I titoli di oggi:
- Ucraina, la Cina chiede colloqui di pace “al più presto”
- Cina, calano i prezzi delle case e gli investimenti nell’immobiliare
- Covid, scoperta campagna di disinformazione dell’esercito americano contro i vaccini cinesi
- Australia, Li incontra Albanese per “stabilizzare” le relazioni
- Xi: “Gli Usa vogliono spingere la Cina ad attaccare Taiwan”
- Cina, nuovo piano del Pcc per rafforzare il controllo sui rider
- Cina, campi paramilitari per i neoassunti
Guerra Ucraina, la Cina chiede colloqui di pace “al più presto”
La Cina ha invitato Ucraina e Russia a organizzare “al più presto” un round di negoziati per la pace dopo che il summit svizzero ha radunato i rappresentanti di oltre 90 paesi per ascoltare le proposte dell’amministrazione Zelensky. Alla vigilia del “vertice per la pace” organizzato dal leader ucraino, al quale mancavano Russia e Cina, il vice rappresentante Onu della Repubblica popolare ha accusato gli Usa di “diffondere la menzogna secondo cui Pechino ha sostenuto Mosca nei suoi sforzi bellici”. La nuova iniziativa cinese acquista peso alla luce del bilancio non entusiasmante del summit per la pace, terminato senza nuove proposte di mediazione da parte dei partecipanti. Secondo quanto riportato dall’agenzia stampa Reuters, l’assenza della Cina “ha quasi assicurato che il vertice non sarebbe riuscito a raggiungere l’obiettivo dell’Ucraina di persuadere i principali paesi del Sud del mondo ad unirsi per isolare la Russia”. Assenti anche diversi paesi asiatici che Zelenzky aveva invitato nei mesi scorsi a prendere parte ai lavori: si sono presentati all’appello solo i leader di Giappone e TimorEst.
Cina, calano i prezzi delle case e gli investimenti nell’immobiliare
I prezzi delle nuove case in Cina hanno registrato il calo più marcato in nove anni e mezzo nel mese di maggio. Lo indica l’ufficio nazionale di statistica (Nbs), precisando che i prezzi dei nuovi immobili sono diminuiti del 3,9 per cento su anno, contro il calo del 3,1 per cento registrato ad aprile. Su mese, i prezzi sono diminuiti dello 0,7 per cento, ai minimi da ottobre 2014. Il settore immobiliare, un tempo motore della crescita cinese, è stato colpito da diverse crisi dalla metà del 2021, tra cui il default di diversi colossi e lo stallo nella realizzazione di progetti abitativi già venduti ai clienti. Il governo ha dunque intensificato le misure di sostegno al settore, tra cui l’agevolazione di 300 miliardi di yuan (41,35 miliardi di dollari) per eliminare l’enorme inventario immobiliare e l’allentamento delle regole sui mutui. Sforzi per ora insufficienti: nonostante le misure di sostegno varate dal governo, gli investimenti nel real estate sono crollati del 10,1 per cento su anno da gennaio a maggio. Nei primi cinque mesi dell’anno, le vendite sono diminuite del 20,3 per cento annuo in termini di superficie, così come è crollato del 24,2 per cento annuo l’avvio di nuovi progetti in termini di superficie. (via Nova Agenzia)
Contestualmente, la crescita delle vendite al dettaglio, barometro dei consumi, è aumentata del 3,7% su base annua il mese scorso, rispetto alla crescita del 2,3% riportata ad aprile. Valore superiore alle aspettative, sebbene il terzo più basso dallo scorso agosto.
Covid, scoperta campagna di disinformazione dell’esercito americano contro i vaccini cinesi
Tra l’estate del 2020 e la primavera del 2021 l’esercito americano ha portato avanti una campagna segreta di propaganda e disinformazione nelle Filippine per screditare i vaccini cinesi contro il Covid. Lo ha rivelato un’indagine della Reuters. Lo scopo della campagna era contrastare la crescente influenza di Pechino nelle Filippine, aumentata a seguito dell’elezione di Rodrigo Duterte alla presidenza del paese nel 2016. Per farlo l’esercito statunitense ha creato oltre 300 profili falsi di presunte persone filippine sui social, specialmente su Twitter (oggi X), utilizzandoli per sollevare dubbi riguardo l’efficacia e la sicurezza in particolare del vaccino Sinovac. Molti dei post di questi account riportavano inoltre l’hastag “#Chinaangvirus”, che tradotto significa “La Cina è il virus”. Le operazioni di disinformazione sono andate avanti per mesi e potrebbero aver contribuito alla generale sfiducia dei filippini verso le vaccinazioni (le Filippine hanno registrato il tasso più basso di inoculazioni anti-Covid in Asia), proprio nella fase in cui le morti dovute al Covid erano ai massimi storici.
