Le piogge torrenziali che hanno colpito Zhengzhou, il capoluogo della provincia dello Henan, hanno provocato la morte di almeno 25 persone e l’evacuazione di circa 200mila persone. Lo hanno riferito le autorità locali, annunciando la sospensione delle operazioni della rete metropolitana cittadina a causa dell’allagamento di alcune stazioni. Molti ospedali della città sono rimasti senza corrente elettrica. E’ allarme anche per lo stato del bacino idrico di Guojiazui, uno degli snodi principali del sistema di diversione delle acque Sud-Nord, con cui il governo cinese punta ad alleviare la carenza di risorse idriche nella Cina settentrionale. Il presidente Xi Jinping ha ordinato di dare la priorità al salvataggio della popolazione e al rafforzamento delle misure di prevenzione delle inondazioni e di soccorso in caso di calamità. L’esercito ha inviato circa 3.000 militari a Zhengzhou, in aggiunta ai 1.800 soccorritori in arrivo da sette province su richiesta del Ministero della gestione delle emergenze. Sostegno anche da parte dei big tech: Alibaba a Meituan sono alcune delle aziende ad aver annunciato aiuti per centinaia di milioni di yuan, oltre a supporto tecnico. Ironia della sorte, negli scorsi giorni il caporedattore del Global Times, Hu Xijin, aveva sbeffeggiato le autorità tedesche per non aver saputo gestire le massicce alluvioni in corso nel paese. Quelle fronteggiate dalla Cina sono le peggiori piogge degli ultimi 1000 anni. [fonte SCMP]
Politica dei tre figli: Pechino promette incentivi alle famiglie
La Commissione sanitaria nazionale ha confermato l’entrata in vigore della politica dei tre figli a partire dal 31 maggio scorso. Il chiarimento è stato reso necessario dalla confusione creata dal fatto che il parlamento cinese non ha ancora trasformato le nuove misure in legge. Secondo quanto spiegato dalle autorità sanitarie, le coppie dovranno registrarsi presso le autorità locali per poter ottenere i documenti necessari, una volta approvato l’emendamento. I permessi di nascita sono necessari per ottenere l’assistenza alla maternità e richiedere l’hukou del nascituro, il certificato senza cui non è possibile accedere ai servizi di base. Sono inoltre state annunciate misure specifiche per le famiglie “allargate”. Non solo le madri avranno diritto a 98 giorni di congedo di maternità. I genitori con un terzo figlio non dovranno più pagare multe, né subire punizioni dalle loro unità lavorative. Inoltre, le spese sostenute per i bambini di età inferiore ai tre anni saranno deducibili dalle tasse, mentre i governi locali sono tenuti a prendersi “la dovuta cura” dei genitori con minori che chiedono di affittare appartamenti pubblici. L’aggiornamento è stato ampiamente discusso sui social network locali, dove molti utenti hanno chiarito di non avere alcuna intenzione di voler fare un terzo figlio. Le autorità non si fanno false speranze. Il vicecapo della Commissione ha ammesso che quest’anno “i livelli di fertilità e le nuove nascite probabilmente continueranno a diminuire, sulla base del nostro monitoraggio della popolazione nella prima metà del 2021”. [fonte SCMP, Reuters, Bloomberg]
Come è cambiata la strategia degli hacker cinesi
Le autorità americane hanno rilasciato nuovi dettagli sulle attività di hackeraggio cinesi. Secondo l’FBI e il dipartimento della Sicurezza interna, dal 2011 al 2013, gli hacker sponsorizzati dal governo cinese hanno preso di mira quasi due dozzine di aziende responsabili per la gestione di gasdotti e oleodotti. Per la prima volta, le agenzie federali hanno affermato di ritenere che “le intrusioni avessero probabilmente lo scopo di ottenere un accesso strategico” alle reti di controllo “per operazioni future piuttosto che per il furto di proprietà intellettuale”. Questo vuol dire che l’obiettivo degli hacker era ottenere il controllo delle pipeline, piuttosto che appropriarsi della tecnologia. In 13 casi le infrastrutture sono state compromesse. Le rivelazioni degli ultimi giorni sollevano il sipario sul cambio di strategia della autorità cinesi. Secondo il NYT, mentre un tempo gli attacchi venivano condotti tramite tecniche di spearphishing formulate in modo approssimativo da unità dell’Esercito di Liberazione del Popolo, oggi le operazioni di hackeraggio sono eseguite da una rete di società di copertura e università che lavorano sotto la direzione del Ministero della Sicurezza dello Stato cinese. [fonte NYT, NYT]
