I titoli di oggi:
- Vicepremier cinese in visita in Europa
- Putin in Corea del Nord: “Grazie a Kim per sostegno su guerra Ucraina”
- Stati Uniti e India approfondiscono la cooperazione commerciale e tecnologica
- Rapporto SIPRI: la Cina investe di più nelle testate nucleari
- Green tech, in Cina crolla il prezzo pannelli solari
- Cina, lenta ripresa dei viaggi all’estero
Putin in Corea del Nord: “Grazie a Kim per sostegno su guerra Ucraina”
“La Russia sosterrà la Corea del Nord senza indugi”. Con queste parole il presidente russo Vladimir Putin ha anticipato il suo arrivo in Corea del Nord dove è atteso martedì 18 giugno per una visita ufficiale, la prima in 24 anni, che durerà fino al 19 giugno. In un editoriale pubblicato sul quotidiano nordcoreano Rodong Sinmun, Putin ha ringraziato il leader Kim Jong-un per il “fermo sostegno” di Pyongyang sulla guerra in Ucraina. Come sottolinea Reuters, la Russia ha fatto di tutto per pubblicizzare la rinascita delle sue relazioni con la Corea del Nord dall’inizio della guerra in Ucraina, provocando l’allarme degli Stati Uniti e dei suoi alleati in Europa e in Asia. In questi stessi giorni, funzionari cinesi di alto livello saranno in Corea del Sud: si tratta del viceministro degli Esteri cinese Sun Weidong e Zhang Baoqun, vicedirettore dell’ufficio di cooperazione internazionale dell’esercito cinese, che saranno a Seul per partecipare al “dialogo 2+2” su diplomazia e sicurezza.
Pechino avvia indagine sull’import di carne suina dall’Ue
Lunedì 17 giugno la Cina ha annunciato l’avvio di indagini antidumping sulle importazioni dall’Ue di carne di maiale, una delle tante misure ventilate negli scorsi giorni dai media statali in risposta alla decisione della Commissione europea di introdurre dazi fino al 38% sui veicoli elettrici importati dalla Cina. Secondo quanto spiegato dal ministero del Commercio, le verifiche si concentreranno sulla carne destinata al consumo umano, come tagli interi freschi, freddi e congelati, nonché intestini, vesciche e altre interiora del maiale,. La decisione è stata presa in seguito alla richiesta presentata dalla China Animal Agriculture Association “in conformità con le leggi, i regolamenti cinesi pertinenti e le norme del WTO”. L’indagine dovrà essere completata entro il 17 giugno 2025, con possibilità di proroga di altri sei mesi. Nel frattempo, i produttori europei potranno continuare a esportare senza dazi.
Vicepremier cinese in visita in Europa
Intanto, martedì 18 giugno il vicepremier cinese, Ding Xuexiang, è atteso a Bruxelles per il dialogo di alto livello su Ambiente e clima. Si tratta del quinto dialogo tra Cina e Unione europea su tematiche legate all’ambiente e alla governance climatica dalla sua istituzione nel 2020. Come riportato anche dal tabloid cinese Global Times, la visita potrebbe essere un’occasione per discutere dei nuovi dazi imposti dall’Ue ai veicoli cinesi: come scrive Politico, la preannunciata misura riguardo ai veicoli elettrici entrerà in vigore il 4 luglio, cosa che potrebbe lasciare una finestra aperta per cercare un accordo tra le due parti che prevenga la guerra commerciale. Il viaggio di Ding in Europa, che si concluderà il 21 maggio, include anche una tappa in Lussemburgo, dove è previsto il secondo Forum di cooperazione internazionale “Via della seta aerea” Zhengzhou-Lussemburgo, il piano per un corridoio economico aereo che collega i due continenti.
