In Cina e Asia – Xi ai media: «Siate il nostro fronte di propaganda»

In by Simone

I titoli della rassegna di oggi:

– Xi Jinping ai media cinesi: «Servire il popolo!» (cioè il partito)
– Li Keqiang: «Comunicare meglio» (è tutto ok)
– A Pechino in arrivo i «corridoi di ventilazione» per combattere l’inquinamento
– Ex premier thailandese in esilio: «La giunta militare vuole riscrivere la costituzione? Scelta folle»
– Crisi idrica a New Delhi per le proteste dei Jat
– Fuga radioattiva alla Kansai Electric di Fukui, GiapponeXi Jinping ai media cinesi: «Servire il popolo!» (cioè il partito)

Venerdì scorso, il presidente cinese nonché segretario del Partito, Xi Jinping, ha esortato i mezzi di informazione gestiti dal Partito comunista cinese e dal governo a seguire rigorosamente la leadership e a concentrarsi sulle «segnalazioni positive». Parlando in un simposio, dopo essersi fatto un giro nelle redazioni dei tre principali fornitori di notizie – Quotidiano del Popolo, Xinhua News Agency e China Central Television – Xi ha invitato i media gestiti dal governo a essere «il fronte di propaganda» del partito e dell’esecutivo.

Li Keqiang: «Comunicare meglio» (è tutto ok)

Gli investitori colpiti dalle turbolenze nei mercati cinesi hanno criticato aspramente Pechino per la sua poca capacità comunicativa. Ora, il governo risponde con una propria definizione di «buona comunicazione»: istruire i ministeri a dire al mondo che tutto va bene, anzi benissimo. Il premier Li Keqiang ha infatti esortato nel week-end i ministeri ad avere una «migliore comunicazione».

Il messaggio deve essere che la Cina «ha armi politiche sufficienti» per far fronte alle sue sfide, Li ha detto al Consiglio di Stato. Ma ha anche aggiunto: «Non useremo le nostre armi finché non saremo completamente preparati».

A Pechino in arrivo i «corridoi di ventilazione» per combattere l’inquinamento

Pechino ha in programma di sviluppare una rete di «corridoi di ventilazione» per contribuire a disperdere lo smog, riferisce Xinhua, citando le autorità di pianificazione della città.

I corridoi sarebbero creati collegando parchi, fiumi, laghi, autostrade ed edifici poco alti, per consentire un maggiore flusso d’aria, ha detto Wang Fei, vice capo del comitato di pianificazione urbana della città. Migliorando il flusso d’aria, «il vento può soffiare via il riscaldamento e le sostanze inquinanti, diminuendo l’effetto di ‘isola di calore’ prodotto dalla città e l’inquinamento atmosferico», ha detto a Xinhua. Molti i dubbi.

Ex premier thailandese in esilio: «La giunta militare vuole riscrivere la costituzione? Scelta folle»

L’ex primo ministro thailandese Thaksin Shinawatra, in esilio dal 2008 a seguito di accuse di corruzione, ricompare in pubblico e critica i tentativi della giunta militare riscrivere la costituzione, definendola «folle» e inserita in una strategia per evitare le elezioni. Parlando da Singapore al Financial Times, l’ex leader e fratello della premier Yingluck destituita nel 2014, fa appello ai generali affinché si aprano al dialogo, avvertendo che altrimenti il paese potrebbe presto diventare una nazione autocratica simile alla Corea del Nord o al Myanmar pre-riforme.

Crisi idrica a New Delhi per le proteste dei Jat

La protesta di migliaia di membri della comunità Jat per chiedere quote bloccate per l’assunzione nell’amministrazione – ovvero inserire i Jat nel sistema delle reservation indiano – sono sfociate in manifestazioni violente nello stato dell’Haryana, represse dall’esercito. Il bilancio è di 19 morti.
Più di 16 milioni di persone nella capitale dell’India si trovano ad affrontare una grave crisi idrica a seguito delle proteste, che hanno danneggiato le attrezzature che portano l’acqua dal canale Munak, in Haryana, fino allo Stato di New Delhi, riducendo così l’approvvigionamento idrico della capitale. A New Delhi, circa il 60 per cento dell’acqua arriva dall’Haryana.


Fuga radioattiva alla Kansai Electric di Fukui, Giappone

Kansai Electric Power, utility giapponese che si basa sull’energia nucleare, ha riferito sabato di aver rinvenuto una pozza d’acqua contaminata in un reattore nucleare che dovrebbe essere riavviato alla fine di febbraio, dopo anni di arresto.
Kansai ha comunicato che 34 litri di acqua radioattiva sono stati rinvenuti presso l’unità n. 4 del suo impianto nucleare di Takahama nella prefettura di Fukui, 500 km a ovest di Tokyo.

Non c’è stato alcun impatto sull’ambiente – ha garantito la società – aggiungendo che sta studiando le cause della perdita. Kansai non chiarisce se il riavvio del reattore sarà posticipato. È chiuso dal luglio 2011, cioè da alcuni mesi dopo il terremoto e tsunami che devastarono la centrale nucleare di Fukushima.