In Cina e Asia – Esplosioni in Guangxi, morti e feriti (UPDATED)

In by Gabriele Battaglia

Una serie di esplosioni ha sconvolto una contea della provincia meridionale del Guangxi. Un’altra tigre nell’occhio del ciclone: è Xi Xiaoming, 61 anni, ex vice-presidente della Corte suprema del popolo. India al primo posto per gli investimenti esteri. Un uomo è stato linciato dalla folla con l’accusa di aver mangiato carne di mucca. L’Indonesia sceglie l’alta velocità cinese e non quella giapponese. L’ex prima ministra thailandese Yingluck Shinawatra al contrattacco giudiziario.

CINA – Esplosioni di pacchi bomba in Guangxi: 7 morti e più di 50 feriti (UPDATED)
1 ottobre – 12:00 (ora locale)
La polizia ha arrestato un ragazzo di 33 anni per la serie di 17 esplosioni avvenute nel pomeriggio del 30 settembre nella contea di Liucheng, un paese di 400mila abitanti della regione sudoccidentale del Guangxi. Foto e video diffuse online mostrano alcune delle vittime e palazzi implosi. Il bilancio provvisorio è di 7 morti e oltre 50 di feriti. Secondo i primi report della polizia l’esplosivo è stato recapitato all’interno di 17 pacchi bomba che sarebbero detonati in luoghi affollati tra cui uffici governativi, un centro commerciale, un supermercato, una stazione di autobus, un ospedale, un mercato all’aperto, un ostello e una prigione. Altri 60 pacchi sospetti sono stati individuati dalle forze dell’ordine. Anche se la polizia ha ufficialmente escluso la pista dell’attentato terroristico, occorre ricordare che le detonazioni sono avvenute in un lasso di tempo inferiore alle due ore il giorno prima dei festeggiamenti per il 66esimo anniversario dalla nascita della Repubblica popolare. La regione del Guangxi è una delle più povere del paese e confina con il Vietnam.

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30 settembre – 19:00 (ora locale)
Almeno sei morti e decine di feriti sono stati provocati da una serie di esplosioni che ha scosso la città di Liuzhou, nella provincia del Guangxi, nel pomeriggio di mercoledì.
La prima deflagrazione si è verificata alle 3:50 locali, riferisce Xinhua.
Cinque delle vittime sono decedute sul posto, mentre una è morta in ospedale.
Le prime indagini rivelano che gli esplosivi potrebbero essere stati nascosti all’interno di pacchetti di corriere espresso, le autorità hanno esortato la cittadinanza a non aprire pacchi sospetti.
Le esplosioni sarebbero state in tutto quindici. Il Nanguo Zaobao, giornale locale, riporta che tra i luoghi colpiti ci sarebbero un centro commerciale, un carcere, un ufficio governativo della contea, un supermercato, una stazione autobus, un ospedale, il dormitorio di un centro zootecnico, un mercato ortofrutticolo e un ambulatorio.

CINA-USA – Accordo sui cyberattacchi: non ci crede nessuno 

Né a Pechino, né a Washington. I buoni propositi espressi da Obama e Xi Jinping sugli attacchi di hackers non convincono i diretti interessati.
Hao Yeli, ex vice capo del Quarto Dipartimento dell’Esercito Popolare di Liberazione – quello che si dedica alla guerra informatica – ha attaccato la “doppia morale” Usa in materia, aggiungendo che l’incertezza sull’origine degli attacchi digitali rende difficile applicare le regole tradizionali di ingaggio a Internet. Gli fa eco da Langley il capo degli “spioni” Usa, James Clapper, che ha risposto a Newsweek di non essere “ottimista” rispetto al problema degli “attacchi cinesi”, visto che l’accordo tra i due presidenti non prevede sanzioni specifiche in caso di violazione. Manca il deterrente. Obama ha lasciato intendere che non meglio specificate sanzioni potrebbero essere applicate in caso di attacchi dalla Cina. Dall’altra parte si ribadisce di solito che la Cina è la prima a subire attacchi e si ricorda il caso Snowden. 

CINA – Altro giudice alla sbarra

Un’altra tigre nell’occhio del ciclone. Xi Xiaoming, 61 anni, ex vice-presidente della Corte suprema del popolo, sarà processato con l’accusa di corruzione. Sotto inchiesta da luglio per “gravi violazioni della disciplina e delle leggi” – cioè, appunto, corruzione – Xi è di fatto accusato di diversi reati, tra cui quello di avere illegalmente intascato fondi pubblici. Precedentemente, occupava il quarto posto nella gerarchia della Corte Suprema del Popolo, dove era specializzato in casi di diritto economico.

