In Cina e Asia – Kim: «Pronti a usare le armi nucleari»

In by Simone

I titoli della rassegna di oggi:

– Corea del Nord: «Pronti a usare le armi nucleari»
– Budget militare cinese aumenterà dell’8 per cento
– Niente più sesso, droga, stregonerie e omosessualità alla tv cinese
– Fukushima, Greenpeace: «L’impatto sull’ambiente inizia a vedersi, ma è solo l’inizio»
– Kanhaiya Kumar torna libero in IndiaCorea del Nord: «Pronti a usare le armi nucleari»

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha decretato che Pyongyang deve prepararsi a usare le proprie armi nucleari «in qualsiasi momento». L’annuncio, dato dall’agenzia di stato Kcna, arriva a un giorno dall’adozione di nuove sanzioni contro la Corea del Nord adottate dal Consiglio di sicurezza dell’Onu e da un nuovo lancio di missili a corto raggio da parte di Pyongyang.

La situazione per la Corea del Nord è infatti diventata così delicata – con Stati Uniti e Corea del Sud a opporre una minaccia costante, scrive Kcna – che Pyongyang potrebbe far valere il proprio diritto di un attacco preventivo. Lanciarazzi e altre nuove armi, dunque, dovranno essere pronti all’uso.

Budget militare cinese aumenterà dell’8 per cento

Fu Ying, la portavoce del Congresso Nazionale del Popolo, ha detto che nel 2016 il budget per la difesa della Cina aumenterà dell’8 per cento rispetto al 2015, 2 punti percentuali in meno rispetto all’anno scorso. Secondo Fu il calcolo è stato fatto sulla base dei bisogni dell’Esercito di Liberazione popolare e dei bisogni di sviluppo del paese.

L’annuncio arriva a poche ore di distanza dalla richiesta di alcuni vertici militari di un budget aumentato di oltre il 20 per cento per affrontare al meglio le minacce nel Mar cinese orientale (Giappone) e meridionale (Vietnam, Filippine). Richiesta non soddisfatta dalla leadership politica, che ha preferito aumentare la spesa in maniera più contenuta, in un periodo in cui il presidente Xi Jinping spinge per una modernizzazione del comparto. Una spinta che vedrà la perdita del lavoro per 300mila addetti.

Niente più sesso, droga, stregonerie e omosessualità alla tv cinese

Le nuove linee guida sui contenuti degli show televisivi cinesi, pubblicate a dicembre dello scorso anno, sono molto chiare: le serie tv non dovranno più contenere amori giovanili, sesso extraconiugale, reincarnazioni e omosessualità. Allo stesso tempo niente più scene di amore tra teenager, niente più sigarette, alcool e risse. Bando anche a trame che abbiano elementi di magia o che possano alimentare la superstizione. E bando a scene in cui si ricostruiscono indagini di polizia: potrebbero favorire i criminali.

Due popolari serie tv, Addiction – a tema Lgbt – e Go Princess Go – fantasy condito di violenza e erotismo – sono state sospese. Cosa rimane, a parte la propaganda? Per molti giovani, Internet.


Fukushima, Greenpeace: «L’impatto sull’ambiente inizia a vedersi, ma è solo l’inizio»

La ong ambientalista ha lanciato un avvertimento alle autorità giapponesi a pochi giorni dal quinto anniversario dell’incidente nucleare di Fukushima, il prossimo 11 marzo. L’impatto ambientale di quello che è passato alla storia come il più grave incidente nucleare dopo Chernobyl sta iniziando a vedersi, soprattutto nei segni di mutazione riscontrati negli alberi e nei vermi diffusi nelle foreste dell’area interessata dalle fuoriuscite radioattive della centrale.

Questo nonostante il massiccio sforzo di decontaminazione del governo che vorrebbe ripopolare le zone rimaste disabitate perché contaminate. Il piano del governo di Tokyo, denuncia Greenpeace, ha enormi difetti: è costruito su obiettivi di breve periodo – solamente le aree residenziali sono state finora decontaminate – e vuole far passare l’idea che l’energia nucleare sia nuovamente sicura. Diffondendo informazioni parziali, accusano dalla ong, Tokyo viola i diritti umani.

Kanhaiya Kumar torna libero in India

«Vogliamo libertà in India, non dall’India». Grazie a questa frase il discorso di Kanhaiya Kumar, studente della prestigiosa Jawaharlal Nehru University (Jnu) di Delhi, arrestato lo scorso 9 febbraio in seguito a una manifestazione di protesta con l’accusa di «sedizione», ha fatto il giro del web indiano. Il giovane, a cui ieri era stato concesso un periodo di libertà su cauzione di 6 mesi, ha parlato in serata davanti a circa tremila studenti della Jnu.

Il caso dell’arresto di Kumar ha fatto discutere in India nelle ultime settimane e portato sulle strade in protesta migliaia di persone che hanno denunciato l’atteggiamento illiberale e repressivo del governo Modi. Mentre Kumar parlava e il suo discorso diventava virale sul web indiano, contromanifestazioni si tenevano a Delhi contro i «traditori» della Jnu.