La consueta rassegna asiatica quotidiana
Relazioni Cina-Giappone, ritorno all’armonia?
Il primo ministro cinese Li Keqiang è partito per un tour diplomatico che lo porterà in Indonesia e Giappone e da cui ci si attende un miglioramento dei rapporti bilaterali con Tokyo. Li è il primo premier cinese a recarsi in Giappone negli ultimi otto anni. Il suo viaggio arriva comunque in coincidenza del quarantesimo anniversario della firma del trattato di pace e amicizia tra i due paesi. Durante una recente telefonata con il premier Shinzo Abe, il presidente cinese Xi Jinping ha lodato i messaggi positivi arrivati da Tokyo e auspicato che le relazioni tra le due potenze regionali ritornino su un percorso positivo. Per suggellare questo nuovo periodo di armonia, la Cina potrebbe donare a Tokyo due ibis rari. Sarebbe la prima volta negli ultimi undici anni.
Attentato al ministro pakistano che supervisionava un progetto cinese
Ahsan Iqbal, ministro pakistano degli interni, è rimasto gravemente ferito in un attentato. L’uomo si trova al momento in ospedale in gravi condizioni, ma in graduale miglioramento. L’attentatore, fermato subito dopo, farebbe parte di un partito di orientamento islamico estremista, il Tehreek-e-Labaik, il movimento dei “seguaci del profeta”, che chiede una più severa applicazione della legge sulla blasfemia nel paese. Iqbal era stato identificato come potenziale candidato al posto di primo ministro dopo la cacciata di Nawaz Sharif, in seguito alle rivelazioni sui Panama Papers del 2017. Iqbal è soprattutto responsabile della pianificazione del Corridoio sino-pakistano, una delle opere principali della Nuova via della Seta, lanciata dal leader cinese Xi Jinping.
Giappone, attacco informatico a decine di videocamere di sorveglianza
Decine di videocamere di sorveglianza in Giappone sono state hackerate. Si tratterebbe di almeno sessanta apparecchiature, di marca Canon, usate per il controllo di mercati e livelli dei corsi d’acqua in alcune località del Giappone orientale. Le videocamere ora sarebbero inutilizzabili. Sui monitor di controllo è comparso il messaggio “I’m hacked. bye”. L’azienda produttrice ha contattato gli utilizzatori delle videocamere chiedendo di cambiare le password. I motivi dietro questo nuovo attacco sono ancora sconosciuti, tuttavia la notizia arriva a pochi giorni di distanza dalle rivelazioni su attacchi informatici cinesi contro aziende del comparto sicurezza giapponesi, apparentemente mirati ad ottenere informazioni sulle politiche di difesa di Tokyo contro la Corea del Nord.