I titoli di oggi:
- Pechino avvia esercitazioni intorno a Taiwan
- Dazi EV, Pechino accusa l’Ue si condurre “negoziati separati”
- Macao, eletto nuovo capo dell’esecutivo
- Vietnam-Cina, accordi economici per alleviare le tensioni
- Indonesia, dopo TikTok ora si tenta di bloccare Temu
- Cina, IDE in Messico sei volte le statistiche ufficiali
- Rapporto ONU: isole del Pacifico vulnerabili ai traffici criminali
Pechino ha condotto nuove esercitazioni militari intorno a Taiwan in risposta al discorso del presidente taiwanese William Lai per la festa nazionale. Le operazioni, note come Joint Sword 2024B, si sono tenute dall’alba alle 18.00 del 14 ottobre e hanno coinvolto esercito, marina, aeronautica e forza missilistiche in sei aree a nord, sud e a est dell’isola principale. Lo scopo, secondo il Comando del teatro orientale, è quello di testare la “prontezza al combattimento”, bloccare porti e aree chiave, assaltando obiettivi marittimi e terrestri e “raggiungendo congiuntamente la superiorità globale”. È stato inoltre segnalato il coinvolgimento della guardia costiera cinese per “applicazione della legge” nei pressi delle isolette Dongyin e Matsu, nonché della portaerei Liaoning, avvistata da ieri nell’area. Le esercitazioni sono state condannate dal governo di Taipei, che contestualmente ha annunciato il fermo di un cittadino cinese arrivato “illegalmente” a bordo di un gommone nei pressi dell’isola di Menghu.
Dazi EV, Pechino accusa l’Ue si condurre “negoziati separati”
La Cina ha invitato un team dell’UE a visitare il paese per partecipare a nuovi colloqui sulle tariffe imposte ai veicoli elettrici cinesi. Secondo quanto affermato dal ministero del Commercio cinese, dal 20 settembre i rappresentanti delle due parti hanno tenuto otto round di colloqui per discutere dei dazi. Le tariffe aggiuntive fino al 45% votate a inizio ottobre dalla Commissione europea hanno reso le consultazioni ancora più necessarie: il portavoce del ministero ha detto che l’intenzione è rafforzare i “progressi significativi” già ottenuti, malgrado non si sia ancora raggiunta “una soluzione reciprocamente accettabile”. Pechino contesta siano stati avviati negoziati separati [con le singole aziende cinesi] sui prezzi mentre sono ancora in corso le consultazioni Cina-Ue”.
Macao, eletto primo capo dell’esecutivo nato nella Cina continentale
Sam Hou Fai, per quasi vent’anni giudice supremo di Macao, è stato eletto capo dell’esecutivo della Regione Amministrativa Speciale cinese. Nella giornata di ieri, domenica 13 ottobre, 394 dei 398 membri su che compongono il Comitato elettorale hanno espresso il voto a favore dell’unico candidato che ha concorso alle elezioni. Si tratta del primo leader della città nato nella Cina continentale. Al centro del suo programma, la diversificazione economica per ridurre la dipendenza dall’industria del gioco d’azzardo.
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Vietnam-Cina, cooperazione economica per alleviare le tensioni
Domenica 13 ottobre Cina e Vietnam hanno firmato 10 accordi (che vanno dalla cooperazione agricola al rinnovamento di collegamenti ferroviari fino ai pagamenti transfrontalieri tramite codice QR), nell’ambito della visita di tre giorni del premier cinese Li Qiang ad Hanoi. Suo principale partner commerciale, la Repubblica popolare ha tuttavia relazioni complicate con il Vietnam per via delle dispute nel Mar cinese meridionale. Un ultimo incidente ha visto Hanoi accusare Pechino di un “brutale” attacco a danno di dieci pescatori vietnamiti. Ma nel corso dei colloqui bilaterali delle ultime ore, il primo ministro vietnamita Pham Minh Chinh e la controparte cinese hanno concordato di calmare le tensioni e “si sono impegnati a controllare adeguatamente le differenze”, come affermato dai media statali.
Indonesia, dopo TikTok ora si tenta di bloccare Temu
L’Indonesia ha chiesto a Alphabet (società di Google) e Apple di bloccare la piattaforma di fast fashion cinese Temu, secondo quanto affermato venerdì 11 ottobre dalle autorità di Jakarta. Una mossa motivata dalla volontà di proteggere le piccole e medie imprese locali, dopo che lo scorso giugno migliaia di persone hanno protestato contro l’impatto delle importazioni a basso costo dalla Repubblica popolare. Già lo scorso anno il governo aveva costretto la cinese ByteDance a chiudere il servizio di e-commerce di Tiktok, per poi spingerla ad acquistare una quota di maggioranza di GoTo, gigante indonesiano dell’e-commerce, in cambio della possibilità di restare nel mercato. Pronta ad alzare il tiro, Jakarata ha anche proposto tariffe del 200% sui prodotti cinesi.
Cina, IDE in Messico molto superiori rispetto alle statistiche ufficiali
Il valore degli investimenti cinesi in Messico potrebbe essere di sei volte superiore a quanto riportato nei dati ufficiali. È quanto emerge da un rapporto della società di consulenza con sede a Washington, Rhodium Group, che ha scoperto più di 700 transazioni in investimenti diretti esteri per un valore cumulativo di 13 miliardi di dollari. Il settore dell’automotive e dei beni di consumo sono quelli che attraggono maggiormente gli investimenti delle società cinesi, che utilizzano il Messico come sponda per aggirare le tariffe pur continuando a esportare negli Stati Uniti.
Rapporto ONU: isole del Pacifico vulnerabili ai traffici criminali
Secondo un recente rapporto pubblicato dall’Ufficio delle Nazioni unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC), le nazioni delle isole del Pacifico rischiano di diventare basi per le bande criminali globali. Distribuite su migliaia di chilometri di oceano, secondo l’UNODC i territori sono particolarmente vulnerabili a causa dell’isolamento geografico e della generale precarietà economica. Alla minaccia del radicarsi del traffico di droga e di esseri umani, della pesca illegale e del furto di animali selvatici, contribuiscono anche corruzione e un intervento statale limitato.