CINA – Più partito nella società civile

Il Partito comunista cinese ha invitato Ong, sindacati e fondazioni ad aumentare la presenza dei suoi iscritti al proprio interno. Secondo la direttiva del dipartimento Organizzativo del Comitato Centrale, l’iniziativa serve a guidare la società civile “nella direzione politica giusta” e le cellule all’interno delle organizzazioni dovrebbero “mobilitare ed educare la gente comune per resistere contro influenze negative e attività illegali”.
Da tempo, il Partito ha lanciato una campagna per controllare la società civile e sono anni che i funzionari fanno pressioni affinché nelle organizzazioni indipendenti ci sia una maggiore presenza di propri iscritti, incontrando generalmente una certa resistenza passiva. Ora, molti si chiedono se la nuova direttiva si tradurrà in un obbligo.

CINA – L’economia rallenta, il rame crolla

La Cina rappresenta circa il 40 per cento della domanda mondiale di rame. Gli investitori si aspettano che il Manufacturing Purchasing Managers Index del Paese, i cui dati dovrebbero essere diffusi giovedì, confermerà la fase di costante rallentamento delle attività manifatturiere, così le vendite del metallo e le azioni delle compagnie che lo producono stanno crollando da giorni sui mercati internazionali.
La situazione potrebbe danneggiare la ripresa economica della vicina Mongolia che dal rilancio dell’attività mineraria e dall’ampliamento della gigantesca miniera di Oyu Tolgoi si aspetta di uscire da una crisi durata due anni.

INDIA – Uomo linciato dalla folla accusato di mangiare carne di mucca

È successo a Dadri, un villaggio vicino a New Delhi, tecnicamente nello stato dell’Uttar Pradesh. Presso il tempio hindu locale del vicino villaggio di Bisara si erano diffuse voci circa la presenza di carne di manzo nella casa di Mohammad Akhlaq. Una folla di decine di persone, nella notte di lunedì, ha attaccato la casa di Akhlaq, trascinando Mohammad (50 anni) fuori e massacrandolo a colpi di mattoni: nel frigorifero della famiglia musulmana è stata trovata solo carne di montone. Il figlio di Mohammad, anch’egli vittima del linciaggio, è in condizioni critiche all’ospedale, e la polizia locale ha aperto un fascicolo per omicidio e sommossa per sei persone, tutte arrestate. Il guru del tempio, responsabile della diffusione delle voci contro la famiglia Akhlaq, è stato rilasciato dopo un breve interrogatorio, secondo la polizia locale. La morte di Akhlaq segna l’ennesimo episodio di violenza contro la comunità musulmana, giustificato con la difesa delle tradizioni hindu.

INDIA – New Delhi al primo posto per gli investimenti stranieri nel mondo

Le politiche di semplificazione e incentivi per gli investimenti in India iniziano a dare i loro frutti. Secondo un rapporto pubblicato dal Financial Times e ripreso ieri dal ministero delle Finanze indiano, nella prima metà del 2015 l’India è in cima alla lista delle destinazioni di investimenti provenienti dall’estero, toccando quota 31 miliardi di dollari, davanti a Cina (28 miliardi) e Stati Uniti (27 miliardi). Significa che gli investitori stranieri hanno maggiore fiducia nella crescita indiana, che nel frattempo sta procedendo con misure economiche che favoriscono gli investimenti e la crescita. Oggi la Banca centrale indiana ha tagliato di 50 punti i tassi d’interesse, scesi a 6,75 per cento, dando respiro alle banche nazionali e incentivando i prestiti bancari; nel contempo, il governo indiano ha esentato dal pagamento della minimum alternate tax al 18,5 per cento dei profitti, con una misura retroattiva fino al 2001 per le aziende che non hanno una sede permanente in India.

GIAPPONE – Indonesia, Abe perde il treno

L’Indonesia ha scelto: la sua ferrovia ad alta velocità sarà made in China e non in Japan. La notizia è arrivata ieri in seguito a una comunicazione indonesiana alle autorità di Tokyo. "Avevamo fatto l’offerta migliore – ha sottolineato il portavoce del governo giapponese Yoshihide Suga – non riesco a capire il perché sia stata rifiutata. È una scelta spiacevole".
La sconfitta sulle ferrovie ad alta velocità è un brutto colpo alla strategia giapponese di esportazione delle proprie tecnologie e infrastrutture in Asia lanciata dal governo di Shinzo Abe che però sembra non poter reggere il confronto con Pechino. Troppo alti i costi e troppe le garanzie richieste da Tokyo per essere competitivi.

THAILANDIA – Yingluck al contrattacco giudiziario

La deposta premier thailandese Yingluck Shinawatra ha citato in giudizio il pubblico ministero che la accusa di violazioni nell’attuazione del piano d sussidi ai coltivatori di riso. Lo scontro politico che ha caratterizzato la Thailandia negli ultimi dieci anni si sposta pertanto nelle aule di tribunale. L’ex premier, deposta da un golpe militare e messa sotto impeachment, accusa il pm di negligenza e di averle arrecato danno, con accuse che possono costare fino a 10 anni di carcere.