Stati Uniti e India approfondiscono cooperazione commerciale e tecnologica
Abbattere gli ostacoli al commercio strategico, alla tecnologia, alla cooperazione industriale. È l’impegno assunto da Stati Uniti e India, nell’ambito di un incontro di alto profilo tra il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan, in visita nel paese asiatico, e il suo omologo indiano, Ajit Doval. I due hanno presieduto a un’iniziativa sulle tecnologie strategiche che era stata lanciata nel 2023. Nel documento congiunto si fa riferimento alla volontà dei reciproci Paesi di “prevenire la fuga di tecnologie sensibili e a duplice uso verso paesi preoccupanti”. Washington e Nuova Delhi condividono la preoccupazione nei confronti della Cina, che viene percepita come assertiva e influente nell’Indo-Pacifico, e hanno deciso di approfondire le relazioni bilaterali. Questo nonostante l’India abbia mantenuto stretti rapporti con la Russia anche dopo l’invasione dell’Ucraina.
Rapporto SIPRI: la Cina investe di più nelle testate nucleari
La Cina sta espandendo il suo arsenale nucleare più velocemente di qualsiasi altro Paese. È quanto emerge dal rapporto annuale dell’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma (SIPRI), secondo cui lo scorso anno quasi tutti gli stati dotati di armi nucleari sono stati interessati da “sforzi di crescita significativi”. Il rapporto evidenzia come la diplomazia di controllo degli armamenti nucleari e del disarmo in generale abbia subito “importanti battute d’arresto”. Nel 2023 Pechino ha aggiunto 90 testate raggiungendo quota 500. Ad oggi dispone di 238 missili intercontinentali, al di sotto degli 800 degli Stati Uniti o dei 1244 della Russia. Ma se procede con questo regime di crescita, avvertono gli analisti, entro un decennio la Repubblica popolare potrebbe avere a disposizione più missili balistici di entrambi i paesi. Il 70% delle sue testate sono assegnate alle forze terrene, mentre 20 testate e altre 72 sono state destinate rispettivamente a forze aree e sottomarini a propulsione nucleare con missili balistici. Di recente Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri, ha chiarito che la Repubblica popolare adotta una politica del No first use (NFU) e mantiene il numero minimo di testate per le esigenze di sicurezza.
Green tech, in Cina crolla il prezzo pannelli solari
In Cina, l’entusiasmo per i di pannelli solari ha causato una sovraccapacità produttiva che ha fatto crollare i prezzi e diminuire i profitti degli imprenditori. Esperti e dirigenti del settore, secondo quanto riporta Caixin, hanno messo in guardia gli investitori e i governi locali dal promuovere altri progetti che continuerebbero a spingere l’offerta ben oltre la domanda. La crisi del solare, infatti, ha costretto molti produttori a vendere in perdita, e molte aziende hanno dovuto ridurre la forza lavoro fino al 20%. Secondo Wood Mackenzie, nel 2023 sono stati investiti più di 130 miliardi di dollari nell’industria solare cinese. Entro il 2026, Pechino dovrebbe detenere oltre l’80% della capacità produttiva mondiale della catena di fornitura del settore.
Cina, lenta ripresa dei viaggi all’estero
Il turismo all’estero dei cittadini cinesi fatica a ripartire. Nel 2023 i viaggi fuori dai confini della Repubblica popolare sono stati 87 milioni, con un calo del 40% rispetto ai livelli pre-Covid. I turisti in partenza dalla Repubblica popolare hanno speso il 24% in meno del 2019. Tra le cause che pesano sulla lenta ripresa, la svalutazione dello yuan (da inizio 2024 in calo di due punti percentuali rispetto al dollaro) e l’inflazione negli Stati Uniti e in Europa. Paesi come Francia, Australia e Usa (dove la spesa turistica è invece aumentata del 14%) sono stati da tempo le principali destinazioni dei cittadini provenienti dalla Cina. Ma a ritardare la ripresa contribuiscono anche i disagi e i lunghi tempi necessari per l’elaborazione di visti per molti paesi Ue. Il risultato è la riscoperta del turismo locale: durante il periodo di festa del Primo maggio si è registrato un boom di viaggi (295 milioni) all’interno dei confini del paese, un aumento di oltre il 20% rispetto ai dati pre-Covid.