I titoli di oggi:
- Pechino risponde a Trump: “Guerra tariffaria non ha vincitori”
- La Cina lancia piano d’azione contro gli sprechi alimentari
- Pechino: “L’economia delle piattaforme funzionale alle nuove forze produttive”
- Myanmar, sempre più profughi Rohingya arruolati nella resistenza
- Hong Kong: un’altra vittoria LGBTQ+
- La Corea del Nord amplia la produzione di missili legati alla guerra in Ucraina
- OMC, l’UE chiede indagine contro i dazi cinesi sul brandy
- Usa, Giappone e Filippine pianificano basi provvisorie in caso di attacco a Taiwan
- Singapore, ex premier Lee: “Attenzione a sottovalutare il potenziale della Cina”
- Italia e Giappone firmano accordo militare
“Nessuno vincerà una guerra commerciale o una guerra tariffaria“. Lo ha detto oggi 26 novembre l’ambasciata cinese a Washington dopo che Donald Trump ha minacciato di imporre ulteriore tariffe del 10% su tutte le importazioni cinesi quando entrerà in carica il 20 gennaio. Misura che, secondo il presidente eletto, dovrebbe indurre Pechino a fermare il flusso di droghe illegali, in particolare di fentanyl, negli Stati Uniti. Il portavoce dell’ambasciata ha risposto che “la parte cinese ha notificato alla parte statunitense i progressi compiuti nelle operazioni di polizia contro gli stupefacenti”.
La Cina lancia piano d’azione contro gli sprechi alimentari
La Cina ha annunciato un piano d’azione per ridurre la perdita e lo spreco di cibo, con l’obiettivo di creare un meccanismo a lungo termine più efficace entro il 2027. Il piano mira a migliorare i sistemi statistici, gli standard e gli indicatori relativi allo spreco alimentare, portando le perdite durante produzione, stoccaggio, trasporto e lavorazione al di sotto della media internazionale. Si prevede inoltre di ridurre significativamente lo spreco alimentare pro capite in ristoranti, mense scolastiche, aziendali e governative. Tra le iniziative proposte, l‘educazione al risparmio alimentare, incentivi per porzioni ridotte nei ristoranti e campagne contro lo spreco durante eventi, come matrimoni e funerali. In Cina, lo spreco alimentare ha causato una perdita economica stimata in 1,88 mila miliardi di yuan, pari al 22,3% del valore della produzione agricola totale.
Pechino: “L’economia delle piattaforme funzionale alle nuove forze produttive”
Per la prima volta il governo cinese ha collegato la cosiddetta “economia delle piattaforme” alla strategia delle “nuove forze produttive di qualità”, l’iniziativa di Xi Jinping per rendere l’innovazione tecnologica il nuovo traino della crescita. Nella giornata di venerdì il Consiglio di Stato si è impegnato ad “aumentare il supporto politico” per l’economia delle piattaforme, che secondo il comunicato “svolge un ruolo fondamentale nel… promuovere le nuove forze produttive di qualità”. Non sono noti i dettagli del “supporto”, ma l’annuncio sembra quantomeno confermare una distensione tra Pechino e le big tech, sottoposte dal 2020 ha una ferrea stretta normativa.
Hong Kong: un’altra vittoria LGBTQ+
La Corte Suprema di Hong Kong ha confermato tre sentenze precedenti riconoscendo ai coniugi dello stesso sesso il diritto all’edilizia popolare e all’eredità, assicurando un’altra vittoria legale alla comunità LGBTQ+ dell’ex colonia britannica. La Corte – richiamandosi ai principi di uguaglianza della Basic Law – ha respinto l’argomento del governo e ha affermato che l’estensione dei diritti alle coppie dello stesso sesso non avrebbe alcun impatto negativo sulle coppie eterosessuali. I casi riguardavano coppie sposate all’estero ai quali erano stati negati diritti abitativi e di eredità. Sebbene la corte abbia respinto il riconoscimento del matrimonio omosessuale nel 2023, ha sottolineato l’urgenza di un quadro legale alternativo per tutelare i diritti delle coppie dello stesso sesso.
