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In Cina e Asia – L’Honduras avvierà relazioni diplomatiche con la Cina

In Notizie Brevi by Redazione

  • L’Honduras avvierà relazioni diplomatiche con la Cina
  • Rallenta l’export di armi cinesi
  • Il Giappone stringe i rapporti di sicurezza con l’Asean
  • L’India non pagherà le importazioni russe in yuan

La presidente dell’Honduras, Xiomara Castro, ha confermato di aver avviato le procedure per istituire relazioni diplomatiche ufficiali con la Cina, troncando di conseguenza i rapporti formali con Taiwan. tenendo fede a quanto promesso in campagna elettorale,  Castro ha annunciato su Twitter di aver ordinato al ministero degli Esteri di iniziare il processo per il riconoscimento della Repubblica Popolare Cinese. Gli alleati di Taiwan scendono così ad appena 13 paesi, e anche il Paraguay tentenna. In risposta all’annuncio, il ministero degli Esteri taiwanese ha sollecitato l’Honduras a “non cadere nella trappola della Cina”, e ha accusato Pechino di voler “comprimere lo spazio internazionale” dell’Isola. Il voltafaccia di castro precede di poco la visita della presidente taiwanese Tsai Ing-wen in America centrale

Rallenta l’export di armi cinesi

La Cina vende meno armi all’estero. Il nuovo report dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) mostra che Pechino ha diminuito l’esportazione di armi del 23% tra il 2018 e il 2022 rispetto al quinquennio precedente (2013-2017), mentre la quota delle esportazioni globali di armi è scesa dal 6,3% al 5,2% nello stesso periodo. Secondo il professore dell’Università di Scienze politiche e Diritto di Shanghai, Ni Lexiong, Pechino si sta concentrando sulle questioni di sicurezza nazionale anche per via dell’aumento delle tensioni geopolitiche globali. “Deve essere sempre pronta allo scontro”, ha detto, specificando che la questione di Taiwan, le tensioni al confine con l’India e le relazioni con il Giappone si stanno deteriorando.

Il Giappone stringe i rapporti di sicurezza con l’Asean

Il Giappone è il primo Paese dell’Asia orientale ad aderire alla hotline con il blocco ASEAN. I dieci Paesi del Sud-Est asiatico si trovano in una posizione di crocevia per il commercio globale, tra le potenze economiche cinese e indiana. Per questo nelle dinamiche politiche dell’area rivestono un ruolo rilevante, soprattutto come organizzazione regionale. L’adesione di Tokyo alla hotline arriva mentre si inaspriscono le tensioni con Pechino nel Mar cinese meridionale. Il Giappone collabora con l’ASEAN in materia di sicurezza e commercio da più di trent’anni, e nel suo Libro bianco sulla Difesa del 2022 ha specificato che la cooperazione con l’Associazione è strategica per portare alla creazione di un ambiente regionale “favorevole e sicuro per il Giappone”.

L’India non pagherà le importazioni russe in yuan

L’India si rifiuterà di pagare il petrolio russo in yuan cinesi finché le relazioni con Pechino non miglioreranno. Nuova Delhi ha chiesto a banche e commercianti di prediligere l’uso del dirham, la valuta degli Emirati Arabi. Resta latente la tensione al confine himalayano, dove le truppe di Cina e India si trovano in una situazione di stallo dopo i drammatici scontri del 2020. Solo un anno fa India e Russia prendevano in considerazione l’uso della valuta cinese come riferimento per facilitare gli scambi bilaterali di petrolio. Secondo alcuni funzionari indiani, nonostante Mosca sia interessata al regolamento degli scambi in yuan perché agevola gli acquisti di beni dalla Cina, il governo indiano ne sta scoraggiando l’utilizzo.

A cura di Agnese Ranaldi; ha collaborato Alessandra Colarizi