I titoli di oggi:
- Hong Kong: Jimmy Lai testimonia per la prima volta
- G20, Xi incontra i leader di Francia, Germania e Argentina
- Trump nomina finanziere pro-dazi al Commercio
- La diplomazia cinese cerca il dialogo con i nuovi falchi di Trump
- Taiwan, ministro degli Esteri in Europa per accordi commerciali
- Nuova Zelanda, in arrivo legge contro spionaggio e “interferenze straniere”
- Filippine, Marcos pronto ad alleanza con Trump
Jimmy Lai, il magnate dei media pro-democrazia di Hong Kong, è tornato in tribunale ed è salito oggi per la prima volta sul banco dei testimoni, nell’ambito del processo a suo carico sulle violazioni alla legge sulla sicurezza nazionale per collusione con forze straniere, un’imputazione che potrebbe comportare l’ergastolo. “Mi sono sempre opposto alla violenza in qualsiasi forma”, ha detto Lai alla corte, rifiutando l’accusa di aver sostenuto e promosso l’indipendenza di Hong Kong. L’intervento del magnate giunge all’indomani delle dure sentenze comminate a 45 esponenti del movimento pro-democrazia. Il processo durerà 93 giorni e si aggiunge ai vari procedimenti giudiziari che hanno visto Lai venire condannato per reati minori come l’aver organizzato un “assemblea illegale”.
G20, Xi incontra i leader di Francia, Germania e Argentina
Cina e Germania devono affrontare diversi argomenti chiave, in primis commercio e relazioni economiche. Questo è stato l’invito del cancelliere tedesco Olaf Scholz a Xi Jinping in occasione dell’ultima giornata di lavori del G20 di Rio de Janeiro. “È importante garantire che le attività economiche delle aziende siano accompagnate da condizioni di parità da tutte le parti, il che è fondamentale per le condizioni di lavoro future”, ha detto Scholz.
Xi ha anche parlato con il presidente francese Emmanuel Macron (che lo ha invitato a esercitare il proprio peso su Putin per evitare una tragedia nucleare) e – per la prima volta – con l’omologo argentino Javier Milei. “La Cina sostiene l’Argentina nel perseguire un percorso di sviluppo in linea con le sue condizioni nazionali e auguriamo il successo delle riforme”, ha detto Xi a Milei che, dopo aver definito lo scorso anno i comunisti “assassini”, ha adottato un approccio più diplomatico per non compromettere gli affari con Pechino.
Trump nomina finanziere pro-dazi al Commercio
Taiwan, ministro degli Esteri in Europa per accordi commerciali
Il ministro degli Esteri di Taiwan Lin Chia-lung ha raggiunto l’Europa alla guida di una delegazione che comprende i dirigenti di oltre dieci aziende di droni. Dopo il Belgio, Lin proseguirà per la Lituania, tappa che ha sollevato critiche da parte della Cina, che si oppone all’avvicinamento diplomatico con Vilnius da quando nel 2021 il paese ha aperto un ufficio di rappresentanza commerciale di Taipei. Il programma prevede la partecipazione ad un forum dedicato alle nuove tecnologie per i droni e la delegazione, che comprende anche alcuni funzionari del ministero dell’Economia, incontrerà esponenti del governo lituano.
Nuova Zelanda, pronta legge contro spionaggio e “interferenze straniere”
Il governo neozelandese ha avviato le procedure per l’approvazione di un emendamento che potrebbe rafforzare la legge che regola lo spionaggio con l’obiettivo di “tenere il passo con la grave minaccia di interferenze straniere“. A dichiararlo è stato il ministro della Giustizia Paul Goldsmith, che ha presentato le nuove normative a poche settimane dalla pubblicazione di un rapporto dove si evidenziano le mire della Cina e “altri stati illiberali”.
Anche il ministero degli Interni tedesco ha dichiarato che in Germania sarebbero presenti delle spie cinesi sotto le mentite spoglie di giornalisti. Non sono ancora stati effettuati degli arresti ma, ha dichiarato il ministero, questi individui “operano in Germania per raccogliere informazioni e sono strettamente legate all’ambasciata cinese a Berlino”.
La diplomazia cinese cerca il dialogo con i nuovi falchi di Trump
L’ambasciatore cinese negli Stati Uniti Xie Feng da mesi starebbe cercando di entrare in contatto con la leadership statunitense con l’obiettivo di gestire la potenziale crisi legata all’ascesa di Donald Trump alla presidenza Usa. Secondo fonti citate dal Financial Times, la diplomazia cinese ha intensificato gli sforzi di avvicinamento ai potenziali favoriti dell’amministrazione Trump per “convincere i leader di Trump a essere più morbidi con la Cina”.
Filippine, Marcos pronto ad alleanza con Trump
Il presidente delle Filippine Ferdinand Marcos Jr. ha dichiarato di aver discusso l’alleanza con gli Stati Uniti nel tentativo di rafforzare la “profonda relazione” che unisce i due paesi prima del ricambio alla Casa Bianca. La telefonata con il neoeletto presidente Usa è stata, secondo quanto dichiarato ai media, “molto amichevole” e “produttiva”, e ha l’obiettivo di preparare la strada a un incontro tra i due presidenti.