Myanmar, sempre più profughi Rohingya arruolati nella resistenza
È in crescita il dato dei profughi Rohingya che si sta unendo alle forze che combattono la giunta militare al potere dal 2021 in Myanmar. Secondo quanto stimato dall’agenzia stampa Reuters si parla di un numero che oscilla tra le 3 mila e le 5 mila persone, principalmente arruolati nel campo di Cox Bazar, in Bangladesh. Nel 2024, segnalano fonti vicine alla questione, si sono intensificate le trattative con le milizie “ribelli” e gli eserciti dell’Arakan affinché vengano concesse garanzie a chi cerca di riappropriarsi dei beni perduti dal 2016, quando è iniziata la fase più dura della repressione e della cacciata dei Rohingya.
La Corea del Nord amplia la produzione di missili legati alla guerra in Ucraina
La Corea del Nord sta espandendo significativamente un importante centro per la produzione di missili per sostenere un possibile aumento della domanda dei partner commerciali. Lo afferma il think tank statunitense James Martin Center for Nonproliferation Studies (CNS) sulla base di un’indagine satellitare che confermerebbe l’impegno militare di Pyongyang al fianco di Mosca, già convalidato dalla presenza di militari nordcoreani sul fronte ucraino.
OMC, l’UE chiede indagine contro i dazi cinesi sul brandy
L’Unione Europea ha chiesto l’apertura di un contenzioso presso l’Organizzazione mondiale del Commercio (OMC) dopo che il ministero del Commercio cinese ha annunciato che avrebbe iniziato a riscuotere dazi provvisori che vanno dal 30,6% al 39% sui liquori in arrivo dall’Ue. Pechino ha dieci giorni per rispondere alla richiesta di chiarimenti, altrimenti dalle consultazioni si passerà al parere di un gruppo di esperti che potrebbe richiedere anni di procedimenti prima di giungere a una sentenza. La notizia arriva mentre entrambe le parti tentano di alzare le barriere commerciali su alcuni beni strategici, di cui l’ultimo caso riguarda le tariffe europee sui veicoli prodotti in Cina.
Il ministro degli Esteri Wang Yi ha espresso la posizione della Repubblica popolare in merito durante l’incontro a Pechino con il il vice primo ministro del Lussemburgo Xavier Bettel. “Di fronte a questo crescente unilateralismo e protezionismo, speriamo che l’UE mantenga la sua indipendenza strategica”, ha detto Wang, invitando alla cooperazione nel rispetto dei reciproci interessi.
Usa, basi missilistiche provvisorie in caso di attacco cinese a Taiwan
Gli Stati Uniti stanno pianificando lo stanziamento di unità missilistiche su alcune isole giapponesi e filippine nell’ottica di preparare il terreno a un potenziale attacco cinese contro Taiwan. Lo affermano fonti vicine alla Difesa statunitense, che parlano di alcuni interventi resi necessari dalla percezione di un possibile “rischio imminente”, precedentemente valutato in occasione della firma di alcuni accordi bilaterali con Manila e il rafforzamento degli accordi militari con Tokyo a partire dal 2023.
Intanto un aereo da pattugliamento antisommergibile P-8A statunitense ha attraversato lo Stretto di Taiwan martedì spingendo il Comando del Teatro orientale a schierare forze navali e aeree per seguire e monitorare l’incursione.
Singapore, ex premier Lee: “Attenzione a sottovalutare il potenziale della Cina”
L’ex primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong ha dichiarato che sarebbe “miope” sottovalutare la Cina, suggerendo che sarebbe imprudente non cooperare con Pechino in vista del suo sviluppo come potenza sempre più presente sullo scenario internazionale. Lee ha parlato del “potenziale del popolo cinese” durante un evento aziendale a Suzhou, ed evidenziato che – nonostante l’attuale momento di crisi – l’economia cinese ha una “notevole capacità” di crescita.
Italia e Giappone firmano accordo militare
Lunedì 25 novembre il ministro della Difesa italiana Guido Crosetto ha firmato un accordo militare con il ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya per rafforzare la cooperazione tra le forze armate di Giappone e Italia. L’ACSA (Acquisition and Cross-Service Agreement) ha, nelle parole del ministro italiano, “un valore che va oltre l’ambito strettamente tecnico” poiché “rappresenta un impegno reciproco per costruire un futuro più sicuro e prospero per le generazioni che verranno”.