I titoli di oggi:
- Il Ministro della Difesa cinese incontra Putin
- Ucraina: trovate “componenti di fabbricazione cinese” nelle armi russe
- Borrell: “La Cina può svolgere un ruolo nella guerra”
- Usa: società cinesi accusate di fornire al cartello messicano i precursori chimici del fentanil
- Veterani del Partito comunista a capo dell’ufficio per Hong Kong e Macao
- Sentenza di un tribunale di Pechino: gli “straordinari su WeChat” vanno pagati
- Il Giappone avrà il suo primo casinò
- L’esercito sudcoreano spara colpi di avvertimento contro una motovedetta della Corea del Nord
La Cina è pronta a continuare la cooperazione con la Russia per il bene della prosperità del mondo intero, ha dichiarato ieri il nuovo ministro della Difesa cinese, Li Shangfu, in visita a Mosca. “Restiamo fianco a fianco e lavoriamo per migliorare il benessere dei nostri popoli. Tenendo conto che la ripresa economica è molto lenta. Il mondo è molto irrequieto, la pace, le relazioni pacifiche tra i Paesi sono molto richieste”, ha detto Li, il primo ministro della Difesa cinese a visitare la Russia dall’inizio della guerra in Ucraina. “La cooperazione (con la Russia) si sta sviluppando a tutti i livelli e la proseguiremo per lo sviluppo e la prosperità del mondo intero”, ha affermato Shanfu. Putin ha risposto che “a livello dei dipartimenti militari, stiamo lavorando attivamente, scambiandoci regolarmente informazioni a noi utili, cooperando nel campo della cooperazione tecnico-militare, conducendo esercitazioni congiunte, inoltre, in diversi teatri: nella regione dell’Estremo Oriente, e in Europa, in ambito marittimo, terrestre e aereo”. Il presidente russo ha espresso fiducia sul fatto che questa è un’altra area importante che rafforza la natura strategica esclusivamente fiduciosa delle relazioni tra i due Paesi. “Sono sicuro che la sua visita si svolgerà ai massimi livelli. Benvenuto in Russia”, ha aggiunto il capo del Cremlino.
Ucraina: trovate “componenti di fabbricazione cinese” nelle armi russe
Secondo Vladyslav Vlasiuk, un alto consigliere dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelenksy, nelle armi russe “recuperate dal campo di battaglia” in Ucraina è stata trovata elettronica “fabbricata in Cina”. Sarebbero dotati di componenti cinesi sia il sistema di navigazione dei droni aerei Orlan che parti del sistema di controllo del fuoco dei carri armati russi. Vlasiuk ha rivelato queste informazioni all’agenzia Reuters, che non è stata in grado di verificarle in modo indipendente, né di affermare se si trattasse o meno di tecnologie “dual use”. L’intelligence di Kiev avrebbe identificato anche alcune delle aziende cinesi coinvolte, tra cui la China North Industries Group (Norinco, azienda produttrice di armi) e il fornitore militare China Xinxing Guangzhou Import & Export. Di recente gli Stati Uniti hanno inoltre sanzionato una società cinese accusata di aver fornito immagini satellitari del campo di battaglia a entità affiliate al gruppo di mercenari russo Wagner.
La Cina viene collegata alla guerra in Ucraina anche nei documenti di intelligence americana rubati dal Pentagono e poi diffusi in rete. Secondo un rapporto del Washington Post, uno dei file top secret sostiene che Pechino ha approvato la spedizione segreta di “aiuti letali” alla Russia all’inizio del 2023. I documenti riportano anche le preoccupazioni americane per il DF-2, un missile balistico cinese (non è chiaro se intercontinentale o a raggio intermedio) che sarebbe in grado di superare il sistema di difesa aerea degli Stati Uniti. Tra i file rubati si legge anche di come Washington stia monitorando le manovre della nave d’assalto cinese Yushen LHA-31, che si ritiene fondamentale per un eventuale attacco su Taiwan, e l’espansione militare cinese in America Latina.
Borrell: “La Cina può svolgere un ruolo nella guerra”
Come membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, la Cina può svolgere un ruolo importante nella guerra tra Russia e Ucraina se deciderà di avviare un dialogo diretto con Kiev e si asterrà dall’armare Mosca. Lo ha dichiarato il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, intervenuto da remoto all’incontro dei ministri degli Esteri del G7, cominciato ieri in Giappone. Borrell ha rimarcato inoltre come la stabilità nello Stretto di Taiwan è un fattore di importanza mondiale considerato che il 40% dei commerci internazionali passa per quelle acque. L’incontro a Karuizawa durerà fino a martedì e sarà in buona parte dedicato a discutere la crescente muscolarità della Cina nell’Indo-Pacifico, nonché la crisi ucraina e il disarmo nucleare. I colloqui di questi giorni serviranno a dettare l’agenda per il vertice di Hiroshima, in programma per il mese di maggio con l’obiettivo di creare un ordine internazionale basato sullo stato di diritto.
Sulla strada del G7 Antony Blinken sabato si era fermato in Vietnam, paese che gli Stati Uniti corteggiano da diversi anni in chiave anti-cinese. “Abbiamo incaricato le agenzie competenti di coordinarsi con la parte statunitense in modo da prendere in considerazione, dire e fare, nello spirito di elevare la partnership tra i due paesi a nuovi livelli”, ha confermato il primo ministro vietnamita Phạm Minh Chính.
