I titoli di oggi:
- L’Ue approva strumento anti-coercizione
- Cina, cittadino giapponese arrestato per spionaggio
- Mar cinese meridionale, Scspi: “Operazioni Usa in aumento”
- Cina, Baidu cancella l’evento di lancio dell’omologo cinese di ChatGPT
- Giappone e Usa annunciano accordo sui minerali della transizione energetica
- Brics, l’ex presidente del Brasile alla guida della New Developement Bank
- Myanmar, Min Aung Hlaing chiede “un’azione decisiva” contro gli oppositori
Questa mattina alle 4:00, l’Unione europea ha raggiunto – dopo lunghe consultazioni – un accordo sullo strumento anti-coercizione (ACI), che prevede la possibilità di adottare misure restrittive in risposta alle politiche economiche discriminatorie dei paesi extra-comunitari. In base all’ACI, l’Ue sarà chiamata a verificare se i provvedimenti in questione siano stati concepiti per costringere l’Ue o uno dei suoi membri a cambiare politiche. Se il dialogo fallisse, il blocco potrebbe imporre restrizioni, come tariffe di importazione più elevate o un accesso limitato agli appalti pubblici nei paesi membri. Tra i casi citati figurano anche le restrizioni commerciali avviate da Pechino contro Vilnius per punire il rafforzamento delle relazioni tra la Lituania e Taiwan.
Cina, cittadino giapponese arrestato per spionaggio
Un cittadino giapponese è stato arrestato per il presunto coinvolgimento in attività di spionaggio. La notizia è stata resa pubblica solo nella giornata di lunedì 27 marzo e, secondo quanto riportato dalla portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, non è il primo caso di questo tipo a riguardare i dipendenti delle società giapponesi presenti in Cina. Tokyo ha fatto sapere “con decisione” di aver richiesto il rilascio del cinquantenne, impiegato presso una delle sedi cinesi di Astellas Pharma.
Sempre durante il briefing del ministero degli Esteri cinese Mao ha anche citato l’arresto di cinque dipendenti cinesi della statunitense Mintz Group, una società investigativa con sede a New York. Chiuso anche l’ufficio di Pechino su ordine delle autorità cinesi, che sospettano l’impresa di “operazioni illegali”. L’aumento delle detenzioni arriva, sottolineano diverse testate internazionali, in un momento di crescenti tensioni diplomatiche tra Cina e Usa, le cui conseguenze si riflettono anche sugli alleati di Washington.
Mar cinese meridionale, Scspi: “Operazioni Usa in aumento”
Nel Mar cinese meridionale le manovre militari degli Usa sono in aumento e rappresentano un “fattore importante che influenza la situazione generale”. Sono questi alcuni dei punti evidenziati dall’ultimo rapporto del South China Sea Strategic Situation Probing Initiative (Scspi), un think thank cinese che si occupa di Difesa. Il documento, che ha l’obiettivo di fornire una panoramica sulle operazioni militari americane nella regione, parla inoltre di volontà di rafforzare la presenza di Washington nella regione. “Deterrenza e stimoli eccessivi provocheranno contromisure più determinate da parte della Cina e contribuiranno a destabilizzare i cicli di azione-reazione”, si legge nel documento. Infine, il report definisce la Cina un “nemico immaginario” verso il quale sono indirizzate queste manovre, che comprendono esercitazioni su piccola e larga scala, attraversamenti dello Stretto di Taiwan e il dispiegamento di “navi di sorveglianza” nel Mar cinese meridionale.
Cina, Baidu cancella l’evento di lancio dell’omologo cinese di ChatGPT
Lunedì 27 marzo doveva essere il giorno del debutto definitivo di Ernie Bot, una versione completamente made in China di ChatGPT. All’ultimo minuto, però, c’è stato un cambio di programma e la casa madre Baidu ha preferito un evento riservato a pochi clienti aziendali. Una sessione aperta ai media, ha annunciato l’azienda, verrà riprogrammata in seguito. Il chatbot annunciato da Baidu aveva riscosso un grande interesse dal pubblico (almeno 877 mila account individuali e 120 mila aziende in lista d’attesa, secondo i dati rilasciati dall’azienda), mentre una prima versione pilota aveva generato entusiasmo, ma anche qualche critica. Tra i punti critici, la potenziale censura dei contenuti politicamente sensibili e un’ancora insufficiente comprensione delle richieste ricevute.
Giappone e Usa annunciano accordo sui minerali della transizione energetica
Martedì 28 marzo Tokyo e Washington hanno finalizzato un accordo per abbattere le barriere commerciali ai traffici di alcuni minerali critici per la produzione di batterie. Il documento prevede l’eliminazione dei dazi su litio, cobalto, manganese, nichel e grafite. Ma non solo: l’accordo impegna i due paesi a collaborare sulle questioni critiche del mercato delle tecnologie verdi e identificare “le opportunità per sviluppare le rispettive capacità”. L’accordo arriva dopo che l’Inflation Reduction Act voluto dal Congresso Usa ha generato de facto delle barriere commerciali con i paesi che non hanno ancora istituito un accordo di libero scambio, Unione Europea compresa.
Brics, l’ex presidente del Brasile alla guida della New Developement Bank
Lo scorso 24 marzo i membri dei Brics hanno eletto all’unanimità l’ex presidente del Brasile Dilma Rousseff alla dirigenza della banca del gruppo, la New Development Bank (Ndb). L’istituzione – che riunisce riunisce i leader Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica – intende rappresentare gli interessi dei cinque maggiori paesi in crescita. La funzionaria aveva lasciato la presidenza del paese dopo aver subito l’impeachement dal parlamento brasiliano.
Myanmar, Min Aung Hlaing chiede “un’azione decisiva” contro gli oppositori
Il 27 marzo in Myanmar si celebra la “Giornata delle forze armate”, una festività che ricorda la lotta contro l’occupazione giapponese del 1945. In questa occasione l’esercito birmano, il Tatmadaw, ha tenuto una parata nella capitale, Naypyitaw. Il discorso del generale Min Aung Hlaing, capo della giunta che ha preso in potere nel paese il 1° febbraio 2021, ha chiesto apertamente di abbattere tutte le forze ostili al nuovo governo. “Gli atti terroristici del Governo di unità nazionale [il governo eletto nel 2020 e oggi in esilio, ndr.] e dei suoi lacchè, le cosiddette People Defence Forces [le squadre armate che in maniera più o meno organizzato combattono contro l’esercito birmano, ndr.], devono essere affrontati una volta per tutte”, ha detto il generale. “Anche i (militari) e il governo devono agire contro questo gruppo terroristico, che sta devastando il paese e uccidendo le persone”. Nel frattempo, gli scontri nel paese non sono mai cessati e in tutto il Myanmar si registrano raid aerei e uccisioni sia tra i soldati birmani che i membri della resistenza civile.
A cura di Sabrina Moles; ha collaborato Alessandra Colarizi
Formazione in Lingua e letteratura cinese e specializzazione in scienze internazionali, scrive di temi ambientali per China Files con la rubrica “Sustainalytics”. Collabora con diverse testate ed emittenti radio, occupandosi soprattutto di energia e sostenibilità ambientale.