Con una manovra congiunta, sei ministeri cinesi hanno emesso nuove linee guida per trasformare, entro il 2025, 10.000 imprese cinesi in “piccoli giganti” specializzati in settori di nicchia e 1.000 imprese in “campioni mondiali” in uno specifico settore. Le misure riguardano il miglioramento della capacità di innovazione, la modernizzazione dei processi industriali e delle catene di approvvigionamento nonché una ridefinizione delle politiche di finanziamento e di sviluppo dei talenti. Un funzionario del MIIT ha affermato che il piano servirà a promuovere lo sviluppo di alta qualità del settore manifatturiero e a difendere la supply chain nei settori dominati dai competitor occidentali. Il Global Times porta ad esempio la costruzione di una base industriale a Shenzhen per la produzione di semiconduttori di terza generazione. [fonte GT]
Suning cede il 17% a gruppo guidato da Alibaba
Un consorzio guidato da Alibaba e il governo della provincia del Jiangsu ha raggiunto un accordo per acquisire il 17% delle azioni di Suning in cambio di un investimento da 1,4 miliardi di dollari. Jindong Zhang, che ha fondato l’azienda nel 1990 e aveva circa il 35% del capitale, perde il controllo del gruppo. Ora il principale azionista singolo è Alibaba (circa 20%) ma l’influenza dominante è quella dell’autorità pubblica. La manovra dovrebbe dare respiro al colosso del retail, da tempo in difficoltà economiche. “La partecipazione delle risorse statali getterà una solida base per lo sviluppo stabile e sano di Suning.com”, ha affermato l’azienda in una dichiarazione pubblicata sul suo account WeChat ufficiale. “Alibaba, Haier, Midea, TCL, Xiaomi e altri investitori industriali eserciteranno una stretta sinergia con Suning.com e continueranno ad approfondire la cooperazione in aree come utenti, tecnologia, servizi, catena di approvvigionamento, stoccaggio e logistica”. L’accordo è rilevante in quanto il primo a coinvolgere Alibaba da quando un’indagine antitrust durata mesi si è conclusa con una multa record da 18,2 miliardi di yuan lo scorso aprile. [fonte: SCMP FT]
Classe ’84, romana doc. Direttrice editoriale di China Files. Nel 2010 si laurea con lode in lingua e cultura cinese presso la facoltà di Studi Orientali (La Sapienza). Appena terminati gli studi tra Roma e Pechino, comincia a muovere i primi passi nel giornalismo presso le redazioni di Agi e Xinhua. Oggi scrive di Cina e Asia per diverse testate, tra le quali Il Fatto Quotidiano, Milano Finanza e il Messaggero. Ha realizzato diversi reportage dall’Asia Centrale, dove ha effettuato ricerche sul progetto Belt and Road Initiative. È autrice di Africa rossa: il modello cinese e il continente del futuro.