Secondo la Reuters gli Stati Uniti hanno lanciato campagne di disinformazione simili in tutto il Sud-Est asiatico, così come in Asia centrale e in Medio oriente, prima che la nuova amministrazione di Joe Biden le interrompesse a qualche mese di distanza dal suo insediamento.
Australia, Li incontra Albanese per “stabilizzare” le relazioni
Sabato 15 giugno, Li Qiang è arrivato in Australia per una visita di quattro giorni, la prima di un premier cinese in sette anni. Incontrando il primo ministro australiano Anthony Albanese, lunedì 17 giugno Li ha avuto un “incontro sincero, approfondito e fruttuoso”, che ha permesso di raggiungere “un ampio consenso”. Da diversi anni le relazioni economiche tra i due paesi (la Cina rimane il primo partner commerciale di Canberra) si sono incrinate a causa di alcune restrizioni commerciali volute da Pechino in risposta alla richiesta del precedente governo di indagini sull’origine del Covid. La ripresa del dialogo ha fatto scendere in piazza diversi manifestanti (compresi i rappresentanti delle comunità uigure e tibetane) che accusano il governo australiano di sacrificare i diritti umani per il commercio. Durante la trasferta del premier cinese – che include varie tappe inclusa l’area mineraria di Perth – sono stati annunciati alcuni accordi come la revoca dell’obbligo del visto per i cittadini dei due paesi e l’arrivo di nuovi panda nello zoo di Adelaide.
Xi: “Gli Usa vogliono spingere la Cina ad attaccare Taiwan”
Secondo fonti del Financial Times, ad aprile 2023 Xi Jinping avrebbe detto alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che gli Stati Uniti starebbero cercando di spingere la Cina ad attaccare Taiwan attraverso una serie di provocazioni, come la vendita di armi a Taipei. Il presidente cinese avrebbe anche detto a von der Leyen di non avere intenzione di cadere nella trappola americana, perché cosciente che uno scontro con Washington vanificherebbe gran parte dei traguardi raggiunti da Pechino negli ultimi decenni ostacolando la “grande rinascita nazionale”. Intanto domenica 16 giugno, durante un incontro con i cadetti dell’accademia militare di Kaohsiung, il neo-presidente taiwanese Lai Ching-te ha dichiarato che “la Cina sta distruggendo lo status quo sullo Stretto di Taiwan” e che “l’annessione e l’eliminazione della Repubblica di Cina [Taiwan] è la più grande causa” perseguita dalla Repubblica popolare cinese per il “ringiovanimento nazionale”.
Cina, nuovo piano del Pcc per rafforzare il controllo sui rider
Giovedì 13 giugno l’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato (SAMR) ha pubblicato un nuovo piano per fare in modo che i rider “siano grati” al Pcc e ne seguano le indicazioni. Come riportato dal South China Morning Post, nelle 17 linee guida presentate si prevede di trasformare vari impiegati del settore delle consegne a domicilio in “lavoratori del partito”, rendendoli dei supervisori part-time in grado di raccogliere le lamentele dei rider e di proteggere i loro diritti. La misura rientra tra i diversi tentativi del Pcc di rafforzare il controllo sui lavoratori della gig-economy, diventati da anni una componente importante del panorama occupazionale cinese. Si stima che solamente gli addetti alle consegne in Cina siano ormai più di 80 milioni.
Cina, campi paramilitari per i neoassunti
Diverse aziende cinesi starebbero chiedendo ai propri dipendenti di partecipare a campi di addestramento in stile militare. L’iniziativa nascerebbe per “promuovere lo spirito di squadra” e “mettere alla prova” i nuovi assunti. Ma alcuni sollevano dubbi sulla legalità di tale pratica.