La nuova "via della seta" sarà fianziata da capitale privato. Quattro uomini sono stati arrestati in seguito all’attacco terroristico dell’anno scorso alla stazione di Kunming. Il governo indiano si esprime sugli attacchi a sfondo religioso. L’anticorruzione punta sulle relazioni tra potere e media. Ipotesi matrimoni omosessuali nel distretto di Shibuya a Tokyo.CINA – La nuova via della seta, un terremoto geopolitico
Al via il fondo da 40 miliardi di dollari per le infrastrutture per una “nuova via della seta”. Sarà finanziato da capitale privato sul modello dell’African Development Bank e del dipartimento per gli investimenti della Banca mondiale. È quanto dichiarato dal governatore della People’s Bank of China, Zhou Xiaochuan ai media cinesi. Un approccio nuovo per la Cina che è evidentemente spaventata dal rischio che i suoi investimenti all’estero stanno correndo a causa del contesto politico dei paesi a cui sono destinati. Il caso del Venezuela – fortemente dipendente dalle esportazioni di petrolio – probabilmente ha convinto la leadership cinese a cercare ritorni più sicuri per i propri investimenti. Il progetto per una nuova cintura economica sulla via della seta (terrestre in Asia centrale e marittima nel sud est asiatico) ha l’ambizione di costruire nuove infrastrutture, condurre nuove esplorazioni per le risorse naturali e stabilire una cooperazione industriale e finanziaria su un territorio vastissimo. Qui risiede il 60 per cento della popolazione mondiale.
CINA – L’11 settembre cinese, la diaspora uigura e la paura dell’Isis
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Quattro uomini sospettati di aver preso parte all’attacco terroristico dell’anno scorso alla stazione ferroviaria di Kunming (il cosiddetto 11 settembre cinese) sono stati arrestati in Indonesia. I quattro hanno prima confessato di essere cinesi della regione occidentale e a maggioranza musulmana dello Xinjiang, poi di essere turchi.
La Repubblica popolare è particolarmente preoccupata che gli uiguri che si recano all’estero possano partecipare alle esercitazioni militari organizzate dai fondamentalisti. Secondo il governo sarebbero almeno cento i cittadini cinesi arruolati nelle fila dello Stato islamico. A conferma di ciò negli ultimi sei mesi l’Isis avrebbe giustiziato tre cittadini cinesi che tentavano di disertare. Nell’ultimo anno più di 800 persone sono state fermate perché volevano passare illegalmente il confine tra Cina e Vietnam. La maggior parte di essi proverrebbe dallo Xinjiang. Episodi di violenza e terrorismo si stanno intensificando nella regione. Negli ultimi due anni almeno 400 persone sono rimaste vittime degli scontri tra polizia, han e uiguri.
INDIA – Attacchi contro chiese cristiane a New Delhi: il governo si fa sentire
Da alcuni mesi una serie di attacchi alle chiese cristiane di New Delhi sta preoccupando la comunità di fedeli locale, che ammonta al 2 per cento della popolazione della capitale. Gli episodi, sostengono portavoce della comunità cristiana, paiono orchestrati da una regia comune ascrivibile ai movimenti ultrainduisti extraparlamentari vicini al Bharatiya Janata Party (Bjp), partito di governo guidato dal primo ministro Narendra Modi. Il rapporto della polizia, richiesto da Modi in persona, sostiene invece che i furti, incendi e lanci di pietre contro le chiese siano solo sintomo dell’aumento delle attività criminali nella capitale, slegate da ogni intenzione politica
CINA – Media e potere (nel nome dell’anticorruzione)
La campagna anticorruzione portata avanti sotto la leadership di Xi Jinping non conosce riposo. E ovviamente uno dei suoi strumenti più utilizzati è la televisione di stato. La Cctv ha trasmesso confessioni, processi e documentari su personaggi di spicco della politica e dell’imprenditoria caduti nella rete della Commissione disciplinare del Partito. Ma ora tocca anche i suoi più alti quadri.
Almeno 15 delle sue facce più conosciute sono finite nelle maglie di quella detenzione preventiva che in Cina va sotto il nome di shanggui. Il cerchio sembra stringersi soprattutto su Cctv2, il canale finanziario. Le indagini sembrano concentrarsi su tangenti e rapporti “non ortodossi” con alti dirigenti di Partito. Nessuno sa esattamente cosa stia succedendo ma molti dei progetti più innovativi sono stati interrotti. Persone a conoscenza dei fatti hanno raccontato a Nyt di aver nel frattempo ricevuto direttive per concentrarsi più su storie “vecchio stile” tipo quelle su “contadini e lavoratori migranti” e che pongano l’enfasi su “valori morali e virtù sociali”.
GIAPPONE – Si alle coppie gay a Shibuya, Tokyo
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Il distretto di Shibuya potrebbe di entrare famoso, oltre che per la sua vita diurna e notturna, per le pari opportunità. Il governo ha deciso di sottoporre al consiglio un provvedimento per riconoscere legalmente i matrimoni omosessuali. È la prima decisione in tal senso di una amministrazione locale in un paese estremamente conservatore.
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