Le notizie di oggi:
- Xi si impegna a stringere i legami con la Serbia, che appoggia la sua “comunità di futuro condiviso”
- Media cinesi: Elon Musk ha proposto test robotaxi in Cina
- Cina, esenzione del visto in vigore fino alla fine del 2025
- Hong Kong, la Corte d’appello vieta l’inno delle proteste pro-democrazia
- Corea del Sud, indagata la moglie del presidente, Kim Keon-hee
- Semiconduttori: Usa triplicheranno la produzione, Pechino produrrà solo il 2% entro il 2032
Xi si impegna a stringere i legami con la Serbia, che appoggia la sua “comunità di futuro condiviso”
Continua il tour del presidente Xi Jinping nel continente europeo. Dopo aver incontrato il presidente Macron a Parigi e sui Pirenei, martedì è arrivato in Serbia. Ha salutato un “nuovo capitolo” nei rapporti bilaterali con uno dei paesi allineati alla sua visione delle relazioni internazionali: Belgrado appoggia, infatti, il progetto del leader cinese di una “comunità dal futuro condiviso”. I due paesi si sono impegnati ad approfondire il loro partenariato strategico globale. Inoltre, secondo la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying, Xi ha annunciato sei misure pratiche: un accordo di libero scambio che entrerà in vigore il 1° luglio di quest’anno, il sostegno all’Expo 2027, l’importazione di prodotti agricoli serbi, e altre misure come progetti di scambio. Nella serata di mercoledì Xi è arrivato in Ungheria.
Media cinesi: Elon Musk ha proposto test robotaxi in Cina
Durante la recente visita nella Repubblica popolare cinese, Elon Musk ha proposto di testare in Cina il pacchetto avanzato di assistenza alla guida di Tesla sui robotaxi. Lo ha riportato mercoledì 8 maggio il quotidiano statale China Daily, secondo cui i funzionari cinesi hanno risposto di essere intenzionati ad “accogliere con favore i test di Tesla”. Mancherebbe, tuttavia, l’approvazione da parte di Pechino del processo di raccolta e trasferimento dei dati necessario per le funzioni di assistenza alla guida (FSD, o Full Self-Driving, che includono l’autoparcheggio, il cambio di corsia automatico e la navigazione nel traffico). Durante il viaggio compiuto dal tycoon a fine aprile, un’importante associazione automobilistica cinese avrebbe però approvato la conformità dei modelli Model 3 e Y di Tesla alle normative vigenti nel paese. Secondo Reuters, Tesla punta a chiedere l’avvio dei test a Shanghai, dove risiede la sua Gigafactory 3, il più grande stabilimento della società a livello globale.
Cina, esenzione del visto in vigore fino alla fine del 2025
Lunedì 6 maggio, in occasione dell’incontro con Emmanuel Macron, Xi Jinping ha dichiarato che la Cina ha intenzione di estendere fino alla fine del 2025 la politica di esenzione del visto per i cittadini di diversi paesi. Entrata in vigore in primo luogo dal 1° dicembre 2023 al 30 novembre 2024, la direttiva ha permesso ai cittadini di 12 paesi (tra cui figurano la Malesia e paesi europei come Francia, Germania e Italia) di soggiornare nella Repubblica popolare per un massimo di 15 giorni senza obbligo di visto. La misura sembra aver già determinato risultati tangibili. L’Amministrazione nazionale per l’immigrazione ha riportato che nel primo trimestre del 2024 i viaggi in entrata hanno superato i 13 milioni, con un aumento del 300% rispetto allo scorso anno. Pechino, inoltre, starebbe promuovendo attivamente l’apertura di rotte dirette internazionali, come quella tra Shanghai e Marsiglia che dovrebbe essere inaugurata il prossimo 2 luglio.
Hong Kong, la Corte d’appello vieta l’inno delle proteste pro-democrazia
Mercoledì 8 maggio la Corte d’appello di Hong Kong ha posto un divieto per “Glory To Hong Kong”, la canzone diventata l’inno delle proteste filodemocratiche del 2019. Ribaltando la decisione presa nel 2023 da un tribunale di grado inferiore, i giudici si sono basati sulla “valutazione dell’esecutivo” secondo cui la marcia è percepita come una vera e propria “arma” che incita alle proteste a discapito della sicurezza nazionale. Il giudice Jeremy Poon ha aggiunto che la misura è necessaria per convincere gli operatori delle piattaforme Internet a rimuovere “video problematici legati al componimento”. Finora, l’Asia Internet Coalition (gruppo che comprende giganti tech come Google, Apple, Spotify e X) ha respinto le richieste delle autorità di rimuovere “Glory To Hong Kong” dalle piattaforme. Ma l’obiettivo del governo è persuadere i fornitori di servizi Internet a “non facilitare la commissione di atti illegali”. La messa al bando – ha spiegato Poon – ostacola chi trasmette e distribuisce il brano per sostenere istanze separatiste o screditare l’inno della Repubblica popolare cinese, mentre non coinvolge la riproduzione della marcia per “lecite” attività giornalistiche o accademiche.
Corea del Sud, aperta indagine contro la moglie del presidente
Kim Keon-hee, moglie del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, è sotto indagine con l’accusa di aver ricevuto illegalmente una borsa di lusso di Christian Dior (del valore di circa 3 milioni di won, ossia circa 2.206 dollari) da parte di un pastore coreano-americano nel 2022. La procura generale di Seul, guidata da Lee One-seok, ha detto che svolgerà un lavoro “rapido e rigoroso”. La questione è stata ragione di tensioni politiche per diversi mesi, ed è considerata uno dei fattori che hanno determinato la pesante sconfitta del blocco al governo nelle elezioni legislative del 10 aprile. La notizia arriva meno di una settimana dopo il lancio di una task force speciale dedicata a un’indagine approfondita su altre accuse a carico della first lady.
Semiconduttori: Usa triplicheranno la produzione, Pechino produrrà solo il 2% entro il 2032
Gli Stati Uniti arriveranno a triplicare la loro capacità produttiva di semiconduttori, grazie alla nuova legge CHIPS and Science Act del 2022. Si trattava di una mossa per ridurre la dipendenza dalle catene di approvvigionamento concentrate in Asia. Lo afferma un rapporto pubblicato mercoledì dalla Semiconductor Industry Association (SIA) e dal Boston Consulting Group (BCG), che prevede che gli Usa arriveranno a controllare quasi il 30% dei chip prodotti entro il 2032. Secondo il rapporto, nello stesso periodo, la Cina produrrà solo il 2% dei chip più tecnologicamente avanzati.
Di Agnese Ranaldi e Vittoria Mazzieri