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In Cina e Asia – Trump e “l’amico” Xi insieme per “risolvere i problemi del mondo”

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Trump e “l’amico” Xi insieme per “risolvere i problemi del mondo”
  • Ucraina: l’UE sanziona una donna e sei aziende cinesi per supporto alla Russia
  • TikTok presenta ricorso alla Corte suprema Usa
  • Combattenti uiguri in Siria minacciano di lottare per l’indipendenza dello Xinjiang
  • Xi chiede ai funzionari del Pcc di contrastare la corruzione
  • La Cina concede 10 giorni per transiti senza visto
  • Myanmar, la giunta militare ha intimidito le organizzazioni umanitarie per nascondere la crisi alimentare
  • Giappone, Trump ha incontrato la vedova di Abe in Florida
  • Ucraina: almeno 30 soldati nordcoreani morti o feriti durante i combattimenti a Kursk

Nuove aperture da parte di Donald Trump, che in una conferenza stampa tenuta ieri nella sua residenza privata di Mar-a-Lago ha speso parole particolarmente calorose nei confronti della Repubblica popolare. “Cina e Stati Uniti possono risolvere insieme tutti i problemi del mondo, se ci pensi. Quindi è [un rapporto] molto importante” ha dichiarato il tycoon aggiungendo che Xi Jinping “era un mio amico… Abbiamo trascorso ore e ore a parlare. Ed è un ragazzo straordinario”. Secondo Trump, le due superpotenze “avevano relazioni molto buone fino al Covid”. Sono affermazioni difficili da interpretare considerato l’approccio duro mantenuto finora da altre figure del team di transizione, come Mike Waltz, che rivestirà il ruolo di consigliere per la Sicurezza nazionale alla Casa Bianca.

Nel frattempo si è tenuto ieri in Sudafrica il settimo round del dialogo economico Cina-Usa, l’ultimo dell’era Biden e non è escluso sia stato l’ultimo in assoluto. L’amministrazione uscente sta cercando in ogni modo di tenere in vita i meccanismi di comunicazione allacciati con Pechino per prevenire un’escalation nelle fasi di maggiore tensione. Ne ha parlato Jake Sullivan, attuale consigliere per la Sicurezza nazionale, in un’intervista al Lowy Institute.  Dal parte sua, la Cina si sta affrettando a “definire le linee rosse” prima dell’insediamento di Trump. Nella giornata odierna il ministro degli Esteri Wang Yi, partecipando a un simposio sulla situazione internazionale, ha espresso la speranza che “la nuova amministrazione statunitense prenda le decisioni giuste, interagisca con la Cina in modo costruttivo, elimini le distrazioni, superi gli ostacoli e lavori per uno sviluppo stabile, sano e sostenibile delle relazioni bilaterali”.

Ucraina: l’UE sanziona una donna e sei aziende cinesi per supporto alla Russia

Lunedì 16 dicembre l’Unione Europea ha inserito un’imprenditrice e sei aziende cinesi nella lista dei soggetti sotto sanzioni per aver supportato le operazioni militari della Russia in Ucraina. Ciò comporta il congelamento dei loro beni nell’Unione e il divieto di viaggiare in territorio europeo, ed è la prima volta che un tale provvedimento viene applicato in relazione ai rapporti tra Cina e Russia. La donna, Sophia Li Xiaocui, è stata sanzionata insieme a due società a lei connesse per aver fornito assistenza all’azienda militare russa Unimatik, mentre le altre quattro compagnie cinesi avrebbero venduto droni e altre componenti elettroniche all’esercito russo. Separatamente, altre sette aziende cinesi sono state inserite nella lista nera per aver fornito beni dual use alla Russia.

TikTok presenta ricorso alla Corte suprema Usa

TikTok ha presentato un ricorso di emergenza presso la Corte suprema degli Stati Uniti, chiedendo di rinviare l’entrata in vigore di una legge che metterebbe al bando la piattaforma in tutto il Paese se la società cinese ByteDance non accetterà di cederne il controllo a partire dal 19 gennaio. Secondo Bloomberg, la richiesta è stata presentata ieri mentre l’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, veniva ricevuto ieri dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, nella sua residenza privata di Mar-a-lago, in Florida. Durante una conferenza stampa pubblica organizzata presso il suo club, Trump non ha nemmeno escluso la possibilità di intervenire sulla questione, affermando che TikTok ha “un posto speciale nel mio cuore”.

Xi chiede ai funzionari del Pcc di contrastare la corruzione

Durante il suo discorso alla Commissione centrale per l’ispezione disciplinare (CCDI) dello scorso gennaio, pubblicato il 15 dicembre dalla rivista Qiushi, Xi Jinping aveva chiesto ai funzionari del Pcc di combattere la corruzione per impedire ai gruppi di interesse di “predare” il partito. La lotta alla corruzione è “severa e complessa” e “non bisogna avere pietà” nell’eradicare il problema, ha detto Xi. Mentre la campagna anti-corruzione prosegue, con 54 indagini avviate a carico dei quadri nel corso del 2024, il prossimo incontro del CCDI si terrà tra il 6 e l’8 gennaio.

