La Statua dell’Unità, che raffigura Sardar Vallabhbhai Patel, leader del movimento di indipendenza indiano, è stata finalmente conclusa dopo quasi otto anni dall’inizio dei lavori. La statua, con un’altezza di 182 metri, è la più alta al mondo e misura quasi il doppio della Statua della Libertà a New York. Il progetto è stato annunciato dal Primo Ministro Narendra Modi nel 2010, allora impiegato come Chief Minister della regione del Gujarat e, sin dall’inizio dei lavori, è stato duramente criticato dall’opinione pubblica sia per il costo esorbitante, 400 milioni di dollari circa, sia perché la costruzione ha notevolmente ridotto gli spazi agricoli per i contadini del posto. A tutto ciò si è sommato il fatto che l’ottimo risultato ottenuto è dovuto all’attento lavoro di laminatura del rivestimento in bronzo effettuato dalla Jiangxi Tongqing Metal Handicrafts, una fonderia cinese. Come noto, negli ultimi anni non corre buon sangue tra i governi di Pechino e Nuova Delhi, e l’opinione pubblica indiana ha trovato singolare il fatto che il simbolo del patriottismo indiano debba il successo della sua realizzazione ad un’azienda cinese.
Il peso del passato
La corte suprema coreana ha emesso una sentenza che fa tremare i rapporti tra Giappone e Corea del Sud. Oggetto del giudicato è la condanna di una multinazionale giapponese per lo sfruttamento del lavoro forzato durante l’occupazione della penisola coreana prima e durante la seconda guerra mondiale. Forte la reazione a Tokyo, dove sia il governo che le associazioni di categoria delle imprese si sono espresse contro la sentenza. La posizione giapponese, espressa in una telefonata del ministro degli Esteri giapponese al suo omologo coreano, è che la questione sarebbe coperta e risolta dal trattato tra Corea e Giappone del 1965. Il governo coreano non ha ancora preso una posizione
ufficiale, ma sulla stampa di Tokyo è circolata la notizia di contatti segreti negli ultimi anni per sgonfiare una crisi potenzialmente molto grave, che va ad aggiungersi alle altre due questioni aperte tra i due paesi dell’isola contesta di Takeshima e delle donne sfruttate dall’esercito imperiale giapponese sempre durante la guerra. Il rischio investe da un lato le temute azioni esecutive nei confronti di imprese giapponesi in Corea, quanto e soprattutto le relazioni commerciali tra i due paesi, con la Corea che è il terzo partner commerciale del Giappone e investimenti per oltre duecento miliardi di yen.
Il drone cinese Morning Star spiega le ali
Successo per il primo test di volo del Morning Star, un drone alimentato ad energia solare e progettato per rimanere in volo per mesi. Lo sviluppatore, la Aviation Industry Corporation of China (AVIC), ha annunciato che il veicolo aereo senza equipaggio (UAV), con un’apertura alare di 20 metri, ha viaggiato ad un’altitudine di più di 20 mila metri. Grazie allo sviluppo di nuovi materiali, la struttura portante dell’ala ha un peso “incredibilmente leggero”, poco superiore ai 18 kg. Il Morning Star, in grado di volare ad alta quota in completa autonomia, è una valida alternativa ai più diffusi satelliti e sarà in grado di portare a termine alcune delicate operazioni militari, tra cui missioni di ricognizione e navigazione satellitare. A detta degli sviluppatori, questo drone troverà impiego anche ad uso civile, ed in particolare nel monitoraggio dei cambiamenti ambientali, del controllo marittimo e per il potenziamento delle comunicazioni.
