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In Cina e Asia – Wang Yi in Russia per colloqui sulla sicurezza

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Wang Yi in Russia per colloqui sulla sicurezza
  • Cina-Usa: il vicrepresidente Han incontra Blinken
  • Cina, esercitazioni nel mar Giallo dopo quelle di Stati Uniti e alleati
  • Corea del Sud: leader dell’opposizione in sciopero della fame, rischia l’arresto
  • L’Ue nomina nuovo direttore dell’ufficio per l’Asia-Pacifico 
  • Cina, bozza di legge solleva polemiche su rischi di abuso di potere 

 

Dopo Malta, Mosca. Dopo i “negoziati strategici aperti, sostanziali e costruttivi” con Jake Sullivan, i colloqui sulla sicurezza in Russia. A poche ore dalla conclusione del meeting dello scorso finesettimana con il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ieri Wang Yi ha incontrato l’omologo russo Sergei Lavrov a Mosca, dove rimarrà quattro giorni. I due hanno riaffermato la necessità di portare avanti una politica estera indipendente e una cooperazione che non prende di mira paesi terzi. Confermata inoltre l’importanza di un coordinamento a livello multilaterale attraverso non solo l’Onu, ma anche le piattaforme a guida sino-russa, come la Shanghai Cooperation Organization  e i Brics. Sul versante Ucraina, la Cina riconosce la necessità di includere Mosca nella ricerca di una risoluzione pacifica del conflitto.

Secondo quanto chiarito dalla portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, gli incontri di Wang in Russia rientrano nell’ “attività di routine” nell’ambito del meccanismo di consultazione sulla sicurezza strategica e rispondono all’invito del capo del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev. Il viaggio era stato già annunciato la scorsa settimana da Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo. Zakharova ha aggiunto che si affronteranno “un’ampia gamma di aspetti della cooperazione bilaterale, compresi i contatti ad alto livello”. Il viaggio di Wang a Mosca è il secondo da febbraio e segue di qualche giorno la visita del leader nordcoreano Kim Jong-un a Vladivostok.

Intanto, martedì i ministri degli Esteri del G7, riuniti a New York, hanno rilasciato una dichiarazione in cui invitano la Cina a fare pressioni sulla Russia per un “ritiro immediato, completo e incondizionato delle truppe russe dall’Ucraina”.

Cina-Usa: il vicrepresidente Han incontra Blinken

La Cina auspica che gli Stati Uniti accettino un compromesso e facciano di più per incrementare la comprensione reciproca con Pechino per riportare le relazioni bilaterali su una traiettoria “sana e stabile”. Lo ha detto il vicepresidente cinese, Han Zheng, durante l’incontro tenuto ieri con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, a New York, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo sviluppo della Cina “è un’opportunità e non una minaccia” per Washington, ha ribadito Han, secondo cui è necessario cooperare in funzione della prosperità comune e del successo reciproco. La politica di Pechino nei confronti degli Usa è “coerente e stabile”, nonché guidata dai principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione reciprocamente vantaggiosa, ha concluso il vicepresidente cinese. Dello stesso avviso Xi Jinping, che stamani ha inviato un messaggio in risposta agli ex piloti delle Flying Tigers Harry Moyer e Mel McMullen. Il presidente ha affermato che il popolo cinese e quello statunitense hanno condiviso lo stesso nemico, combattendo insieme contro il Giappone, e hanno stretto un’amicizia “profonda”.

Cina, esercitazioni nel mar Giallo dopo quelle di Stati Uniti e alleati

L’Esercito popolare di liberazione effettuerà esercitazioni militari nelle acque al largo della città nord-orientale di Dalian, poco distante dallo Stretto di Bohai e dal Mar Giallo (tra la costa cinese e la penisola coreana). Lo ha comunicato venerdì scorso l’Amministrazione per la sicurezza marittima del Liaoning, che ha anche reso note le date senza chiarire ulteriori dettagli: la prima esercitazione, iniziata il 17 settembre, si concluderà il 24; la seconda ha avuto inizio ieri e terminerà nella giornata di oggi. Si tratta delle prime prove militari nell’area in cinque mesi. La mossa giunge a tre giorni dalla celebrazione del 73° anniversario della battaglia di Incheon, durante la guerra di Corea, che ha visto le Marine statunitense, sudcoreana e canadese impegnate in esercitazioni navali congiunte proprio nel Mar Giallo.

