In Cina e Asia – L’amicizia Pyongyang-Pechino continua

In by Gabriele Battaglia

Settantesimo anniversario del Partito dei lavoratori di Corea: partecipa alle celebrazioni anche la Cina. Cercavano esplosivi gli autori di un attentato in una miniera del Xinjiang lo scorso 18 settembre. Indagato l’ex capo della Sinopec nell’ambito della caccia alle tigri di Xi Jinping. Allerta a Pechino dopo che la marina Usa ha annunciato l’intenzione di avvicinarsi alle isole rivendicate da Pechino nel Mar cinese meridionale. Il costo delle deforestazioni in Indonesia. CINA – Amicizia sino-nordcoreana

L’amicizia sino-nordcoreana è uno dei pilastri in grado di garantire la stabilità della regione. Ha bisogno di essere incoraggiata e sostenuta da altri Paesi vicini”.
La delegazione cinese arriva a Pyongyang per il 70esimo anniversario della fondazione del Partito dei Lavoratori di Corea, il partito dominante, e il Global Times rivendica il legame tra i due Paesi, di recente non così scontato. “Cina e Corea del Nord hanno bisogno l’una dell’altra, e le voci contrastanti non devono distrarci da questa idea”, scrive il giornale, aggiungendo che “la denuclearizzazione della penisola coreana non può essere dominato da una potenza, ma necessita di cooperazione”. Chiaro messaggio agli Usa. Secondo la versione “pop” del Quotidiano del Popolo, l’amicizia tra Pechino e Pyongyang è positiva anche per Seul, Washington e Tokyo.

CINA – Attentato in Xinjiang: cercavano gli esplosivi

Gli attentatori – presunti “separatisti” – che in Xinjiang hanno assaltato il 18 settembre una miniera di carbone, facendo 50 morti e 50 feriti, hanno cercato di rubare esplosivi, secondo di guardie di sicurezza locali. La notizia, che era trapelata in un primo momento, è ora confermata da Radio Free Asia, secondo cui nove degli attentatori rimarrebbero alla macchia nonostante l’enorme caccia all’uomo scatenata dalle autorità cinesi. Secondo i testimoni, non sarebbero però riusciti a impossessarsi degli esplosivi e per questo motivo si sarebbero poi “vendicati” contro i lavoratori all’interno del dormitorio, facendo una strage.
Nei giorni scorsi, anche a seguito degli attentati esplosivi in Guangxi, la Cina ha scoperto di essere praticamente immune da episodi di violenza con armi da fuoco, ma terribilmente esposta agli attentati dinamitardi.

CINA – Indagato ex capo Sinopec 

Il governatore della provincia orientale del Fujian è stato posto sotto inchiesta nell’ambito della campagna anticorruzione "contro le tigri e le mosche", lanciata tre anni fa da Xi Jinping. Shu Shulin – questo è il suo nome – è una "tigre" piuttosto importante, perché prima di diventare nel 2011 governatore del Fujian – provincia economicamente di rilievo – è stato general manager di Sinopec, la più grande industria petrolifera cinese, da tempo sotto il tiro dell’anticorruzione. Feudo dell’ex zar della sicurezza Zhou Yongkang – già condannato all’ergastolo – il settore petrolifero è al centro di un difficile ed enorme tentativo di riforma. In passato, un altro ex direttore generale Sinopec, Wang Tianpu, è stato posto sotto inchiesta per corruzione.

CINA – Pechino in allerta per "incursione" Usa

Washington annuncia di volersi avvicinare alle isole artificiali costruite nel Mar Cinese meridionale e ieri Pechino ha espresso “preoccupazione”. La US Navy ha dichiarato di voler inviare navi “entro pochi giorni” all’interno delle zone territoriali di 12 miglia nautiche che la Cina ha rivendicato attorno alle sue isole artificiali nel contestato Mar cinese meridionale e la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, ha comunicato che la Cina ha da tempo chiarito la propria posizione su quell’area. Si procede a piccole provocazioni, ma nel frattempo Xinhua annuncia anche che ieri rappresentati delle forze armate cinesi e Usa si sono incontrati per definire un “nuovo tipo di relazioni militari”.

INDIA – Orfanotrofi di Madre Teresa contro il governo federale

Secondo quanto riportato dal quotidiano Hindustan Times, il governo centrale sarebbe pronto a "disconoscere" tredici orfanotrofi gestiti dalle Missionarie della Carità di Madre Teresa. Il motivo: l’organizzazione si rifiuterebbe di dare in adozione bambini a genitori single, divorziati o separati, contravvenendo le regolamentazioni statali indiane che invece lo permettono. Le nuove regole, entrate in vigore lo scorso mese di luglio, vanno contro l’etica delle missionarie di Madre Teresa, che già avrebbero richiesto di essere messe fuori dal sistema di adozioni indiano.

INDONESIA – Il costo della deforestazioni

Negli ultimi nove anni l’Indonesia ha perso un miliardo di dollari l’anno in royalty sulla vendita del legname a causa della deforestazione per far spazio a campi e miniere. La denuncia arriva dalla Commissione nazionale anti-corruzione, al termine di un’indagine durata otto mesi, i cui risultati sono stati diffusi mentre l’arcipelago, ancora una volta, è alle prese con l’emergenza smog, causata dagli incendi dolosi per ripulire i terreni, le cui ceneri e fumo stanno avvolgendo anche i Paesi limitrofi. 

[Foto credit: voanews.com]