Usa: società cinesi accusate di fornire al cartello messicano i precursori chimici del fentanil
Venerdì il procuratore generale degli Stati Uniti, Merrick Garland, ha accusato i leader del cartello messicano di Sinaloa della gestione del traffico di fentanil, un oppioide la cui diffusione illegale nel paese ha portato negli anni alla morte di centinaia di migliaia di americani per overdose. Secondo l’accusa, alcune società chimiche e farmaceutiche cinesi starebbero fornendo al cartello i precursori chimici per la produzione del farmaco. Come riportato da Reuters, i pubblici ministeri federali hanno incriminato quattro imprenditori cinesi, mentre il dipartimento di Stato americano ha sanzionato la Wuhan Shuokang Biological Technology e la Suzhou Xiaoli Pharmatech. “Il governo cinese deve fermare il flusso incontrollato di precursori chimici del fentanil che escono dalla Cina”, ha dichiarato Garland.
Veterani del Partito comunista a capo dell’ufficio per Hong Kong e Macao
Cinque veterani del Partito comunista saranno assegnati all’Ufficio centrale per gli affari di Hong Kong e Macao, il nuovo massimo organo decisionale del Partito comunista per le politiche delle due regioni amministrative speciali. Secondo fonti del South China Morning Post Xia Baolong, che dal 2020 era al capo del vecchio gruppo a controllo statale, dovrebbe restare come vice capo esecutivo. Il leader dell’ufficio, come già emerso precedentemente, sarà il vice-premier Ding Xuexiang. Verranno poi coinvolti altri quattro cariche importanti, tra cui due membri del Politburo e due consiglieri di Stato: tra questi, Chen Wenqing, segretario della Commissione centrale per gli affari politici e legali, l’organo del Partito che supervisiona la sicurezza e l’applicazione della legge. Obiettivo principale gruppo, secondo le fonti del SCMP, sarà lo sviluppo economico: il compito principale di Ding dovrebbe essere perseguire l’integrazione di Macao e Hong Kong con la terraferma, nell’ambito dell’ambizioso piano Greater Bay Area. Ma un focus importante sarà dedicato a un “attento controllo degli aspetti di sicurezza”.
Xia Baolong, che sta svolgendo un viaggio eccezionalmente lungo di sei giorni a Hong Kong, sabato scorso ha partecipato agli eventi organizzati in occasione della Giornata nazionale dell’educazione alla sicurezza. All’inizio del viaggio Xia ha espresso “piena fiducia” nel futuro della città, riconoscendo il lavoro svolto dall’esecutivo di John Lee Ka-chiu.
Sentenza di un tribunale di Pechino: gli “straordinari su WeChat” vanno pagati
Se mando messaggi di lavoro dopo la fine del mio turno, sto facendo gli straordinari? Se lo sono chiesto molti utenti del web cinese nelle ultime ore, dopo che una sentenza di un tribunale di Pechino è divenuta virale sui social media della Repubblica popolare. Una dipendente di un’azienda tech ha citato in giudizio il suo ex datore di lavoro per il mancato pagamento delle oltre 500 ore trascorse a comunicare con clienti e colleghi su WeChat dopo la fine del turno lavorativo. La Terza corte intermedia del popolo di Pechino ha ordinato all’azienda di risarcimento. Sebbene sia stata emessa lo scorso ottobre, la sentenza ha ottenuto copertura mediatica nelle scorse ore, e il tema del “lavoro straordinario invisibile” è finito al centro di numerose discussioni. Di 996 (mansioni che richiedono di lavorare dalle 9 di mattina alle 9 di sera per sei giorni a settimana), si è parlato molto negli ultimi anni. E la autorità avevano risposto sentenziando che orari così lunghi violano la legge sul lavoro. Ma da commenti e sondaggi è emerso che molti “colletti bianchi” sono ancora invischiati nel lavoro extra non pagato.
Il Giappone avrà il suo primo casinò
Nel 2018 il Giappone ha approvato una legge che consente alcuni giochi d’azzardo come il poker o il baccarat, da sempre illegali nel paese. E fra pochi anni avrà anche il suo primo casinò. Nei giorni scorsi è stato confermato il piano di costruzione di un resort a Osaka, che ospiterà una casa da gioco, un hotel, un centro conferenze, un museo e un centro commerciale. Il progetto, proposto anni fa e ritardato per la pandemia e per uno scandalo di corruzione, è di proprietà del 40% della MGM, società statunitense che possiede il casinò più grande di Las Vegas. Per quello di Osaka si dovrà aspettare il 2029. E se parte dell’opinione pubblica si è mostrata preoccupata per il rischio di aumento di dipendenza da gioco e criminalità, il governo ne ha lodato i benefici per il mercato del lavoro e l’industria del turismo.
L’esercito sudcoreano spara colpi di avvertimento contro una motovedetta della Corea del Nord
L’esercito della Corea del Sud ha dichiarato di aver sparato dei colpi di avvertimento contro una motovedetta nordcoreana che sabato ha attraversato il confine marittimo de facto tra i due Stati. Come riportato da Reuters, durante le operazioni, a causa della scarsa visibilità, una pattuglia sudcoreana avrebbe toccato “lievemente” un peschereccio cinese. L’incidente non ha causato problemi di sicurezza di alcun tipo. Venerdì la Corea del Nord aveva testato un nuovo missile balistico a combustibile solido che, secondo gli esperti, ne faciliterebbe l’utilizzo con poco preavviso. Lunedì sono inoltre cominciate nuove esercitazioni congiunte dell’esercito sudcoreano con l’aeronautica e i marines degli Stati Uniti.
A cura di Alessandra Colarizi, Vittoria Mazzieri e Francesco Mattogno