I titoli di oggi:
- L’Ue fa appello alla stabilità strategica per affrontare rivalità con Pechino
- Cina: più controlli sull’export di terre rare
- Lo “zar dell’economia cinese” negli Usa per stabilizzare le relazioni
- Ripartono i colloqui tra i leader di Australia e Cina
- Fuga di capitali stranieri dalla Cina
- Cina, dirigente di azienda di livestreaming in isolamento
- Terremoto in Nepal: la comunità scientifica avverte dei rischi per il futuro
“In questi tempi turbolenti, c’è bisogno di stabilità strategica nel modo in cui trattiamo la Cina. Dobbiamo farci i conti per bene”. È quanto ha affermato lunedì la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante la EU Ambassadors Conference 2023 a Bruxelles. “C’è un esplicito elemento di rivalità nella nostra relazione con la Cina – ha sottolineato – ma la cooperazione è possibile”. Sulle guerre in corso, rispetto alle quali l’Occidente accusa Pechino di mantenersi ambigua, l’Unione europea si aspetta uno sforzo maggiore. “La Cina e l’Europa hanno un interesse comune alla stabilità in Medio Oriente – ha affermato von der Leyen – Pertanto, ogni misura di influenza che Pechino ha su Hamas e sull’Iran deve essere utilizzata per evitare un’ulteriore escalation”. E sul perdurante conflitto in Ucraina ha ribadito che “il modo in cui la Cina si pone rispetto alla guerra della Russia definirà le […] relazioni reciproche”.
Lo “zar dell’economia cinese” negli Usa per stabilizzare le relazioni
La segretaria al Tesoro statunitense Janet Yellen incontrerà il vicepremier cinese He Lifeng a San Francisco questa settimana. Secondo il Financial Times, giovedì e venerdì i due rappresentanti delle due maggiori economie del mondo discuteranno di temi finanziari ed economici, a pochi giorni dalla nomina di He a capo di alcuni degli organi più importanti del Partito comunista cinese. L’incontro tra He e Yellen anticipa la riunione dell’APEC, il forum sulla cooperazione economica che unisce i Paesi della regione dell’Asia-Pacifico e che si terrà dal 15 al 17 novembre proprio a San Francisco. L’evento sancirà il primo incontro internazionale multilaterale da quando lo “zar dell’economia cinese” è stato nominato capo della Commissione centrale dell’Economia e della Finanza nonché della Commissione centrale per il lavoro finanziario.
Cina: più controlli sull’export di terre rare
Per la prima volta, la Cina chiederà agli esportatori di terre rare di fornire informazioni sulle spedizioni. Come spiegano i media statali, i nuovi requisiti sono stati introdotti a seguito di un aggiornamento delle norme sulla rendicontazione delle materie prime rilasciati dall’Ufficio nazionale di statistica nel 2022. Le misure dureranno due anni a partire dal 31 ottobre. Anche gli importatori di petrolio greggio, minerale di ferro, concentrati di minerale di rame e fertilizzanti a base di potassio sono stati invitati a segnalare ordini e spedizioni. Secondo il South China Morning Post, tuttavia, le terre rare sono l’unico prodotto nell’elenco relativo alle esportazione. Sfruttando la propria posizione di forza nel settore della raffinazione, in passato Pechino ha utilizzato le restrizioni sui metalli strategici come arma diplomatica. Nei mesi scorsi erano stata annunciate anche limitazioni sull’export di gallio, germanio e grafite. Da alcuni anni tuttavia l’introduzione di maggiori controlli sull’industria delle terre rare è parsa rispondere soprattutto ad esigenze ambientali e di efficienza interna.
Ripartono i colloqui tra i leader di Australia e Cina
Cina e Australia reintrodurranno i colloqui annuali a livello di leadership, congelati negli ultimi anni a causa del peggioramento delle relazioni bilaterali. Lo hanno annunciato stamani il premier cinese Li Qiang e l’omologo australiano Anthony Albanese, in visita in Cina. Accogliendo l’ospite, nella giornata di ieri Xi Jinping aveva fatto notare come i nostri paesi “non hanno rimostranze o controversie storiche e non sussiste nessun conflitto di interessi fondamentale. Quindi possono diventare totalmente partner fidandosi reciprocamente per un successo comune”. Albanese ha risposto che “dove c’è competizione geostrategica, dobbiamo tutti gestirla con attenzione, attraverso il dialogo e la comprensione”.
