In Cina e Asia — Pyongyang aperta al dialogo

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Pyongyang aperta al dialogo

I nordcoreani non rispondono a muso duro alla decisione di Donald Trump di annullare l’incontro del 12 giugno a Singapore con Kim Jong Un. Con un messaggio del vice ministro degli Esteri, Kim Kye Gwan, il regime di Pyongyang ha fatto sapere di essere ancora disponibile a negoziati sul proprio programma nucleare. “Prendiamo con massima considerazione gli sforzi senza precedenti del presidente Trump per arrivare a un vertice tra Corea e Stati Uniti” si legge nella nota diffusa dalla Kcna. La decisione a sorpresa di Trump è giunta dopo settimane di dubbi sulla reale fattibilità del vertice tra i due leader, preceduta da toni più duri per via delle esercitazioni congiunte tra statunitensi e Corea del Sud e dalle dichiarazioni del consigliere alla sicurezza John Bolton sulla soluzione libica per risolvere la questione nordcoreana. Intanto un alto funzionario nordcoreano è giunto a Pechino per colloqui con la dirigenza cinese. L’Associated Press non esclude che si possa trattare ancora una volta di Kim Jong Un. Sarebbe la terza visita in Cina in meno di due mesi.

Oscurato il sito maoista

Utopia, la più importante comunità online maoista della Cina è stata oscurata. La censura arriva quando sono trascorse alcune settimane dall’incidente di un bus turistico in Corea del Nord nel quale sono morti diversi componenti del gruppo. L’oscuramento è messo in relazione alla volontà di silenziare possibili voci critiche verso le aperture commerciali, nell’ambito della trattativa sui dazi con gli Stati Uniti. Il sito non è infatti nuovo prese di posizione nazionalistiche. Un’altra tesi propende per la volontà di silenziare voci che possono fare da contrappeso alla centralità ideologica del presidente Xi Jinping. Non è la prima volta che il sito, attorno al quale si è raccolta una comunità di accademici e sostenitori maoisti, viene chiuso. Accadde già nel 2012, prima del Congresso che sancì l’ascesa di Xi al potere. Allora il sito fu accusato di aver discusso in modo inappropriato i contenuti del conclave rosso, schierandosi contro l’ala più liberale del Partito comunista.