L’attività cinese prosegue anche a Taiwan, che ieri ha denunciato l’“attività dannosa unilaterale” di Pechino. Secondo il ministero della Difesa, tra domenica e lunedì sono stati individuati 103 velivoli dell’Esercito popolare di liberazione e nove navi da guerra. Quaranta degli aerei identificati hanno attraversato la “linea mediana” nello Stretto di Taiwan o sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea (ADIZ) a sud ovest e a sud est dell’isola principale. Chieh Chung, ricercatore in materia di sicurezza presso la National Policy Foundation (think tank vicino al Guomindang), ha detto al South China Morning Post che si tratta del più alto numero di incursioni registrato da settembre 2020, vale a dire da quando il ministero della Difesa taiwanese pubblica i dati. 

Corea del Sud, leader dell’opposizione in sciopero della fame ricoverato mentre rischia l’arresto

Il leader dell’opposizione sudcoreana, Lee Jae-myung, rischia l’arresto per corruzione, nonostante le preoccupanti condizioni di salute. Da 18 giorni Lee è in sciopero della fame contro le politiche del presidente Yook Sul-yeol ed è stato ricoverato in ospedale. Il “Bernie Sanders coreano” ha intrapreso un digiuno per protestare contro le minacce alla libertà di stampa e perché il governo non si è opposto efficacemente al rilascio dei rifiuti radioattivi a Fukushima da parte del Giappone. Kim Gi-hyeon, il capo del People Power Party, il partito di governo, ha invitato Lee a interrompere lo sciopero e a confrontarsi sulle questioni politiche. Poche ore dopo il ricovero, i pubblici ministeri hanno dichiarato di aver chiesto al tribunale un mandato d’arresto per Lee nell’ambito di un’indagine sulla corruzione. Da quando ha perso le presidenziali del 2022, Lee è stato indagato varie volte, respingendo ogni accusa e dichiarando che il presidente Yoon si stava servendo della “dittatura dei pubblici ministeri” per intimidire e screditare i suoi oppositori politici. Le accuse contro il leader dell’opposizione risalgono ai tempi in cui è stato sindaco della città di Seongnam e governatore della provincia Gyeonggi.

L’Ue nomina nuovo direttore dell’ufficio per l’Asia-Pacifico

L’Unione europea prende sul serio le sfide poste dalla Cina e nomina il diplomatico svedese Niclas Kvarnström nuovo capo dell’Asia-Pacifico, mentre si fanno più incalzanti le pressioni per una maggiore diversificazione delle catene di approvvigionamento. Kvarnström è attualmente a capo del dipartimento Asia-Pacifico del Ministero degli Affari Esteri svedese, e ha un’esperienza decennale come diplomatico e conoscitore di lingua e cultura cinesi. La sua esperienza al servizio dell’Unione europea servirà a portare la relazione con Pechino su un equilibrio delicato: da una parte la cooperazione, confermata anche dai toni del recente dialogo digitale di alto livello. L’Ue si è confrontata con la Cina su temi come le piattaforme, la privacy, l’intelligenza artificiale. Dall’altra la sicurezza: la Commissione europea ha intrapreso un percorso che mira a ridurre la dipendenza dalla Cina per i prodotti legati alle infrastrutture o alla tecnologia strategica, anche a fronte delle previsioni che vedono i paesi Ue, entro il 2030, diventare dipendenti da Pechino per l’acquisto di batterie agli ioni di litio almeno quanto lo erano dalla Russia per l’approvvigionamento dell’energia prima dello scoppio della guerra.

Cina, bozza di legge solleva polemiche su rischi di abuso di potere 

In Cina una proposta di emendamento della Legge sulle punizioni dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza ha sollevato preoccupazioni sui rischi di abuso di potere da parte della polizia. Un nuovo articolo, il numero 100, permetterebbe alle forze di polizia di raccogliere impronte digitali, sangue e urine anche dai sospettati di reati minori: infrazioni che non sono gestite dal sistema giudiziario e che comprendono il reato di disturbo dell’ordine pubblico (compreso quello di “aver provocato litigi e creato problemi”, accusa utilizzata spesso contro gli attivisti) e la minaccia alla sicurezza personale con lettere minatorie. Se approvato, l’emendamento consentirebbe alla polizia la raccolta di informazioni biologiche anche senza il consenso della persona interessata. Una misura che si lega al piano lanciato a inizio anno dal ministero della Pubblica Sicurezza, che punta a promuovere le attività di “polizia di prossimità” nelle comunità residenziali e nei villaggi rurali di tutto il paese. Secondo gli analisti la proposta “fornirà un livello ufficiale di protezione legale”, ma “non cambia necessariamente le pratiche sul campo”.

A cura di Vittoria Mazzieri e Agnese Ranaldi