- Terremoto nel Gansu e Qinghai: almeno 118 i morti
- Cina: nuove misure per rilanciare la “circolazione interna”
- Xi guida “personalmente” le riforme in Cina
- Pentagono: manovre “pericolose” dei caccia cinesi ridotte dopo vertice Xi-Biden
- Cina. In calo i casi polmonite batterica tra i bambini
- Cina. Giustiziata la serial killer Lao Rongzhi, latitante per vent’anni
- Corea del Nord: Usa, Giappone e Corea del Sud condividono dati in tempo reale
Terremoto nel Gansu e Qinghai: almeno 118 i morti
È di almeno 118 morti e centinaia di feriti il bilancio del terremoto di magnitudo 6.2 che ieri ha interessato le province occidentali del Gansu e del Qinghai. Secondo una nota diramata dal Comando del teatro occidentale dell’Esercito, un contingente militare ha raggiunto la contea di Jishishan, epicentro del sisma, poco prima dell’alba di oggi. Sono stati inviati sul posto anche 300 tra ufficiali e funzionari di polizia, che contribuiranno alle operazioni di ricerca e salvataggio. Intanto le autorità centrali hanno destinato alle aree terremotate fondi per 200 milioni di yuan che verranno utilizzati per i “soccorsi e per garantire la sicurezza della vita e delle proprietà delle persone, riducendo al minimo l’impatto e le perdite causate dal disastro”. È il terremoto più devastante in termini di vittime in Cina dopo il sisma che nel 2010 colpì Yushu, nella provincia del Qinghai, e il secondo per magnitudo.
Cina: nuove misure per rilanciare la “circolazione interna”
Il Consiglio di Stato cinese lunedì ha adottato una serie di misure politiche per accelerare la costruzione di un mercato nazionale unificato con l’obiettivo conclamato di rilanciare la domanda interna e consolidare le basi della ripresa economica. L’incontro – presieduto dal premier Li Qiang – ha evidenziato la necessità di migliorare l’accesso al mercato, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e delle transazioni, nonché [la gestione] dei dati, delle informazione, e del cosiddetto credito sociale. Priorità per le autorità sarà combattere “la segmentazione del mercato e il protezionismo locale attraverso apposite campagne di rettifica, al fine di rimuovere gli ostacoli che impediscono lo sviluppo di un mercato nazionale unificato.” Il tutto – spiega il China Daily – si spera faciliterà la circolazione interna e la costruzione di un nuovo paradigma di sviluppo.
Xi guida “personalmente” le riforme in Cina
Il presidente Xi Jinping è “personalmente” alla guida del processo di riforma della Cina. Secondo un rapporto pubblicato domenica da Xinhua, Xi avrebbe assunto il comando della “progettazione generale, del coordinamento, della supervisione, dell’attuazione” delle riforme in Cina, revisionando “attentamente ogni bozza dei principali piani di riforma e apportando modifiche parola per parola”. Un controllo diretto delle principali riforme che si è declinato anche nel coordinamento di 70 riunioni con il gruppo dirigente e la commissione adibita all’elaborazione dei piani di riforma dal 2012 ad oggi.
Pentagono: manovre “pericolose” dei caccia cinesi ridotte dopo vertice Xi-Biden
Secondo il massimo comandante militare statunitense nell’Asia-pacifico, John Aquilino, dopo il vertice Xi-Biden la Cina ha ridotto le manovre “pericolose” dei propri aerei da combattimento. Lo scorso mese, il confronto tra i due leader si è concluso con la promessa di riavviare le comunicazioni militari. Pechino aveva infatti interrotto i canali di comunicazione formali tra le forze armate dei due paesi nell’agosto del 2022, in risposta alla visita di Nancy Pelosi a Taiwan. Nelle scorse settimane il Pentagono ha dichiarato che negli ultimi due anni i jet cinesi hanno effettuato 180 manovre “rischiose e coercitive” al fine di “intercettare” gli aerei Usa (sarebbero state circa cento quelle indirizzate ad aerei di alleati e partner di Washington), aumentando il rischio di incidenti aerei. Aquilino ha chiarito come il comportamento di Pechino sia rimasto aggressivo sotto altri aspetti, menzionando i recenti casi che hanno visto navi cinesi respingere imbarcazioni filippine nel Mar cinese meridionale. Si è detto tuttavia “fiducioso” che in futuro la Cina accetterà un incontro i vertici militari del paese, che gli Usa stanno tentando di organizzare da circa tre anni.
Cina. In calo i casi polmonite batterica tra i bambini
Secondo la Commissione sanitaria nazionale cinese (NHC) i casi di polmonite batterica e altre malattie respiratorie nei bambini stanno diminuendo. Il mese scorso l’ondata aveva spinto l’OMS a chiedere a Pechino maggiori dettagli. Ma domenica il portavoce della NHC Mi Feng ha dichiarato che il volume complessivo dei trattamenti ambulatoriali e di emergenza per le malattie respiratorie ha mostrato una tendenza al ribasso. In una conferenza stampa in diretta streaming Mi ha riconosciuto che il paese ha “risposto efficacemente” alle esigenze di assistenza sanitaria, grazie all’ampliamento delle risorse mediche.
Cina. Giustiziata la serial killer Lao Rongzhi, latitante per vent’anni
I media cinesi hanno riportato che ieri è stata giustiziata Lao Rongzhi, la serial killer cinese che tra il 1996 e il 1999 ha commesso una serie di reati tra cui rapine, estorsioni e l’omicidio di sette persone. L’esecuzione è avvenuta nella città di Nanchang, nella provincia orientale cinese del Jiangxi. Alla donna, secondo il China Daily, sarebbe stato concesso il diritto di incontrare i suoi familiari prima dell’attuazione della condanna. Nel 1999 il tribunale aveva respinto le affermazioni di Lao e del suo avvocato, secondo cui la donna avrebbe avuto un ruolo minore nei reati commessi dal suo fidanzato di allora, Fa Ziying, poi giustiziato nello stesso anno. In seguito Lao è riuscita a fuggire e ha trascorso vent’anni da latitante fino all’arresto nel 2019 a Xiamen. L’anno successivo è stata accusata dei reati di omicidio intenzionale, rapina e rapimento.
Corea del Nord: Usa, Giappone e Corea del Sud condividono dati in tempo reale
Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno attivato oggi il nuovo sistema trilaterale di condivisione in tempo reale dei dati relativi ai lanci di missili della Corea del Nord. Lo hanno annunciato oggi i ministri della Difesa dei tre paesi tramite un comunicato congiunto, all’indomani del lancio da parte di Pyongyang di un missile balistico intercontinentale Hwasong-18, ufficialmente confermato dai media di Stato nordcoreani. Giappone e Corea del Sud hanno anche stabilito un piano pluriennale per la conduzione di esercitazioni militari trilaterali, nell’ambito di un accordo sottoscritto a novembre per intensificare i legami di sicurezza in risposta alle minacce balistica e nucleare di Pyongyang. Intanto, sempre stamani, il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha nominato l‘ex vice ministro degli Esteri Cho Tae-yul come nuovo ministro degli Esteri e spostato il consigliere per la sicurezza nazionale Cho Tae-yong a capo della National Intelligence Service, la principale agenzia di spionaggio sudcoreana. Come conseguenza della recente rottura del patto firmato dalle due Coree nel 2018, il personale internazionale di stanza sul lato Sud del confine, presso il villaggio Panmunjom, ricomincerà a portare armi da fuoco.
Di Vittoria Mazzieri, Agnese Ranaldi, e Alessandra Colarizi