I titoli di oggi:
- Marcos è arrivato negli Usa
- Ding Liren è il primo cinese campione del mondo di scacchi
- Cina, la ledership presterà maggiore attenzione ai reclami dei cittadini
- Uzbekistan, vince il “si” al referendum costituzionale
- Onu, la Cina chiede più rappresentanza per i paesi in via di sviluppo nel Consiglio di sicurezza
- Corea del Sud e Cina i due paesi dove è più costoso crescere figli, rivela uno studio
- Myanmar, Qin: “Non c’è una soluzione rapida”
Marcos è arrivato negli Usa
Lunedì 1° maggio è iniziato il viaggio del presidente delle Filippine Ferdinand Marcos Jr. negli Stati Uniti. La visita, che durerà quattro giorni, è la prima in dieci anni di un leader filippino negli States. “È naturale”, ha detto Marcos al presidente Usa Joe Biden, che le Filippine “guardino al suo unico partner [riferimento al trattato di mutua difesa del 1951, ndr.] per rafforzare il rapporto che abbiamo e i ruoli che svolgiamo di fronte a coloro che stanno facendo salire le tensioni intorno al Mar Cinese Meridionale e all’Asia del Pacifico”. Con un occhio rivolto alla Cina, e l’altro a Taiwan, i due capi di stato hanno delineato delle nuove linee guida per il coordinamento dei rispettivi eserciti nel Pacifico. Washington ha poi previsto l’invio di aerei e altre navi dagli Usa con lo scopo di pattugliare l’area. “L’impegno degli Usa” nella difesa dell’alleato filippino nel Mar Cinese Meridionale rimane un impegno “resistente come il ferro”, ha detto Biden a Marcos.
Ding Liren è il primo cinese campione del mondo di scacchi
Domenica 30 aprile si è concluso il campionato mondiale di scacchi ad Astana, capitale del Kazakistan. E per la prima volta ha vinto un cittadino cinese. Ding Liren, originario di Wenzhou, ha sconfitto il russo Ian Nepomniachtchi e ha assicurato alla Repubblica popolare il campionato del prossimo anno. Entusiasta la reazione dei netizen cinesi, che hanno presto parlato di “orgoglio dela Cina” in merito alla vittoria di Ding.
Il gioco degli scacchi, in realtà, non era popolare nella Repubblica popolare, dove è stato bandito durante gli anni della Rivoluzione culturale e associato al “decadimento” dell’Occidente. Questo diversamente dall’Unione sovietica, che invece ha dominato nella maggior parte dei campionati mondiali della seconda metà del Novecento. Complice la vittoria di Xie Jun ai mondiali femminili del 1991, l’atteggiamento di Pechino è cambiato ed è stato istituito un programma di supporto ai giovani talenti degli scacchi, il Big Dragon Plan.
Cina, la ledership presterà maggiore attenzione ai reclami pubblici
L’ufficio dedicato all’analisi e alla risoluzione delle lamentele pubbliche dei cittadini cinesi presterà maggiore attenzione e risolvere così “l’instabilità di base” che si è sviluppata nel paese. È quanto promette il direttore della National Public Complaints and Proposals Administration (Npcpa) Li Wenzhang in un articolo uscito lunedì 1 maggio sullo Xuexi Shibao, il giornale della Scuola centrale del partito comunista cinese. L’annuncio arriva qualche settimana dopo la decisione del governo centrale di elevare lo status della Npcpa a livello ministeriale, conferendole così un più ampio potere decisionale. L’ufficio oggi si occupa di raccogliere i reclami pubblici, spesso relativi ai livelli inferiori dell’amministrazione pubblica delle aree rurali e delle città di livello inferiore. “Dobbiamo impegnarci per risolvere problemi importanti come l’incapacità di identificare le contraddizioni nella società, la scarsa risoluzione dei problemi e l’incapacità di prevenire e controllare i rischi in alcune località”, si legge nell’articolo.
Uzbekistan, vince il “si” al referendum costituzionale
Domenica 30 aprile il referendum per l’emendamento di alcuni articoli della Costituzione uzbeka è passato con l’84,54% dei voti a favore. Il referendum fa parte di una più ampia campagna di riforme fortemente volute dall’attuale presidente Shavkat Mirziyoyev, che dal 2016 ha introdotto diversi cambiamenti per sviluppare l’economia e garantire maggiori diritti individuali. Gli emendamenti toccano circa due terzi della Costituzione in vigore e sanciranno diritti come l’assistenza sanitaria gratuita, alla parità di genere e all’istruzione. Il referendum estende, però, anche i mandati presidenziali da 5 a 7 anni. Ciò azzera il conteggio per lo stesso Mirziyoyev, che potrebbe teoricamente rimanere in carica fino al 2040.
Onu, la Cina chiede più rappresentanza per i paesi in via di sviluppo nel Consiglio di sicurezza
Il rappresentante cinese ed ex ministro degli Esteri Wang Yi ha esortato i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite a concedere una maggiore rappresentanza per i paesi in via di sviluppo e “riparare le ingiustizie storiche contro l’Africa“. L’incontro, tenutosi lunedì 1 maggio, fa parte dei negoziati che dovranno portare a una riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu nel corso del prossimo mese. La dichiarazione si inserisce in un quadro di suggerimenti avanzati dalla Cina durante gli incontri dedicati, senza però specificare nel dettaglio quali passi fare per garantire tale rappresentatività.
Corea del Sud e Cina i due paesi dove è più costoso crescere figli, rivela uno studio
Crescere un figlio in Cina e Corea del Sud costa fino a sette volte il prodotto interno lordo pro capite. L’allarme arriva dal YuWa Population Research Institute, che in un recente report avverte i governi dei due paesi asiatici sulle dinamiche della crisi demografica in corso. Proprio in Corea del sud, evidenzia il documento, il tasso di natalità è tra i più bassi al mondo, mentre la Cina ha registrato per la prima volta una crescita demografica negativa.
“L’alto costo della gravidanza è uno dei fattori più importanti che influenzano la volontà delle famiglie in età fertile di avere figli”, si legge nel report. “A tal fine, è necessario introdurre a livello nazionale politiche per ridurre i costi per le famiglie” e introdurre “sussidi in contanti e fiscali, sussidi per l’acquisto di case, costruzione di più asili nido, fornitura di congedo di maternità paritario tra i sessi, introduzione di tate straniere, promozione di stili di lavoro flessibili, garanzia dei diritti riproduttivi delle donne single, autorizzazione della tecnologia di riproduzione assistita e riforma dell’ingresso all’università esame e sistema scolastico”.
Myanmar, Qin: “Non c’è una soluzione rapida”
Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha incontrato l’inviata speciale delle Nazioni Unite per il Myanmar Noeleen Heyzer. Durante l’incontro Qin ha riaffermato la posizione cinese in merito a quanto sta accadendo nel paese, che da oltre due anni versa in uno stato di caos post-golpe. La questione del Myanmar è “complessa” e non ha una “soluzione rapida”, ha detto il ministro, invitando la comunità internazionale a rispettare la sovranità birmana e a lasciare il ruolo di mediatore ai paesi Asean.
A cura di Sabrina Moles