio di femminicidio che aveva riacceso i riflettori sul tema della violenza domestica nel paese. Tang Lu e Lhamo avevano divorziato a metà del 2020. Il 14 settembre, Tang si era presentato a casa della donna, portando con sé un secchio di benzina e dando fuoco a Lhamo in diretta streaming. Anche se l’indignazione pubblica per la morte della donna ha tenuto vivo il dibattito per un po’, le autorità cinesi sembrano ancora restie a voler trattare il tema della violenza domestica come un fenomeno sistemico. Secondo Supchina, infatti, un ufficiale di polizia locale ha dichiarato che Lhamo aveva presentato diverse denunce contro l’ex marito nel corso degli anni, ma i funzionari pubblici si sono sempre limitati a trattare gli abusi come una questione privata. Quando sono emersi i dettagli del caso, molte persone hanno tacciato il sistema cinese di non aver fatto abbastanza per proteggerla. Alcune donne hanno soprannominato Lhamo la “vittima perfetta”, proprio per via dei ripetuti tentativi compiuti per liberarsi della relazione abusante con l’uomo. Alcuni attivisti hanno anche proposto la promulgazione di un “Lhamo Act”: una legge contro la violenza domestica intitolata alla vlogger tibetana, per fare pressione sulla leadership politica a intervenire più efficacemente nelle fattispecie di femminicidio, e anche per incoraggiare le vittime di abusi a denunciare e reclamare giustizia. [fonte SCMP, SUPCHINA]
Indo-Pacifico: la Cina lancia esercitazioni marittime con la Russia in risposta alle alleanze americane
Gli Stati Uniti vogliono “aumentare la portata” delle esercitazioni militari con le Filippine, per approfondire i legami con l’Indo-Pacifico in chiave anti-cinese. L’amministrazione Biden prevede anche di invitare nuovi alleati a prendere parte alle attività, come ad esempio Regno Unito, Australia e Giappone. La notizia arriva dopo che Stati Uniti, Regno Unito e Australia hanno presentato il mese scorso una partnership per la difesa (AUKUS) che consente a Canberra di dotarsi di tecnologie per sottomarini a propulsione nucleare. Molte nazioni del Sudest asiatico erano preoccupate che il patto avrebbe portato a una corsa agli armamenti nella regione. Le Filippine, pur avendo accolto favorevolmente la partnership, hanno dichiarato di ritenere prioritaria la stabilità nell’Indo-Pacifico. Nel frattempo, il presidente filippino Rodrigo Duterte, all’inizio del suo primo mandato, voleva porre fine alle esercitazioni militari con gli Stati Uniti per stabilire una relazione più salda con il vicino cinese. Negli ultimi mesi, invece, le Filippine sembrano privilegiare il rapporto con l’alleato statunitense, anche per via delle crescenti controversie con Pechino nel contestato Mar cinese meridionale. La Cina non sta a guardare e proprio ieri ha annunciato imponenti esercitazioni militari con la Russia nel Mar del Giappone, in cui per la pèrima volta parteciperà anche il cacciatorpediniere Type 055. [fonte Reuters, GT, SCMP]
A cura di Agnese Ranaldi; ha collaborato Alessandra Colarizi