In Cina e Asia – Pechino contro i siti per appuntamenti

In by Gabriele Battaglia

L’agenzia incaricata di sorvegliare sulla Rete cinese ha chiuso oltre sessanta siti d’incontri. La Thailandia mette al bando la surrogazione di maternità per le coppie straniere. Non molti in Cina hanno gradito il tono politico-didascalico anticorruzione del Galà di Capodanno. Nuovi vertici per l’agenzia anticorruzione indonesiana. Sfida a colpi di hongbao digitali tra Alibaba e Tencent. CINA – Giro di vite sui siti d’appuntamenti

E venne l’ora dei siti per cuccare. L’Amministrazione per il Cyberspazio (si chiama così) ha chiuso 65 siti di incontri e match-making per "frode e diffusione di contenuti osceni".
Questi siti Web consentivano la registrazione con nomi falsi (reato), diffondevano informazioni private, erano conniventi con le frodi messe in atto da alcuni utenti e diffondevano contenuti osceni e lascivi, riporta il Global Times.

THAILANDIA – Stop alla surrogazione di maternità per stranieri


Foto credit: guardian.com

Niente più mamme in affitto in Thailandia: il Parlamento ha approvato una legge che impedirà agli stranieri di pagare donne locali per l’affitto del loro utero. Secondo la legge sarà illegale anche la mediazione di agenti o qualsiasi autopromozione da parte di donne disposte a portare in grembo un bambino altrui.
La decisione arriva a un anno di distanza dagli scandali che hanno coinvolto il settore della surrogazione di maternità in Thailandia. In particolare, ha suscitato scalpore la storia di Gammy, un bambino nato con la sindrome di Down da una madre “in affitto”, abbandonato dai suoi genitori australiani.
La pena per chi venisse trovato ad assumere donne per la surrogazione di maternità è di 10 anni di carcere. Continuerà a essere legale invece il ricorso a madri surrogate per le coppie thailandesi sposate da almeno tre anni.

CINA – Anticorruzione: che palle!

Il tradizionale Gran Gala di fine anno della CCTV è stato incentrato soprattutto sulla campagna anticorruzione, con almeno tre gag comiche che prendevano di petto il tema, durante le quattro ore di trasmissione. L’intento didascalico-politico non ha trovato tutti consenzienti e sui social media sono parecchi quelli che non hanno gradito: in definitiva, "anticorruzione, che palle!"

INDONESIA – Widodo cede, via i vertici corrotti dell’anticorruzione


Foto credit: voanews.com

Il presidente indonesiano Joko Widodo alla fine ha dovuto cedere e nominare un nuovo vertice per l’agenzia anti-corruzione. Due dei presidenti su cui il giovane capo di Stao aveva puntato sono infatti al loro volta accusati di riceve meazzette. Il caso ha messo a dura prova la tenuta stessa dell’organismo, uno dei più popolari nel Paese.

CINA – La disfida delle hongbao

In occasione del capodanno cinese, WeChat e Alibaba si sono sfidate nella "hongbao" digitali. La hongbao (busta rossa) è il tradizionale modo con cui i cinesi si "omaggiano" (a volte "corrompono") durante le feste: busta rosse con dentro soldi. Con app particolari, adesso è possibile farlo attraverso le piattaforme dei due giganti internet.
Fin dall’anno scorso, Tencent (cioè WeChat) ha lanciato il suo metodo e quest’anno è cresciuto del 200 per cento, anche grazie a una partnership con il Gran Gala della tv di Stato. Alibaba – l’anno scorso, Jack Ma aveva definito la mossa del rivale "un attacco tipo Pearl Harbour" – ha risposto con le proprie piattaforme. E’ la tradizione cinese che si innesta sul più avanzato livello di business internet. 

[Foto credit: wsj.com]