Business as usual tra Xi Jinping e Rouhani, ma c’è anche un «documento comprensivo di 25 anni» sulle relazioni strategiche bilaterali tra Cina ed Iran. Pechino ha intenzione di stringere la morsa contro i crimini economici nel paese, mentre Shanghai ha deciso: in città massimo 25 milioni di persone, non uno di più. Continuano le polemiche in India dopo il sucidio dello studente dalit Rohith Vemula. In Malaysia arrestati alcuni sospetti membri di Isis e in Myanmar, tra i 101 prigionieri liberati dal nuovo governo della Lega nazionale per la democrazia, c’è anche il neozelandese finito in carcere per aver «insultato il Buddha». La nostra rassegna del mattino.Cina e Iran: un’amicizia particolare
Iran e Cina celebrano legami economici e politici più stretti dopo i colloqui di Teheran tra i due presidenti, Rouhani e Xi Jinping. Il presidente cinese è stato il primo leader mondiale a visitare l’Iran dopo la revoca delle sanzioni. A fare da sfondo, come al solito, il business: i due leader hanno firmato 17 accordi che vanno dall’energia agli scambi commerciali, per un valore di 600 miliardi di dollari. Ma c’è anche un «documento comprensivo di 25 anni», che riguarda le relazioni strategiche.
Rouhani e Xi hanno discusso anche di terrorismo e instabilità in Medio Oriente.
Crimini economici nel mirino di Pechino
I media di stato cinesi riportano che i pubblici ministeri del paese si impegneranno sempre più a reprimere i reati economici, proprio mentre Pechino è alle prese con il problema di una crescita più lenta. Nel mirino ci sarebbero in particolar modo le irregolarità nella finanza internet e i reati di borsa, secondo un comunicato diffuso dopo una riunione pechinese dei principali procuratori del paese.
La nuova stretta avviene parallelamente alla scomparsa di diversi grandi businessmen durante gli ultimi mesi, che fa pensare a «extraordinary renditions» che colpiscono il settore degli affari.
Shanghai ci mette il tappo: in città 25 milioni di persone, non uno di più
Shanghai ha promesso di attuare uno stretto controllo sulla crescita della popolazione cittadina per garantire la sicurezza e controllare più efficacemente il mercato immobiliare.
«Un mix di misure rigorose saranno adottate per frenare l’aumento della popolazione», ha detto il sindaco di Shanghai Yang Xiong, nel presentare un rapporto sul governo della città. «La popolazione totale sarà limitata a 25 milioni di persone», ma esistono molti dubbi sul fatto che una semplice misura amministrativa possa contenere l’afflusso di gente che si reca nella città più sviluppata della Cina.
Terrorismo in Xinjiang: caccia ai «funzionari complici»
Secondo l’agenzia anticorruzione cinese, alcuni funzionari dello Xinjiang sarebbero complici di «attività terroristiche», mentre prosegue il giro di vite nella regione.
«La maggior parte dei membri del partito in Xinjiang sono determinati e di limpida mentalità», ha detto Xu Hairong, segretario della Commissione di ispezione e disciplina della regione autonoma.
«Tuttavia, ci sono membri del partito che si sono rivelati ‘bifronte’ su questioni che riguardano la lotta al separatismo, alle infiltrazioni [terroristiche] e al terrorismo. Alcuni funzionari hanno persino sostenuto, partecipato a e organizzato atti terroristici».
Rohith Vemula: suicidio di uno studente dalit indiano
Polemiche in India dopo il suicidio di Rohith Chakravarti Vemula, il 28enne dalit, o intoccabile, che si è impiccato al ventilatore attaccato al soffitto della camera di ostello di un amico. Le copie della sua ultima lettera sono state attaccate ai muri dell’Università di Hyderabad, dove il giovane stava svolgendo il suo PhD. Il governo indiano ha lanciato un’inchiesta giudiziaria sulla sua morte e il primo ministro, Narendra Modi, ha dichiarato: «Madre India ha perso un figlio».
Liberato il neozelandese che aveva «insultato il Buddha» in Myanmar
Il neozelandese Phil Blackwood è uno dei 101 prigionieri liberati dalla famigerata prigione di Insien a Yangon (Myanmar). Blackwood, 33 anni, era stato giudicato colpevole nel marzo 2015 di «insulti al buddhismo» dopo che aveva diffuso su Facebook un volantino promozionale del proprio bar che raffigurava un Buddha psichedelico che indossava cuffie stereofoniche. Il gesto, simbolico, si inserisce nel nuovo corso birmano successivo alla vittoria elettorale della Lega Nazionale per la Democrazia.
Giro di vite in Malaysia contro sospetti membri di Isis
La polizia malese ha arrestato altre sette persone sospettate di essere membri dello Stato islamico che stavano tramando attentati nel paese. Il capo della polizia nazionale, Khalid Abu Bakar, dice che i sette malesi sono stati fermati negli ultimi tre giorni in diversi stati del paese.
Dieci giorni fa era stato già arrestato un altro uomo che secondo le autorità stava progettando un attentato suicida a Kuala Lumpur. Avrebbe ricevuto ordini da un indonesiano che è attualmente in Siria e che avrebbe avuto anche un ruolo negli attentati di Giacarta.