In Cina e Asia – Pechino chiede a Hong Kong «maggiore collaborazione»

In by Gabriele Battaglia

I titoli della rassegna di oggi:

– Pechino soddisfatta del leader di Hong Kong ma chiede maggiore collaborazione
– Pechino lancia un sistema di cooperazione per trovare bambini smarriti
– Apple arricchisce GarageBand di strumenti tradizionali cinesi
– Venerare l’Imperatore Giallo per raggiungere l’armonia interetnica
– India indaga presunto appalto truccato in favore di Fincantieri
– Trump apre al dialogo con la Corea del NordPechino soddisfatta del leader di Hong Kong ma chiede maggiore collaborazione

Pechino si ritiene soddisfatta del lavoro fatto dal leader di Hong Kong Leung Chun-ying. Ma la cooperazione tra la Repubblica popolare e la regione amministrativa speciale può dare maggiori frutti, specie per quanto riguarda l’internazionalizzazione dello yuan e l’implementazione del progetto One Belt One Road. È il messaggio del numero tre del partito comunista cinese Zhang Dejiang in visita nell’ex colonia britannica dal 17 al 19 maggio. Zhang ha esaltato gli sforzi messi in campo dal governo locale per superare nodi gordiani come l’assistenza agli anziani e il problema degli alloggi. Mentre la trasferta pare ufficialmente mirata a rilanciare la One Belt One Road, la posizione di Zhang – che oltre ad essere presidente dell’Assemblea Nazionale del Popolo è responsabile per Hong Kong e Macao – fa presagire probabili colloqui a porte chiuse sulle elezioni per il chief executive in agenda per il prossimo anno; soprattutto trattandosi della visita di più alto profilo da parte di un funzionario cinese dalle proteste di Occupy HK.

Proprio per evitare iniziative moleste da parte dei filoindipendentisti, la polizia locale ha preso misure serratissime seppur non sufficienti a occultare le varie espressioni di dissenso. Lungo le strade dell’ex colonia britannica sono apparsi striscioni critici verso la mainland, mentre una cinquantina di esponenti della Lega dei socialdemocratici nella giornata di martedì hanno sfondato i cordoni degli agenti per raggiungere la residenza ufficiale dello chief executive. Brevi tafferugli sono stati sedati senza l’impiego di armi. Altri hanno invece deciso di protestare più pacificamente installando tombe di carta a Tamar Park in ricordo delle vittime della Sars deflagrata nel 2003 dalla provincia cinese del Guangdong, di cui al tempo Zhang era governatore.

Pechino lancia un sistema di cooperazione per trovare bambini smarriti

Domenica scorsa, Pechino ha inaugurato una piattaforma per implementare la cooperazione tra le forze dell’ordine e i genitori per la risoluzione di casi che coinvolgono lo smarrimento di bambini. L’ Emergency Response System, sotto il controllo del ministero della Sicurezza pubblica, opera più o meno come l’Amber Alert americano, ed è articolato in vari step. In prima battuta la polizia pubblica la notizia dello smarrimento (corredata da foto e indicazioni fisiche) attraverso un sistema interno sviluppato dal gigante dell’e-commerce Alibaba. Le stesse informazioni vengono poi ripostate su Sina Weibo, il Twitter cinese. Mentre in passato la trasmissione delle informazioni era molto limitata nello spazio, il nuovo metodo ha l’obiettivo di semplificare le procedure di segnalazione ed estendere il raggio d’azione in base al tempo intercorso dalla scomparsa.

Se si considera che in Cina ogni anno 20.000 bambini vengono rapiti, è facile capire l’entusiasmo con cui è stato accolto il progetto. Nella giornata di domenica l’account della piattaforma aveva già attratto quasi 100mila follower.

Apple arricchisce GarageBand di strumenti tradizionali cinesi

Nel tentativo di riconciliarsi con il mercato cinese dopo il crollo delle vendite degli iPhone, la Apple ha lanciato un aggiornamento a GarageBand, il software per creare musica, che permette di aggiungere strumenti tradizionali cinesi come l’erhu e il pipa insieme a 300 loop. Questo permetterà a quanti in possesso di iPhone iPad o Mac di realizzare combinazione sperimentali con strumenti classici e nuovi modelli di loop live. Il pipa, l’erhu e gli strumenti a percussione cinesi in GarageBand possono ora essere riprodotti su iPhone o iPad utilizzando Multi-Touch, e su Mac attraverso la funzione integrata Musical Typing o collegando una tastiera musicale Usb di terze parti. Ogni strumento include diverse modalità di suono, tra cui la scelta rapida e il cambiamento di nota per il pipa, e trillo, nota di abbellimento e glissando per l’erhu.