Fuga di capitali stranieri dalla Cina
A causa del rallentamento della crescita economica e delle tensioni tra Pechino e Washington, la Cina attrae sempre meno capitali stranieri. Da analisi condotte dal Wall Street Journal emerge che, tra il 2014 e la metà dello scorso anno, quasi tutti i trimestri hanno visto le imprese straniere reinvestire in Cina più di quanto avessero trasferito all’estero. Nel periodo successivo, per sei trimestri consecutivi fino alla fine di settembre 2023, tuttavia si è registrato un cambio di tendenza. Secondo gli analisti la causa principale sarebbe il crescente divario tra i tassi d’interesse cinesi e quelli statunitensi ed europei, che ha spinto le società a parcheggiare gli utili in occidente: la Federal Reserve e altre banche centrali hanno alzato i tassi per contrastare l’inflazione, mentre Pechino li ha tagliati per far fronte alla crisi del mercato immobiliare. Gli utili totali “sottratti” alla Repubblica popolare dalle aziende estere ammonterebbero a oltre 160 miliardi di dollari. Lo scorso settembre è stato un mese nero per gli investimenti diretti esteri (IDE) cinesi, che secondo il Financial Times sono crollati del 34% su base annua, scendendo a meno di 73 miliardi di yuan (10 miliardi di dollari).
Terremoto in Nepal: la comunità scientifica avverte dei rischi per il futuro
Nella notte tra venerdì e sabato un sisma di magnitudo 5,6 ha colpito i distretti di Jajarkot e Rukum, a ovest del Nepal. Il bilancio è di 157 vittime e circa 200 feriti, oltre a circa 5 mila case distrutte o danneggiate. Una tragedia forse evitabile, considerato che la comunità scientifica aveva già segnalato la probabilità di un imminente terremoto nell’area. Gli scienziati hanno anche evidenziato la necessità di potenziare i meccanismi di prevenzione sul territorio nazionale, poiché l’intero suolo nepalese si estende sulle linee di faglia di due grandi placche tettoniche. Secondo Amod Mani Dixit, direttore della National Society for Earthquake Technology di Kathmandu, la capitale, “non è possibile spostare la popolazione”, ma serve “migliorare il patrimonio edilizio”. Subito dopo il terribile sisma del 2015, che causò la morte di quasi 9 mila persone, il governo centrale ha spinto le autorità locali a preparare piani d’azione e applicare delle norme edilizie. Malgrado le case di nuova costruzione siano a norma, molte abitazioni sono ancora fatte di fango e pietra. La lentezza che le persone colpite hanno criticato ai soccorsi è anche da imputare alla posizione geografica dei distretti coinvolti, in aree periferiche e mal collegate.
Cina, dirigente di azienda di livestreaming in isolamento
Chen Shaojie, fondatore e Ceo del servizio di live streaming cinese DouYu (che vanta Tencent come principale azionista), si troverebbe in stato di isolamento dopo che le autorità hanno trovato materiale pornografico sulla piattaforma. È quanto emerso da un rapporto pubblicato ieri da Cover News, la piattaforma digitale del quotidiano West China City Daily, con sede a Chengdu, che ha aggiunto che i colleghi di Chen avrebbero perso i contatti con l’uomo da settimane. Lo stato di isolamento (o incommunicado) è previsto dalla legislazione cinese in caso di soggetto coinvolto direttamente o richiesto per collaborare a un’indagine. Il report sostiene la pista dei contenuti pornografici rinvenuti su DouYu, poiché in Cina pubblicare materiale pornografico è un reato penale. Ma le autorità non hanno fornito alcuna informazione sul caso. La storia ricorda quella di Bao Fan, fondatore della banca di investimento China Renaissance Holdings e noto per aver operato nelle fusioni delle aziende di ride-hailing Didi e Kuadi, scomparso nel nulla a inizio 2023. Qualche giorno dopo la sua società aveva comunicato che Bao stava “cooperando” a un’indagine, senza fornire ulteriori dettagli.
A cura di Agnese Ranaldi e Vittoria Mazzieri; ha collaborato Alessandra Colarizi