Lo spettro della Covid-19 non molla la presa sulle Olimpiadi di Tokyo. L’appuntamento sportivo, tanto osteggiato dall’opposizione al governo giapponese e da parte della popolazione, rischia di trasformarsi in un mega cluster. A preoccupare le autorità è l’aumento dei contagi nelle ultime settimane (920 casi solo nella giornata di ieri), in quella che è la quarta ondata di coronavirus nel paese.
Il governo guidato da Suga Yoshihide staattina ha dichiarato lo stato di emergenza a Tokyo fino al 22 agosto, un mese dopo l’inizio delle Olimpiadi, in programma dal 23 luglio all’8 agosto e poco prima delle Paralimpiadi, previste dal 24 agosto al 5 settembre.
La decisione di Suga potrebbe portare all’estensione dello stato di emergenza in dieci diverse prefetture, come quelle di Tokyo (per la quarta volta dall’inizio della pandemia), Osaka e Okinawa, che sarebbero usciti dalla fase di misure più stringenti domenica 11 luglio.
Con lo stato di emergenza in vigore fino al 22 agosto, si registrerà uno stallo per le attività economiche (in particolare per i ristoranti a cui è vietato servire e vendere alcolici) e una ridefinizione dell’evento sportivo: gli organizzatori, infatti, potrebbero fissare un nuovo tetto per il numero degli spettatori negli stadi, dove ora è consentita la presenza di 10mila supporter tra gli spalti.
Il governo giapponese è quindi pronto a mettere in campo tutte le misure necessarie per frenare la diffusione del coronavirus. Non la pensa diversamente la governatrice di Tokyo Yuriko Koike che ha definito la situazione nella capitale “estremamente grave” e ha promesso di adottare misure per garantire che i giochi olimpici si svolgano in sicurezza.
I rischi sanitari che possono presentarsi durante le Olimpiadi non riguardano solo la pandemia, ma anche le elevate temperature e l’alto tasso di umidità. I mesi di luglio e agosto sono i più caldi e umidi nel paese, tanto che la colonnina di mercurio arriva a segnare fino a 39 gradi centigradi: una condizione che mette a rischio la salute degli atleti e degli spettatori.
La gestione dei gestione dei giochi olimpici è l’ennesimo colpo per Suga, che sta affrontando critiche per la sua risposta alla pandemia in vista delle elezioni che si terranno entro l’autunno. [fonte Mainichi]
Apre il think tank sulle idee economiche di Xi Jinping
La visione economica del presidente cinese Xi Jinping è alla base di un nuovo think tank che porterà il suo nome. Il Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese lunedì ha dato il via libera per il nuovo “Centro di ricerca sul pensiero economico Xi Jinping” a Pechino, dopo un anno di lavori con la Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme.
Secondo il governo, il centro ha lo scopo di studiare e formulare politiche economiche basate sulle idee economiche di Xi, modellate sul suo progetto politico noto come “Pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era”.
La misura è vista dagli analisti come l’ennesimo tentativo del presidente cinese di rafforzare la sua figura politica. Il mese scorso è stato istituito il Centro di ricerca di Xi Jinping per lo stato di diritto, gestito dalla China Law Society con lo scopo di studiare approfonditamente il pensiero di Xi sullo stato di diritto; lo scorso anno, invece, è stato aperto il Centro di ricerca di Xi Jinping sulla diplomazia, che è legato al ministero degli Esteri cinese. [fonte SCMP ]
La Cina vieta la costruzione dei grattacieli sopra i 500 metri
Niente più grattacieli altissimi in Cina. Il governo ha imposto il divieto di costruire edifici che non superino l’altezza di 500 metri. La Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, in un avviso pubblicato il 6 luglio, ha spiegato che la misura è necessaria a garantire la sicurezza dei cittadini, a fronte delle crescenti preoccupazioni sulla qualità di alcuni progetti.
Le autorità locali perciò dovranno limitare rigorosamente la costruzione di torri alte più di 250 metri, valutando attentamente il progetto. Massima attenzione è posta anche sulla grandezza della città, insieme alla sua capacità di soccorso in caso di incendio o crollo dell’edificio. [fonte Bloomberg ]
Richiamato l’ambasciatore belga in Corea del Sud a causa della moglie litigiosa
Non finiscono i guai per l’ambasciatore belga in Corea del Sud, Peter Lescouhier. E ancora una volta a causa di sua moglie Xiang Xueqiu. Già accusata di aver maltrattato e picchiato un negoziante, innescando indignazione tra i sudcoreani, la moglie del diplomatico è finita di nuovo nell’occhio del ciclone per il suo caratteraccio.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, la settimana scorsa è stato necessario l’intervento della polizia per sedare la rissa tra Xiang e un addetto delle pulizie, “reo” di averla colpita accidentalmente con la scopa mentre svolgeva le sue mansioni lavorative. Sebbene non siano chiare le circostanze dell’incidente, il ministro degli Esteri belga Sophie Wilmès ha ordinato il rientro in patria dell’ambasciatore “senza ulteriori indugi”. Dopo il primo incidente che vede protagonista la moglie, l’ambasciatore Lescouhier era già stato richiamato da Wilmès, perché non era più in grado di “svolgere la sua funzione in modo sereno”, ma soprattutto si dovevano tutelare le relazioni bilaterali tra Belgio e Corea del Sud. I due paesi celebrano quest’anno 120 anni di relazioni diplomatiche bilaterali, ma questi episodi rischiano di scatenare un incidente diplomatico. [fonte Politico]
Sanseverese, classe 1989. Giornalista e videomaker. Si è laureata in Lingua e Cultura orientale (cinese e giapponese) all’Orientale di Napoli e poi si è avvicinata al giornalismo. Attualmente collabora con diverse testate italiane.