netneutrality.in sempre di meno: 7 per cento nel primo trimestre di quest’anno, la più bassa degli ultimi sei anni. Più misure di sicurezza in tutta la Cina per prevenire il rischio attentati. In Giappone una sentenza di tribunale ferma la riattivazione di due reattori nella centrale di Takahama. Uno Shandong più confuciano. Net neutrality in India: il dibattito si estende alla rete e ai periodici cartacei.CINA – L’economia stenta
Crescita del 7 per cento nel primo trimestre, la più bassa degli ultimi sei anni (era 7,3 a fine 2014). La Cina ha diffuso oggi i dati economici di inizio 2015, ma già si intuiva che non sarebbero stati rosei. Il premier Li Keqiang aveva infatti annunciato ieri che le pressioni al ribasso stanno aumentando.
La ricetta per rilanciare il sistema Cina senza tornare a un vecchio modello economico ormai insostenibile (alto tasso di investimenti, basso valore aggiunto, fenomeni speculativi) consiste, secondo Li, in un aumento degli investimenti esteri, in attesa che decolli finalmente la domanda interna.
CINA – Più misure di sicurezza
Il governo cinese ha emesso direttive per aumentare la sicurezza nei luoghi pubblici, sulla scia degli attentati di cui sono stati accusati i militanti islamici dello Xinjiang.
Il Consiglio di Stato ordina l’aumento della rete di telecamere di sorveglianza negli spazi pubblici e promuove la creazione di pattuglie integrate tra le diverse forze di polizia.
La direttiva dice che vanno soprattutto incrementate le telecamere nelle zone rurali e nelle periferie urbane, ma la sicurezza sarà rafforzata anche in asili, scuole, ospedali e aree commerciali. Il documento evidenzia inoltre un provvedimento già annunciato lo scorso anno per aggiornare il database della popolazione, associando informazioni personali al numero di carta d’identità dei cinesi: ci saranno dettagli sul posto di lavoro, l’istruzione, lo stato civile e il reddito. Una schedatura di massa.
GIAPPONE – Tribunale dice no alla riattivazione di due reattori
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Il tribunale provinciale di Fukui, nel Giappone centro-occidentale, ha accolto la petizione di un gruppo di cittadini contro la riattivazione di due reattori della centrale nucleare di Takahama. Il giudice presidente ha definito il piano di messa in sicurezza della Kepco, l’azienda che gestisce l’impianto, "inaffidabile".
Una decisione che gli avvocati degli attivisti hanno definito "storica", in quanto mette un pesante ostacolo sulla via verso la riattivazione delle centrali del Paese-arcipelago voluta dal governo di Shinzo Abe. E soprattutto getta ombre sulla Nuclear Regulation Authority – l’autorità di sorveglianza nata dopo Fukushima – che aveva dato l’ok a novembre dello scorso anno
CINA – Shandong confuciano
Con generosi incentivi, il governo dello Shandong sta cercando di attirare esperti di confucianesimo nel tentativo di promuovere la ricerca e diffondere la filosofia dell’illustre concittadino (Confucio veniva da quell’area). Pubblicata ieri dal Quotidiano del Popolo, l’inserzione delle autorità si rivolge a esperti sia cinesi sia stranieri che abbiano studiato la filosofia e i classici confuciani, offrendo lavoro nelle principali università e in centri di ricerca
Il programma è esplicitamente rivolto all’applicazione del confucianesimo nella governance politico-amministrativa e fa parte degli sforzi del governo cinese per promuovere la cultura tradizionale cinese. Confucio, che in epoca maoista era considerato il ricettacolo dei mali e dell’arretratezza cinese, vive un grande revival oggi, mentre il Partito cerca di colmare il vuoto culturale e morale lasciato dalla fine del maoismo e dall’imporsi del capitalismo senza regole.
INDIA – Net neutrality e i suoi oppositori
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In India da alcuni giorni sta prendendo piede, sia sui media cartacei che online, il dibattito circa la Net neutrality, ovvero il concetto che i provider serbino un trattamento identico a tutti i contenuti in rete, senza privilegiarne alcuni.
La polemica è montata quando Airtel, popolare compagnia telefonica mobile indiana, ha inaugurato un servizio di traffico su smartphone gratuito (Airtel Zero) per determinati siti aderenti al programma: in pratica, l’utente poteva navigare gratuitamente su determinati siti che, in accordo con Airtel, avrebbero pagato al provider il prezzo della navigazione.
In seguito a pressioni da parte di molti utenti, il servizio di acquisti online Flipkart (popolarissimo nel paese) ha deciso di uscire da Airtel Zero, difendendo così la Net Neutrality. E ora il governo pensa a una legge ad hoc che ne sancisca il principio.
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