I titoli di oggi:
- Volano gli scambi bilaterali: i container cinesi si “accumulan0” in Russia
- Belt and Road Initiative, stop a nuovi investimenti in Pakistan
- Nord Corea, record nel mondo nel sollevamento pesi femminile
- Pechino censura foto delle atlete con i numeri di Tian’anmen
- Semiconduttori, la Malesia vuole tornare l’hub produttivo dell’Asia
- Cina e consumi, in ripresa i brand nazionali e l’industria cinematografica
Volano gli scambi bilaterali: i container cinesi si stanno “accumulando” in Russia
Boom degli scambi commerciali tra Pechino e Mosca. Citando un rapporto della piattaforma logistica Container xChange, la CNN riporta “un significativo movimento di merci dalla Cina verso la Russia [..]”, mentre lo scambio in senso opposto è invece ancora scarso. Tanto che “i container si stanno accumulando in Russia”. L’eccesso di container da 40 piedi, i più diffusi, ha indotto il prezzo a scendere di sette volte da inizio 2022. Ciò dimostra un “crescente squilibrio commerciale” tra i due paesi. Di fatto, la Cina è emersa come un’ancora di salvezza economica fondamentale per la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina e le sanzioni imposte da Stati Uniti e alleati. Secondo i dati doganali cinesi, nei primi otto mesi del 2023 il commercio bilaterale è aumentato del 32% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un volume totale che ha raggiunto i 155 miliardi di dollari. Tra i prodotti più esportati dalla Repubblica popolare figurano automobili ed elettronica di consumo. Pechino si affida a Mosca, invece, per circa un quinto delle importazioni di greggio.
Belt and Road Initiative, stop a nuovi investimenti in Pakistan
La Cina ha rifiutato la richiesta del Pakistan di nuovi investimenti per la Belt and Road Initiative (BRI), adducendo ragioni legate alla scarsa sicurezza e all’instabilità politica del paese. Come riporta Nikkei Asia Review, Islamabad avrebbe chiesto di aggiungere altri progetti al Corridoio economico Cina-Pakistan (CPEC), nel quale sono già stati investiti almeno 50 miliardi di dollari. Tra questi, una linea di trasmissione per collegare il porto di Gwadar alla rete elettrica nazionale da Karachi. La scorsa settimana, ricorda Hindustan Times, la Cina avrebbe rigettato anche le proposte del Pakistan in settori quali l’energia, la gestione delle acque, il cambiamento climatico. Pechino sembra aver ritrattato sulla sua generosità rispetto agli investimenti della BRI a causa delle turbolenze politiche che affliggono Islamabad, che deve fare i conti con disordini civili e attentati kamikaze. Il governo pakistano ha minimizzato la situazione, dicendo agli osservatori che entrambe le parti sono impegnate a cooperare. Islamabad dovrà fare i conti anche con il crescente malcontento della cittadinanza rispetto agli interessi cinesi nel Paese. Ad agosto alcuni militanti avevano organizzato un presidio nel porto di Gwadar per protestare proprio contro la Belt and Road Initiative. Iniziative simili potrebbero farsi più frequenti.
Nord Corea, record nel mondo nel sollevamento pesi femminile
Pyongyang dà spettacolo ai Giochi asiatici, che si stanno svolgendo nella città cinese di Hangzhou e si concluderanno l’8 ottobre. Ieri la pesista Kim Il Gyong ha sollevato 111 kg, conquistando l’oro nella categoria 59 kg femminile e stabilendo il record mondiale di “strappo” (conosciuto dai più con il termine snatch, che prevede che l’atleta sollevi il bilanciere dal pavimento a sopra la testa in un unico movimento). Il precedente record era stato determinato nel 2021 dalla 29enne Kuo Hsing-chun, star taiwanese cinque volte campionessa del mondo. La competizione si è conclusa con Kuo al terzo posto. La pesista e campionessa mondiale in carica cinese Luo Shifang ha tentato una rimonta nella seconda parte della gara, durante il clean and jerk (sollevamento del peso fino alle spalle e poi e sopra la testa in due fasi distinte), per poi chiudere con il secondo posto. La Corea del Nord gareggia alle Olimpiadi asiatiche malgrado le sanzioni imposte dalla Agenzia mondiale antidoping (WADA), che ha vietato la bandiera nordcoreana in tutti i principali eventi sportivi per non aver presentato un efficace programma di test antidoping.
Intanto sta facendo discutere sui social cinesi l’oscuramento della foto che immortala l’abbraccio tra le due atlete cinesi durante la finale dei 100 metri ostacoli femminili. Le due ragazze mostrano sui pantaloncini i numeri 6 e 4 che messi insieme formano la data del massacro di piazza Tian’anmen, avvenuto il 4 giugno 1989 (in Cina il mese precede il giorno).
