In Cina e Asia – Isole artificiali a difesa della sovranità cinese

In by Gabriele Battaglia

La Cina difende la costruzione di isole artificiali nel Mar cinese meridionale, progetti necessari alla salvaguardia della sovranità territoriale. Continua la battaglia tra Delhi e Greenpeace. Una broadband in grado di resistere a tentativi di hackeraggio. Un tunnel sotto l’Everest per collegare Cina e Nepal. Aung San Suu Kyi a colloquio con il governo in vista delle elezioni. CINA – Pechino rivendica l’isola artificiale

Pechino difende la costruzione di isole artificiali in una zona contesa del Mar Cinese Meridionale, affermando che tali progetti sono necessari per salvaguardare la propria sovranità.
La dichiarazione arriva dopo le critiche espresse dagli Stati Uniti a seguito della pubblicazione on-line di immagini che mostrano l’ampliamento della “Mischief Reef”, nelle isole Spratly, che Pechino chiama “Nansha”, un arcipelago di oltre 750 isolette e scogli contesi anche da Vietnam, Filippine, Malaysia e Brunei.
La portavoce degli Esteri, Hua Chunying, ha detto che la Cina ha “diritti indiscutibili” sulle isole Spratly, e che si tratta semplicemente di “proteggere la sovranità nazionale del Paese e i diritti marittimi”.

INDIA – Governo blocca i fondi di Greenpeace

Continua lo scontro tra il governo centrale indiano e la ong ambientalista Greenpeace. A nemmeno un mese dal fermo dell’attivista Pillai, bloccata all’aeroporto di New Delhi per impedirle di partecipare a una conferenza nel Regno Unito e così "ostacolare gli interessi nazionali indiani", ieri il Ministero degli Interni ha congelato i fondi della ong e sospeso per un periodo di 180 giorni il permesso di ricevere donazioni dall’estero.
Nella circolare del Ministero, la misura viene giustificata a fronte delle attività anti-nazionali di Greenpeace, che ostacolerebbero gli interessi indiani in campo economico e pubblico.

CINA – Broadband quantica


Foto credit: scmp.com

Un gruppo di ricercatori cinesi avrebbe fatto un passo avanti notevole nella tecnologia della comunicazione quantica, che permette di scambiarsi informazioni senza il rischio che vengano hackerate. Gli scienziati dell’università di Hefei, Anhui, avrebbero trovato il modo di far viaggiare i fotoni quantici su rete broadband, superando così i limiti di velocità che finora avevano reso la tecnologia inutilizzabile.
La comunicazione quantica è considerata sicura perché, se qualcuno cercasse di “intercettare” i fotoni, questi si autodistruggerebbero, allertando il mittente. Molti Paesi sono in competizione su questo tipo di tecnologie, per la Cina è una questione di sicurezza, soprattutto dopo il caso Snowden e le rivelazioni dello spionaggio elettronico della Nsa Usa. 


CINA – Tunnel sotto l’Everest

Per prolungare la ferrovia del Tibet in direzione Nepal e raggiungere Katmandu, la Cina sta progettando di costruire un tunnel ferroviario sotto l’Everest, la montagna più alta del mondo. Il prolungamento di 540 chilometri dovrebbe essere pronto per il 2020 e favorirebbe gli interscambi tra Cina e Nepal – dove Pechino sta investendo massicciamente – per poi facilitare le comunicazioni con l’India.
Amplierebbe la sfera d’influenza cinese, favorirebbe l’invasione dei turisti (erano già 7,5 milioni nel 2013) e renderebbe più accessibili le risorse minerarie dell’altipiano himalayano, il cui valore stimato è di 100 miliardi di dollari. Non si fa per ora cenno agli eventuali danni per un ecosistema delicatissimo.

MYANMAR – Suu Kyi a colloquio con Thein Sein


Foto credit: bbc.com

Il presidente birmano Thein Sein si è incontrato oggi con la leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi in un raro incontro nella capitale Naypyidaw per discutere delle elezioni che si terranno a fine di quest’anno.
Al centro del dibattito tra il premio Nobel per la pace, il presidente e alcuni alti ufficiali dell’esercito, riferisce la Bbc, ci sarà la possibilità per Su Kyi di correre per la carica di presidente. Al momento, secondo la costituzione, chi ha figli con passaporto straniero non può correre per la massima carica dello Stato, una misura pensata appositamente per escludere Suu Kyi dalla corsa elettorale.
Probabilmente l’incontro si risolverà in un nulla di fatto. Ma, secondo quanto dichiarato dalla stessa Suu Kyi, esistono margini di trattativa con il governo — dove i militari hanno ancora molta influenza — sulla riforma della costituzione.


[Foto credit: japantimes.co.jp]