Entro il 2020 ci sarà la banda larga in 50mila villaggi in più, migliorando i servizi per 30 milioni di persone. Il figlio di un avvocato e attivista per i diritti umani scomparso in Birmania: forse finito nelle mani delle autorità di Pechino e confinato in Mongolia interna. Ritrovati in Cina i resti dell’uomo più antico dell’Asia. Nuovi arresti di trafficanti di mogli in Shandong. Scrittori indiani in polemica con il governo di Delhi riconsegnano i riconoscimenti ricevuti. Toyota guarda al futuro: entro il 2050 zero auto a benzina in vendita. CINA – La banda larga che rivoluzionerà le campagne
Entro il 2020, 50mila villaggi in più saranno connessi alla banda larga con il conseguente miglioramento dei servizi per 30 milioni di famiglie contadine. Per quell’epoca il 98 per cento del territorio cinese sarà connesso alla rete. Un investimento da 19 miliardi di euro che scommette sull’ecommerce per riscattare l’economia impoverita delle campagne e soprattutto la sua popolazione che è stimata tra i 600 e gli 800 milioni.
CINA – Un pericoloso sedicenne
Non è né un avvocato né un dissidente, ma è figlio di un’avvocato e un attivista per i diritti umani. Così Bao Zhuoxuan è scomparso la settimana scorsa in Birmania, a Mongla una zona controllata economicamente e militarmente dai cinesi. Doveva andare in Thailandia e poi negli Stati Uniti a finire il liceo. E invece con ogni probabilità è stato confinato in Mongolia interna. 80 avvocati per i diritti umani hanno firmato una petizione per denunciare il trattamento “extralegale e inumano” di un minore. A un giornalista australiano è stato impedito di raggiungere il luogo dove si pensa sia detenuto il ragazzo.
CINA – L’uomo più antico dell’Asia
47 denti fossili rinvenuti in una grotta del sud della Cina permettono ai palentologi di fare un ulteriore passo in avanti nel racconto della storia dell’umanità. Secondo chi ha studiato questi reperti, l’homo sapiens sarebbe giunto in Asia prima di quanto si sia mai supposto. I denti in questione si daterebbero infatti a 80/120mila anni fa, divenendo la testimonianza più antica di una presenza di homo sapiens fuori dal continente africano.
CINA – Spose in vendita
Sempre più di frequente le cronache locali riportano di arresti di trafficanti di mogli. L’ultimo caso è avvenuto nella regione dello Shandong dove dieci donne comprate dalle rispettive famiglie al sud della Cina venivano vendute a 14mila euro. Secondo l’agenzia di stampa Xinhua le donne erano state comprate a un prezzo tra i 400 e i 700 euro con la promessa che sarebbero andate in sposa a famiglie abbienti. A causa di trent’anni di politica del controllo delle nascite e alla tradizionale predilizione delle famiglie contadine per l’erede maschio, la Repubblica popolare affronta oggi una carenza di donne in età di matrimonio. La media è di 118 maschi nati ogni 100 femmine. Il desiderio di trovare una donna cinese con cui sposarsi lascia spazio agli affari della criminalità organizzata.
CINA – Xi Save the Queen
Il presidente cinese sarà in Gran Bretagna la prossima settimana. Una visita di stato che apre una stagione di accordi commerciali senza precedenti. Aziende della Rpc verranno incaricate della costruzione di impianti per l’energia nucleare e treni ad alta velocità. Si tratta di accordi del valore di complessivo di 39 miliardi di euro. Probabilmente verrà anche annunciata la creazione di un debito sovrano in yuan. Cameron e la famiglia reale stanno srotolando quello che la stampa britannica già ha rinominato “il più rosso dei tappeti rossi”: il presidente cinese e sua moglie alloggeranno a Buckingham Palace e nessuno farà riferimento a temi “sensibili” come il Tibet e Hong Kong.
INDIA – Decine di scrittori riconsegnano premi in polemica col governo centrale
Negli ultimi mesi due episodi di cronaca hanno riacceso l’indignazione nazionale verso il progressivo restringimento degli spazi di libertà nell’India contemporanea. Il linciaggio di Mohammad Akhlaq, musulmano residente in un villaggio alle porte di Delhi accusato di macellare e mangiare carne di mucca, e l’assassinio di Malleshappa Kalburgi, intellettuale critico nei confronti delle "superstizioni" legate alla religione hindu, sono al centro della protesta spontanea che interessa al momento una cinquantina di scrittori premiati negli anni dalla Sahitya Akademi, l’Accademia Nazionale delle Lettere indiana. Gli scrittori criticano l’impassibilità della Akademi e del governo centrale di fronte a continui episodi di violenza e intolleranza in India, contro i quali – secondo gli autori – non si vede una presa di posizione netta da parte delle istituzioni. La protesta, bollata dal governo come un’azione organizzata per screditare il partito al potere, ha portato il tema della libertà d’espressione in India a livello internazionale, anche grazie ai recenti interventi di scrittori di fama com Salman Rushdie e Amitav Ghosh.
GIAPPONE – Toyota promette la fine delle auto a benzina entro il 2050
L’obiettivo è di quelli ambiziosi ma la casa automobilistica giapponese sembra crederci sul serio: nel giro di qualche decennio, Toyota punta a ridurre del 90 per cento le emissioni di Co2 dei propri veicoli in mercato, con la partecipazione di governi e altri soggetti. Toyota punterà sui veicoli ibridi (come la Prius di cui sono già in circolazione 4 milioni di esemplari) e sui veicoli di nuova generazione a celle di combustibile. L’annuncio di Toyota arriva in un momento difficile per il mercato automobilistico travolto dalle rivelazioni sulle false certificazioni sulle emissioni dei diesel della Volkswagen.
[Foto credit: bloomberg.com]