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In Cina e Asia – Proteste in Bangladesh, chiesta la chiusura delle università. 6 i morti 

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Proteste in Bangladesh, chiesta la chiusura delle università. Almeno 6 i morti 
  • Usa, Guo Wengui condannato per frode
  • Corea del Nord, diserta alto diplomatico a Cuba
  • Huawei aprirà megacentro dei chip a Shanghai
  • Cina “minaccia mortale” per il Regno Unito, allarme dell’ex capo NATO Robertson
  •  Usa, il candidato alla vicepresidenza Vance rischia di inasprire le tensioni con la Cina
Proteste in Bangladesh, chiesta la chiusura delle università. Almeno 6 i morti 

Le autorità del Bangladesh hanno chiesto la chiusura delle università dopo il verificarsi di scontri durante le manifestazioni di questi giorni contro il sistema delle quote lavorative nella pubblica amministrazione. Almeno sei i morti segnalati alla fine della giornata di martedì 16 luglio e altri episodi di violenza tra manifestanti e associazioni studentesche pro-governative. Il sistema delle quote, del quale si contesta la clausola che assegna posti di lavoro alle famiglie dei veterani dell’Indipendenza, era stato sospeso in seguito alle proteste studentesche di massa del 2018 ma è stato ripristinato a giugno.

Usa, Guo Wengui condannato per frode

Il miliardario cinese Guo Wengui è stato ufficialmente ritenuto colpevole di nove dei dodici capi d’accusa che lo hanno portato a processo negli Stati Uniti, dove vive e si è creato fama di dissidente politico in auto-esilio. Guo è accusato di aver raccolto oltre un miliardo di dollari tra il 2018 e il 2023 trascinando i suoi sostenitori in progetti di investimento e criptovalute. Secondo le parole del procuratore Damian Williams i piani di frode di Guo erano “tutti progettati per spennare i suoi fedeli seguaci dei loro soldi guadagnati duramente, in modo che Guo potesse trascorrere le sue giornate nella sua villa di 50 mila piedi quadrati, alla guida della sua Lamborghini da 1 milione di dollari o rilassandosi sul suo yacht da 37 milioni di dollari”. La sentenza è prevista per il 19 luglio.

Corea del Nord, diserta alto diplomatico a Cuba

Nella giornata di martedì 16 luglio i media sudcoreani hanno rivelato la fuga in Corea del Sud di Ri Il Gyu, 52 anni, consigliere per gli Affari politici presso l’ambasciata nordcoreana a Cuba. Si tratte di uno dei personaggi più importanti dell’establishment nordcoreano a disertare e, di conseguenza, una preziosa fonte di intelligence per Seul. 

Intanto l’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHCR) ha pubblicato un report che dimostra come diverse categorie di cittadini della Corea del Nord siano “controllati e sfruttati attraverso un sistema esteso e multistrato di lavoro forzato.” Il documento analizza sei tipologie di mansioni (compresa la leva obbligatoria, che dura dieci anni) e riporta testimonianze che “offrono una visione scioccante e angosciante delle sofferenze inflitte alle persone attraverso il lavoro forzato”, come ha dichiarato il capo dell’UNHCR Volker Turk. Tali violazioni comprendono il ritiro dello stipendio e dei documenti dei funzionari che lavorano all’estero, ma anche le percosse e la privazione di cibo e assistenza medica dei lavoratori in agricotura ed edilizia.

Huawei aprirà megacentro dei chip a Shanghai

Huawei Technologies Co. avrà presto un centro per la ricerca e lo sviluppo di chip a Shanghai. Secondo Bloomberg, il parco industriale, il più grande complesso del genere costruito da Huawei a livello globale, ospiterà circa 30.000 dipendenti. Costato 10 miliardi di yuan (1,4 miliardi di dollari), il sito copre 1,6 milioni di metri quadrati nel distretto di Qingpu e dispone di una propria rete stradale, di un piccolo sistema ferroviario e di ponti sopraelevati. La nuova struttura perseguirà progressi nel campo dei semiconduttori per dispositivi, reti wireless e Internet delle cose.

Cina “minaccia mortale” per il Regno Unito, allarme dell’ex capo NATO Robertson

La Cina è una “minaccia mortale”, una sfida che deve essere presa molto, molto seriamente.” Queste sono alcune delle parole pronunciate da Lord George Robertson, precedentemente capo della NATO ed ex segretario alla Difesa del partito laburista. Secondo quanto dichiarato da Robertson, gli sviluppi osservati in Asia-Pacifico in materia di sicurezza regionale “potrebbero ripetersi nell’area euro-atlantica molto rapidamente in futuro”, complice la collaborazione “in crescita” tra Cina, Russia, Iran e Corea del Nord. Le sue posizioni, considerate vicine al neoeletto governo vincitore alle elezioni, rappresentano una svolta nella retorica della dirigenza britannica, che nei confronti della Cina ha sempre utilizzato espressioni più caute.

Usa, il candidato alla vicepresidenza Vance rischia di inasprire le tensioni con la Cina

Donald Trump ha annunciato il candidato alla vicepresidenza per il fronte repubblicano alle prossime elezioni presidenziali: il giovane senatore dell’Ohio JD Vance. Noto per le sue posizioni intransigenti sulla Cina, Vance ha dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero “concentrarsi maggiormente sull’Asia orientale”, che rappresenta “il futuro della politica estera degli Stati Uniti per i prossimi 40 anni.” Tra le altre cose, il senatore – che appartiene all’ala più isolazionista del partito – ha dichiarato più volte che desidera ostacolare la concorrenza cinese sul mercato statunitense. Non è chiaro tuttavia quanto Vance sarebbe in grado di influenzare la politica estera di Trump. I due hanno già evidenziato di voler mantenere una postura molto diversa su Taiwan, che il candidato presidente vuole risarcisca Washington per gli oneri legati alla difesa.