La camera statunitense ha approvato una misura per bloccare gli ingressi negli Stati Uniti di funzionari responsabili delle politiche di ingresso per gli stranieri, in particolare funzionari e giornalisti Usa, in Tibet. Al momento gli stranieri che vogliono recarsi in Tibet hanno bisogno di permessi speciali rilasciati dalle autorità della regione autonoma, considerata una regione “sensibile” da Pechino. Il quotidiano cinese in lingua inglese ha accusato gli Stati Uniti di applicare “doppi o multipli standard” sulla questione dei diritti umani, ricordando l’uscita di Washington dal Consiglio Onu per i diritti umani. La misura ha avuto l’approvazione bipartisan del Congresso e arriva dopo anni di campagne sui diritti umani nella regione himalayana della Cina, ma soprattutto nel pieno della bufera sugli arresti in Canada di manager del colosso cinese dell’IT Huawei con l’accusa di aver violato le sanzioni Usa sull’Iran.
Cina, celibi over-40: disposti a spendere anche decine di migliaia di dollari per le mogli del Mekong
In gergo sono chiamati rami secchi. Sono gli scapoli over-40 destinati a una vita di solitudine in un paese dove le pressioni della società e delle famiglie per sposarsi raggiungono livelli molto alti. Per risolvere una situazione che li rende oggetto di stigma sociale, questi scapoli sono disposti a spendere decine di migliaia di euro per accaparrarsi una giovane moglie proveniente da regioni povere del Vietnam, del Laos e della Cambogia, nella regione del delta del Mekong. Esistono agenzie specializzate che mettono in contatto gli uomini con le loro mogli per corrispondenza. Ma dietro questo genere di business si nasconde giri di truffe e traffico di esseri umani.
India, elezioni locali in Rajasthan e Madhya Pradesh, via i ministri per mucche e felicità
L’unico ministro per le mucche dell’India non è riuscito a mantenere il suo seggio nel parlamento dello stato del Rajasthan, dove il Bharatiya Janata party (Bjp, il partito al governo centrale indiano) è stato sconfitto. Su Otaram Dewasi, questo il suo nome, sono pesati una tassa del 20 per cento sulle nuove acquisizioni di capi di bestiame, e la morte di 500 animali lasciati a morire di fame in una fattoria statale, in seguito alle inondazioni provocate nel 2016 dalle forti piogge che hanno colpito la regione. Insieme al ministro delle mucche, in altre elezioni statali che hanno riportato in auge il partito del Congress di Rahul Gandhi, perde il suo posto anche il ministro della “felicità” del Madhya Pradesh, indagato per omicidio.