–> Lo sport può avere risvolti politici e rappresentare un’occasione per consolidare la propria influenza regionale e internazionale. Non solo: spesso l’educazione sportiva si fa carico degli sforzi di costruzione di una precisa identità culturale e gli atleti diventano loro malgrado promotori dell’immagine che i paesi vogliono dare. Ne abbiamo parlato nel nuovo ebook di China Files, “Sport e politica”. Qui per sapere come ottenerlo.
Semiconduttori, la Malesia vuole tornare l’hub produttivo dell’Asia
La Malesia vuole riconquistare l’antico titolo di “Silicon Valley dell’Est”. E per riacquisire un vantaggio competitivo nell’industria dei semiconduttori sta attraendo multinazionali come Intel e Infineon. Negli anni Settanta, infatti, Kuala Lumpur era uno dei poli produttivi principali dei semiconduttori in Asia orientale, poi superata dall’ascesa dei produttori della Corea del Sud e di Taiwan. In questo momento le aziende internazionali cercano di diversificare le catene di fornitura alla luce delle tensioni tra Cina e Stati Uniti, per questo sono tornate a guardare alla Malesia come area di investimento privilegiata. Come riporta Nikkei Asia, ciò sta creando un fermento generalizzato in vari ambiti della vita economica del paese, ad esempio rispetto alla necessità di ammodernare le infrastrutture per convogliare meglio il traffico intorno alle nuove fabbriche. Come ha suggerito A-K. Chong, dirigente Intel, “Quando si introduce una nuove tecnologia si coinvolgono molti fornitori dell’ecosistema (…) è come un effetto a catena”. La Malesia si sta adoperando per accogliere questo cambiamento, consapevole, come ha ribadito Chong, che “una marea crescente solleva tutte le barche”.
Festa di Metà Autunno, le nuove tendenze di svago e intrattenimento dei giovani cinesi
Sport e passeggiate in città hanno sostituito abbuffate e gite fuori porta durante la Festa di Metà Autunno in Cina. Lo Straits Times ha osservato come i cittadini cinesi abbiano saputo fare tesoro delle prescrizioni del governo, che ha incoraggiato la popolazione a fare più sport per restare in salute. Molte aree di attrazione turistica si stanno adattando a questa tendenza per attrarre i giovani consumatori. È il caso di un resort sul lago di Jilin, che ha organizzato più di 20 attività tra cui escursioni, frisbee, gare di tennis e nuovo, e ha costruito persino un percorso di quasi 2 km per il salto in mountain bike. Sui media cinesi spopolano poi i post sulle “passeggiate in città”. Molti giovani hanno preferito trascorrere le vacanze a riposo, senza riempirsi le ferie di impegni. Secondo Sixth Tone si tratterebbe di un fenomeno più ampio, legato al crescente interesse dei giovani cinesi per le “esperienze locali autentiche”.
Intanto, secondo dati governativi citati dalla CCTV, l’industria del turismo cinese ha registrato 395 milioni di viaggi turistici nel finesettimana. Nei tre giorni precedenti la Festa di Metà Autunno e le celebrazioni della Giornata Nazionale del 1° ottobre, le entrate del turismo hanno raggiunto i 342,24 miliardi di yuan (46,9 miliardi di dollari), pari a un aumento del 125% su base annua. Anche il numero di viaggi è cresciuto del 76%, mostrando un forte rimbalzo della domanda dopo le interruzioni del blocco Covid dello scorso anno.
Cina e consumi, in ripresa i brand nazionali e l’industria cinematografica
In Cina, dove i redditi stagnano e l’incertezza cresce, sempre più famiglie fanno affidamento sui brand cinesi come sostituti più economici dei marchi stranieri. Una tendenza che nella prima metà dell’anno ha interessato il settore dei cosmetici, dell’abbigliamento e degli elettrodomestici, come emerso da un rapporto della società di ricerca Equal Ocean. Nel paese si registra da anni il fenomeno del guochao, la scelta dei marchi nazionali, in particolare nel caso dei prodotti tradizionali, in chiave patriottica. Ma secondo gli analisti serve che Pechino faccia di più per ravvivare la fiducia dei consumatori: ad oggi la tendenza riguarda una piccola parte delle vendite al dettaglio del paese.
Intanto, un segnale positivo viene dal settore cinematografico. Un articolo del South China Morning Post racconta del successo del FIRST International Film Festival (FIFF) di quest’anno, evento della provincia di Qinghai che mira a coltivare i giovani registi del paese. Con l’abolizione delle misure anti-Covid i cinema del paese hanno riaperto alle proiezioni pubbliche. Quest’estate il botteghino ha registrato il massimo di incassi nella storia del paese, raggiungendo i 2,8 miliardi di dollari. E si prevedono risultati positivi anche durante la Golden week dal 29 settembre al 6 ottobre.
Di Agnese Ranaldi e Vittoria Mazzieri; ha collaborato Alessandra Colarizi