I ‘Mini-Program’ di WeChat spopolano tra gli anziani cinesi
In Cina, sempre più persone di mezza età ed anziani utilizzano i ‘Mini-Program’ offerti all’interno di WeChat, principale piattaforma di messaggistica cinese, a scopo ricreativo. I Mini-Program sono delle sub-applicazioni di piccole dimensioni, sviluppate su tematiche ben precise e spesso nascono come estensioni di un account ufficiale WeChat per la fornitura di servizi di e-commerce, coupon o gestione di semplici comandi. In Cina vi sono più di 60 milioni di utenti WeChat la cui età è compresa tra i 55 e i 70 anni e molti di questi hanno imparato a fare shopping online grazie ai Mini-Program. Secondo Aladdin, piattaforma per l’analisi dei dati WeChat, di tutti gli utenti che ad oggi si servono dei Mini-Program, il 22% guarda filmati, il 20% legge notizie e il 17% condivide materiale fotografico. Uno studio pubblicato da Tencent assieme alla Shenzhen University ha mostrato che più di tre quarti degli utenti anziani attivi su WeChat utilizza questa piattaforma per la lettura dei quotidiani e più del 50% per effettuare pagamenti online.
Gli investimenti cinesi possono riempire il vuoto lasciato da Washington nelle Filippine
Durante l’incontro tra il Presidente cinese Xi Jinping e il Presidente filippino Rodrigo Duterte fissato per il mese di novembre, i due leader hanno in programma la firma di un accordo multimiliardario per lo sviluppo di un’area industriale di 500 ettari nei pressi di Clark dove, per quasi un secolo, sorgeva una base militare americana. Il progetto, che darà vita alla New Clark City, sarà il più grande investimento cinese di sempre su territorio filippino, andando a rafforzare un trend che vede Manila allontanarsi sempre di più da Washington. “La Cina è importantissima per lo sviluppo delle Filippine, non solo in termini di investimenti ma anche per il rilancio del turismo del paese”, ha affermato Vivencio Dizon, a capo della progettazione della New Clark City. Nel 2017, quasi un milione di turisti cinesi hanno visitato le Filippine, un incremento del 43% rispetto all’anno precedente. New Clark City sorgerà nelle vicinanze di un’area a regime fiscale agevolato, sarà smart e in grado di resistere alle catastrofi naturali. La prima fase del progetto dovrebbe concludersi entro i prossimi quattro anni e i progettatori confidano che gli sgravi fiscali attrarranno un alto numero di imprese tecnologiche cinesi e industrie leggere specializzate nella produzione di semiconduttori. L’accordo prevede anche tutta una serie di prestiti a lungo termine, rilancio della cooperazione economica e scientifica, nonché il supporto a studi di fattibilità per progetti infrastrutturali da realizzarsi nelle Filippine. Lo sviluppo di New Clark City rientra appieno nel programma infrastrutturale voluto dal Presidente Duterte per decentralizzare il potere dalla capitale a zone più periferiche e ridurre il peso di una crescita demografica che soffoca la capitale.
Una libera e aperta strategia indo-pacifica
Si è concluso lunedì a Tokyo il vertice India – Giappone con la visita del primo ministro indiano Modi a Tokyo. La tempistica del summit fa da contraltare politico alla visita del primo ministro giapponese, Shinzo Abe a Pechino per i 40 anni della firma del trattato di amicizia della settimana precedente e alle relative aperture alla Cina. Modi è stato accolto da Abe molto calorosamente e intimamente. Il primo ministro giapponese ha ospitato Modi nella sua residenza privata per le vacanze vicino al monte Fuji, dove i due hanno avuto una serie di lunghi colloqui di politica estera. Modi è l’unico tra i leader stranieri ad essere stato portato in questo contesto così personale. I due paesi hanno firmato, inoltre, diversi accordi sia per i finanziamento di infrastrutture ferroviarie in India, sia accordi di cooperazione militare e proprio qui si vede il contraltare politico in chiave di contenimento cinese alle visita fatta da Abe a Pechino. Gli accordi firmati si inseriscono nel quadro della strategia per un “area Indo-pacifica libera e aperta” a cui Abe ha fatto più volte riferimento in passato e che è stata menzionata anche dalla stampa americana.