I titoli di oggi:
- Usa e Cina finalizzano patto di collaborazione sul fentanyl
- Papua Nuova Guinea, al vaglio patto di sicurezza con la Cina
- Myanmar, giunta manda inviato ASEAN
- Russia e Ucraina in Cina per bilaterali con ministero degli Esteri
- La Cina punta sulle mini-serie da cellulare: gli ultrashort Dramas
- Operazione Usa anti hacking contro lo spionaggio cinese
Usa e Cina finalizzano patto di collaborazione sul fentanyl
È ufficiale: Washington e Pechino hanno lanciato un gruppo di lavoro per il controllo dei traffici di fentanyl, l’oppioide che in questi anni ha causato le maggiori morti per abuso da sostanze negli Stati Uniti. Nell’accordo, finalizzato martedì 30 gennaio, i due governi si impegnano a intensificare la cooperazione in questo ambito. Pechino spera che le due parti accolgano le reciproche preoccupazioni così da “rafforzare ed espandere la cooperazione per fornire più energia positiva e stabilizzare le relazioni”, ha dichiarato il ministro cinese della Pubblica Sicurezza Wang Xiaohong. Si tratta del primo incontro di questo genere da quando nel 2019 Cina e Usa avevano smesso di collaborare a causa del peggioramento delle relazioni.
Papua Nuova Guinea, al vaglio patto di sicurezza con la Cina
Non solo Usa e Australia: per Port Moresby il prossimo accordo in materia di sicurezza potrebbe presto essere sigillato con la Cina. Lo ha spiegato all’agenzia stampa Reuters il ministro degli Esteri papuano Justin Tkachenko commentando gli scontri dell’11 gennaio, dove hanno perso la vita sedici persone. Pechino sarebbe un alleato utile in questo contesto in quanto “forte partner economico” dello stato insulare, complici le preoccupazioni che il governo cinese ha sollevato nei confronti delle attività economiche dei suoi cittadini attaccate durante la manifestazione.
Qualcosa di simile era accaduto nelle Isole Salomone, dove una rivolta popolare e le sue conseguenze sulla comunità locale e cinese aveva portato Honiara a siglare un accordo con la Cina per lo stanziamento di militari, agenti di Polizia e navi in alcune parti del paese.
Myanmar, giunta manda inviato ASEAN
Per la prima volta la giunta birmana ha inviato un suo funzionario in occasione dei due giorni di ministeriale degli Esteri ASEAN iniziata il 29 gennaio a Luang Prabang, in Laos. Marlar Than Htaik, Segretario permanente del ministero degli Esteri, rappresenterà il governo subentrato con il colpo di stato del 2021. Quello stesso anno l’ASEAN aveva deliberato l’esclusione del generale Min Aung Hlaing dagli incontri del gruppo in quanto da allora la giunta non ha adottato nessuno dei cinque punti del piano di pace proposto. A oggi, affermano alcuni analisti, l’unica iniziativa di peso sembra essere quella da parte della Cina, che dalla fine del 2023 si è avvicinata ai gruppi ribelli lungo il vicino stato dello Shan chiedendo la loro collaborazione contro le attività di truffe online che attirano e intrappolano ogni anno centinaia di cittadini cinesi.
Russia e Ucraina in Cina lo stesso giorno per bilaterali con il ministero degli Esteri
La Cina prova a confermarsi imparziale in quella che chiama “la crisi Ucraina” incontrando nello stesso giorno a Pechino i rappresentanti di Mosca e Kiev. L’ambasciatore ucraino a Pechino, Pavlo Riabikin, durante un bilaterale con il viceministro degli Esteri cinese, Sun Weidong, ha espresso la volontà dell’Ucraina di rafforzare i rapporti con Pechino. Secondo il readout pubblicato da parte cinese, Riabikin avrebbe anche sottolineato che l’Ucraina “ha sempre aderito al principio dell’Unica Cina”, vale a dire quello che riconosce la sovranità della Repubblica popolare cinese e non quella di Taiwan. A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina diversi analisti hanno sostenuto il paragone tra le rivendicazioni della Russia sul Donbass con quelle della Cina su Taiwan. Nel giugno 2022 il presidente ucraino Volodymir Zelensky aveva invitato la comunità internazionale a “difendere” Taiwan da un’aggressione cinese. La settimana scorsa come anticipato da Reuters l’Ucraina ha invitato il presidente cinese, Xi Jinping, a partecipare a un “summit di pace” in programma in Svizzera. Un secondo viceministro degli Esteri, Ma Zhaoxu, ha invece incontrato la sua controparte russa, Sergei Ryabkov. I due hanno avuto un “importante” scambio sulla “cooperazione strategica” tra i due Paesi, i Brics e questioni regionali e internazionali. Nel 2024 ricorrono i 75 anni delle relazioni Russia-Cina.
Social, la Cina punta sulle mini-serie da cellulare: gli ultrashort Dramas
Le serie tv da cellulare sbarcano all’estero. Nell’ultimo anno in Cina è nata un’industria dell’intrattenimento dedicata esclusivamente al consumo da mobile. Si tratta di serie tv di breve durata, con trame semplici al limite del trash, che fanno del basso budget e della sempre più ridotta soglia di attenzione degli utenti i loro punti di forza. Tutto è nato con l’app cinese ReelShort, dedicata appunto ai cosiddetti ultrashort dramas. Il business è ora in espansione a fronte di un mercato interno saturo. La sfida degli sviluppatori adesso è creare contenuti tagliati sui Paesi di arrivo, il che include adesso storie di cultura islamica e valori legati alla religione musulmana per affacciarsi al mercato del Sud-est asiatico e, in previsione, a quello occidentale.
Operazione Usa anti-hacking contro lo spionaggio cinese
Il governo statunitense ha lanciato un’operazione per combattere un network di hacker cinesi che sta compromettendo migliaia di dispositivi connessi a Internet. Lo riportano fonti interne al governo statunitense, citate dal quotidiano di Singapore, The Strait Times. L’amministrazione Biden si è spesso concentrata sui rischi legati allo spionaggio e alla sicurezza informatica. Il timore è legato soprattutto alle elezioni presidenziali del prossimo novembre e a possibili “interferenze esterne”. Il gruppo di hacker monitorato dall’operazione degli ultimi mesi si chiama Volt Typhoon ed è finito nel mirino delle autorità Usa perché presumibilmente legato a un più ampio tentativo di danneggiare le infrastrutture tecnologiche occidentali. Le fonti citate hanno poi aggiunto che Washington ritiene che gli hacker in questione stiano testando la reattività della Difesa Usa nel caso di un’invasione cinese di Taiwan.
A cura di Sabrina Moles e Lucrezia Goldin