La Cina concede 10 giorni per transiti senza visto

La Cina ha comunicato oggi che concederà un periodo di transito di 10 giorni senza visto per i viaggiatori in arrivo da 54 paesi. A renderlo noto è la National Immigration Administration, secondo la quale l’iniziativa è entrata in vigore con effetto immediato. Dal dicembre scorso, la Cina ha annunciato l’ingresso senza visto per i titolari di passaporti validi di 38 paesi, tra cui Italia, Francia, Germania, Corea del Sud e Giappone. Oltre 29 milioni di stranieri si sono recati nel paese nei primi 11 mesi di quest’anno, un aumento annuo dell’86%. Quasi il 60% lo ha fatto senza visto.

Combattenti uiguri in Siria minacciano di lottare per l’indipendenza dello Xinjiang

Il Partito Islamico del Turkestan (TIP), che è presente in Siria da oltre dieci anni e ha contribuito alla caduta del regime di Bashar al-Assad, ha promesso di continuare a combattere a “Urumqi, Aksu e Kashgar” per “scacciare gli infedeli cinesi” e ottenere l’indipendenza dello Xinjiang, la regione autonoma cinese a cui il gruppo uiguro si riferisce come Turkestan Orientale. Le minacce alla Repubblica popolare e al presidente Xi Jinping sono presenti in vari video pubblicati dal gruppo sui social. I combattenti del TIP sono arrivati in Siria dopo essere fuggiti dalla Cina, che negli ultimi decenni ha soppresso con forza il terrorismo indipendentista di matrice islamica nella regione, attirandosi le critiche internazionali per la repressione sistematica e indiscriminata della minoranza musulmana uigura.

Myanmar, la giunta militare ha intimidito le organizzazioni umanitarie per nascondere la crisi alimentare

Secondo un’inchiesta della Reuters, negli ultimi anni la giunta militare birmana ha fatto pressioni sulle organizzazioni umanitarie che operano in Myanmar per impedire loro di raccogliere e pubblicare i dati relativi alla grave crisi alimentare del paese, dove è stimato che almeno 14,4 milioni di persone stiano soffrendo la fame. Molti dei dati sulla crisi alimentare birmana a disposizione dell’ONU e di altre organizzazioni internazionali sono stati raccolti clandestinamente: l’esercito, scrive la Reuters, starebbe minacciando regolarmente gli operatori umanitari, incarcerando i ricercatori colti sul fatto. Già da tempo sui media birmani si parlava di come la giunta avesse bloccato sistematicamente l’arrivo di cibo e aiuti nelle zone liberate dai ribelli, specialmente nel Rakhine. Questa operazione di intimidazione e censura sta impedendo alle ONG di raccogliere i fondi necessari per l’invio di aiuti umanitari del paese, non consentendo loro di dimostrare alla comunità internazionale la gravità della situazione.

Intanto il 19 e 20 dicembre si terranno a Bangkok, in Thailandia, due giornate di colloqui per cercare di trovare una soluzione alla guerra in Myanmar. Saranno presenti i rappresentanti della giunta birmana e dei paesi ASEAN, a cui si aggiungeranno i delegati degli Stati che confinano con la Birmania, come Cina, India e Bangladesh. Lunedì il premier malaysiano Anwar Ibrahim, prossimo presidente dell’ASEAN per il 2025, ha nominato l’ex primo ministro thailandese Thaksin Shinawatra come suo consigliere per le questioni che riguarderanno il blocco.

Giappone, Trump ha incontrato la vedova di Abe in Florida

Domenica 15 dicembre il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ricevuto Akie Abe, la vedova dell’ex premier giapponese Shinzo Abe, nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. Il mese scorso Trump aveva deciso di non incontrare il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, in viaggio in Sud America, dicendo di non poter parlare con politici in carica a causa di alcuni vincoli legali. Ipotesi poi smentita dai fatti, visto che Trump ha successivamente incontrato vari leader internazionali, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Ishiba è stato notoriamente uno dei principali avversari politici di Abe, assassinato nel luglio 2022, con cui invece Trump era in buoni rapporti. In questi anni il futuro presidente americano e Akie Abe sarebbero rimasti in contatto e la sua visita a Mar-a-Lago sarebbe stata di natura privata. Nella giornata di lunedì Trump ha cercato di mettere una toppa aprendo alla possibilità di un incontro col premier nipponico anche prima di entrare alla Casa Bianca.

Ucraina: almeno 30 soldati nordcoreani morti o feriti durante i combattimenti a Kursk

Almeno trenta soldati nordcoreani sarebbero rimasti uccisi o feriti durante i combattimenti tra l’esercito ucraino e quello russo nella regione russa di Kursk, parzialmente occupata dalle forze ucraine la scorsa estate. Lo ha reso noto l’intelligence di Kiev lunedì 16 dicembre, senza presentare prove. È la prima volta che vengono forniti dati relativi alla sorte degli almeno 11 mila soldati nordcoreani che si stima stiano combattendo al fianco dell’esercito russo contro l’Ucraina. Intanto, sempre lunedì, gli Stati Uniti hanno colpito Mosca e Pyongyang con nuove sanzioni a banche, funzionari e generali dei due paesi.