La notizia dell’aggiornamento è arrivata a pochi giorni dall’annuncio di una partnership tra la società di Cupertino e Didi, l’Uber cinese. Un tentativo di risposta alla rivelazione del primo calo delle entrate di Apple in 13 anni, in diminuzione del 26 per cento sul mercato cinese; soltanto pochi giorni fa le piattaforme di iTunes Movie e iTunes Book sono state bloccate sulla scia di nuove regole che dallo scorso 10 marzo attribuiscono alle autorità cinesi poteri di controllo su «lavori creativi pubblicati online», un concetto molto ampio, all’interno del quale confluiscono non solo e-book e video, ma anche contenuti audio, giochi e immagini.

Venerare l’Imperatore Giallo per raggiungere l’armonia interetnica

Pechino rispolvera il culto dell’Imperatore Giallo per cementare la propria legittimità e sottolineare l’origine comune che lega i cinesi comprese le 55 minoranze etniche, e gli abitanti della vicina Taiwan. Migliaia di persone hanno visitato la provincia dello Henan, dove si dice che il mitico sovrano Huangdi sia nato oltre 5000 anni fa, per presenziare all’annuale cerimonia in suo onore. Il culto dell’Imperatore Giallo, messo al bando sotto Mao come pratica feudale, è stato rilanciato negli anni ’90 soprattutto per attrarre turismo interno nei luoghi di «nascita» e «morte» del fondatore della civiltà cinese. Tra i visitatori anche l’ex vicepresidente del partito nazionalista taiwanese del Guomindang.

Sebbene Pechino professi l’ateismo di stato, da quando Xi Jinping ha assunto il potere l’esaltazione di figure di spicco della trazione cinese è diventata strumentale al perseguimento della «grande rinascita della nazione».

India indaga presunto appalto truccato in favore di Fincantieri

Dopo il caso di AgustaWestland, il governo indiano apre un altro fascicolo su un presunto appalto truccato a beneficio di un’azienda italiana. Il ministero della difesa indiano sta indagando sull’acquisto di due navi cisterna dalla Fincantieri avvenuto nel 2009 sotto il governo guidato dall’Indian National Congress (Inc), il partito di Sonia Gandhi. Secondo un anonimo funzionario la gara è stata manipolata in modo da favorire la società italiana la cui offerta è stata di 300 milioni di dollari.

Uno dei requisiti essenziali richiesti ai cantieri concorrenti (italiani, russi e sudcoreani) era che lo scafo delle navi fosse realizzato con acciaio superiore, per uso militare. Ma nel caso italiano pare che i requisiti siano stati abbassati dopo che i competitor erano stati eliminati per ragioni tecniche. Inoltre, racconta la fonte, nel 2013 una delle imbarcazione realizzata da Fincantieri ha riportato dei danni durante la navigazione mentre dalla Russia si dirigeva verso l’India, trovandosi costretta a riparare nel porto di Lisbona per procedere alle riparazioni. Una cosa piuttosto anomala trattandosi di una nave pressoché nuova.

Trump apre al dialogo con la Corea del Nord

In un’intervista esclusiva alla Reuters, il magnate americano ha detto che parlerà di persona con il leader nordcoreano Kim Jong-un per mettere fine al programma nucleare di Pyongyang. La mossa sancirebbe una svolta nella politica isolazionista adottata finora da Washington nei confronti del Regno Eremita. Sebbene non siano stati resi noti i dettagli del piano, il candidato repubblicano ha aggiunto che eserciterà forti pressioni sulla Cina per risolvere la crisi nordcoreana avvalendosi del «grande potere economico»che gli Stati Uniti hanno sulla seconda potenza mondiale.

Tra le altre cose Trump ha inoltre accennato alla volontà di rinegoziare l’accordo sul clima di Parigi, troppo vantaggioso per paesi come la Cina a discapito di Washington.