Taiwan apre il primo ufficio di rappresentanza europeo dal 2003
Taiwan aprirà in Lituania il suo primo ufficio di rappresentanza europeo dal 2003. La nuova sede diplomatica – che non equivale ad una vera e propria ambasciata – sarà anche la prima nel Vecchio Continente a utilizzare il nome “Taiwan” anziché il consueto “Taipei”. Si tratta di una piccola vittoria diplomatica per l’ex Formosa, che al momento intrattiene rapporti ufficiali con appena 15 paesi. La Lituania non è tra questi. Ma la postura anticinese assunta dal governo di Vilnius ha favorito un progressivo avvicinamento al più meridionale tra i paesi baltici. Recentemente la Lituania ha abbandonato il 17+ 1, la piattaforma di dialogo lanciata tra la Cina e le nazioni dell’Europa centro-orientale. L’apertura dell’ufficio è stata lodata dagli Stati uniti e condannata dalla Cina, che ha avvertito di “non mandare i segnali sbagliati alle forze indipendentiste taiwanesi.” Il ministero degli Esteri taiwanese ha spiegato che la nuova sede servirà a promuovere il commercio, la cultura, l’istruzione e il turismo nel paese. [fonte AP]
Dalla Cina il treno più veloce del mondo
La Cina ha appena ultimato un nuovo treno maglev ad alta velocità. Il convoglio – uscito dalla linea di produzione ieri – ha una velocità massima progettata di 600 km all’ora che lo rende attualmente il veicolo terrestre più rapido a livello globale. Il nuovo sistema di trasporto maglev ha fatto il suo debutto pubblico nella città costiera di Qingdao, nella provincia orientale dello Shandong. La China Railway Rolling Stock Corporation ha messo in evidenza come lo sviluppo del nuovo treno sia stato portato avanti in autonomia dalla Cina, in linea con le aspirazioni tecnologiche di Pechino. [fonte SCMP]
Interruzioni di corrente in alcune delle principali città cinese
Alcune delle principali città cinesi stanno affrontando nuove interruzioni di corrente a causa della grande richiesta per far fronte all’ondata di caldo che sta attraversando il paese. Centri popolosi, come Pechino e Xi’an, hanno avvisato gli utenti delle interruzioni programmate. Undici province, tra cui i centri di produzione orientali e le province della Cina centrale – le stesse interessate dai blackout dello scorso inverno – hanno registrato una domanda di energia record per tenere a regime i condizionatori. Il problema è stato aggravato dalla ripresa sostenuta dell’economia nazionale che ha fatto schizzare a il consumo energetico del 10% lo scorso mese. Nel frattempo, le ondate di calore in tutto il paese stanno causando inondazioni che interrompono la produzione e il trasporto di carbone nelle miniere e nei porti, creando ulteriori disagi alle forniture. [fonte SCMP]
Myanmar: morto in prigione per Covid ex portavoce della Lega nazionale per la democrazia
E’ morto per complicanze legate al Covid-19 Nyan Win, 78enne esponente politico birmano, ex portavoce della Lega nazionale per la democrazia, il partito di Aung San Suu Kyi. Era stato trasferito dalla prigione di Insein all’Ospedale generale di Yangon, ma era già in condizioni molto gravi. La giunta militare si è posta l’obiettivo di vaccinare la metà della popolazione birmana entro la fine del 2021, mentre la nuova ondata di contagi continua ad aggravarsi. La Cina registra un forte aumento dei contagi nelle aree di confine con il Myanmar, mentre centinaia di migranti birmani sono risultati positivi a Chiang Mai, in Thailandia. Nonostante la tregua, continuano gli scontri militari: in particolare tra le milizie armate Karen e le autorità di sicurezza locali, controllate dall’esercito nazionale.
Classe ’84, romana doc. Direttrice editoriale di China Files. Nel 2010 si laurea con lode in lingua e cultura cinese presso la facoltà di Studi Orientali (La Sapienza). Appena terminati gli studi tra Roma e Pechino, comincia a muovere i primi passi nel giornalismo presso le redazioni di Agi e Xinhua. Oggi scrive di Cina e Asia per diverse testate, tra le quali Il Fatto Quotidiano, Milano Finanza e il Messaggero. Ha realizzato diversi reportage dall’Asia Centrale, dove ha effettuato ricerche sul progetto Belt and Road Initiative. È autrice di Africa rossa: il modello cinese e il continente del futuro.