In Cina e Asia – Shanghai e Shenzhen a -7 per cento

In by Gabriele Battaglia

La Cina ha attivato di nuovo «l’interruttore» per calmare i mercati, contrattazioni in borsa sospese dopo 30 minuti. Pechino fa atterrare un volo civile su un’isola artificiale nel Mar cinese meridionale, e il Vietnam non apprezza. Da Seul arrivano le prime ritorsioni contro Pyongyang, dopo il test della bomba H. Cina e Indonesia unite contro il jihadismo di matrice uigura. Netflix arriva ovunque, anche a Hong Kong, ma non (ancora?) in Cina. La nostra rassegna del mattino, e ben ritrovati nel 2016.Cina – Borse, contrattazioni sospese

Per la seconda volta in una settimana, le autorità finanziarie cinesi hanno attivato l’«interruttore», il sistema studiato per ridurre la volatilità dei mercati dopo il crollo della scorsa estate. Anche oggi le borse di Shanghai e Shenzhen hanno registrato un calo del 7 per cento che ha portato alla chiusura delle contrattazioni dopo appena 30 minuti.

Dietro la frenesia dei mercati ci sono preoccupazioni per la mossa della banca centrale di Pechino di deprezzare lo yuan per rilanciare la produzione industriale, in rallentamento nell’ultimo trimestre. Un ulteriore colpo ai mercati asiatici che oggi sono investiti dall’onda lunga del test nucleare nordcoreano del 6 gennaio.

Cina – Primo volo civile su un’isola artificiale reclamata al mare

Due voli civili di prova diretti su un’isola reclamata al mare in un arcipelago conteso del Mar cinese meridionale sono andati a buon fine. A comunicarlo l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. «L’aeroporto – scrive l’organo di stampa – può assicurare sicurezza di manovra a un grande aereo passeggeri».

I due test di atterraggio, tuttavia, rischiano di aumentare ulteriormente la tensione con il Vietnam, che rivendica il tratto di mare e la sovranità sulle isole Spratly dove si trova l’isola costruita dai cinesi.

Seul restringe l’accesso a Kaesong: prime ritorsioni dopo il test nucleare

Il governo sudcoreano ha diramato un ordine di restrizione dell’accesso al parco industriale di Kaesong, Corea del Nord, in seguito all’annuncio di Pyongyang di aver testato una bomba all’idrogeno. «Per il momento», annuncia Seul, solo gli imprenditori direttamente coinvolti nelle operazioni di produzione negli stabilimenti dell’area – dove più di cento aziende sudcoreane danno lavoro a più di 50mila nordcoreani – potranno accedere al complesso.

Circa 1200 sudcoreani, riporta l’agenzia sudcoreana Yonhap, si trovavano oggi nel parco industriale. Il numero ora potrebbe scendere ad appena 100. Ieri, dopo l’annuncio della Corea del Nord, sono arrivate condanne a Pyongyang dal Consiglio di sicurezza Onu e dalla Cina, finora unico alleato della dittatura dei Kim.


Netflix arriva ovunque. Tranne in Cina.

190. Tanti sono i paesi ora raggiunti dal servizio di streaming online a pagamento Netflix che ha allargato le sue operazioni a 130 paesi compreso Hong Kong, per un totale di 70 milioni di abbonati. Ancora fuori dallo spettro d’azione dell’azienda californiana la Cina continentale.

Netflix sta però esplorando tutte le opzioni per arrivare oltre muraglia, scavalcando gli ostacoli della censura governativa su internet. E il primo passo potrebbe essere l’arrivo del servizio a Hong Kong, nei primi mesi del 2016. La Cina, il paese più popoloso del mondo, è infatti un mercato assai appetibile.

Cina e Indonesia contro il jihad

Pechino e Jakarta unite nel fermare un flusso di possibili militanti islamisti provenienti dallo Xinjiang, nell’ovest della Cina. A comunicarlo il capo dell’antiterrorismo indonesiano, Saud Usman Nasution. Il governo indonesiano è infatti preoccupato che nel paese possano verificarsi attentati di matrice jihadista, in particolare dopo l’arresto di 13 persone sull’isola di Giava, tra cui un uomo di etnia uigura in possesso di un giubbotto esplosivo.

Lo Xinjiang, regione nell’estrmo ovest della Cina, storicamente instabile, è abitato per gran parte dagli uiguri, un’etnia di religione musulmana. Secondo le autorità indonesiane, numerosi uiguri avrebbero accolto l’invito di Santoso, principale simpatizzante dello Stato islamico in Indonesia, ad unirsi al gruppo di combattenti da lui formato.

[Foto credit: usatoday.com]